donald trump netanyahu

ISRAELE FATTO A MAGLIE - LA VITTORIA DI NETANYAHU CANNATA DA TUTTI? LA REGOLA DI GIORNALONI E OPINIONISTI E’ SEMPRE LA STESSA: L'AVVERSARIO E’ DESTINATO ALLA POLVERE, LA SUA ERA E’ TERMINATA O NON COMINCERÀ MAI, IL POPOLO LO HA ABBANDONATO, I GIUDICI LO ASSEDIANO, SI SCALDA AI BORDI DEL CAMPO IL CANDIDATO PROGRESSISTA CHE VINCERA’ SICURAMENTE. POI SI SBAGLIANO CLAMOROSAMENTE, GIUSTIFICANO SE STESSI CON GLI EFFETTI DETERIORI DELLA CRISI E L'ANALFABETISMO FUNZIONALE, E RICOMINCIANO DA CAPO

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

NETANYAHU

La regola di giornaloni e opinionisti e’ sempre la stessa: l'avversario e’ destinato alla polvere, la sua era e’  terminata o destinata a non cominciare, il popolo lo ha abbandonato o non lo ascolterà mai, i giudici lo assediano, si scalda ai bordi del campo il candidato progressista che vincera’ sicuramente. Poi si sbagliano clamorosamente, giustificano se stessi con spiegazioni sugli effetti deteriori della crisi e sull'analfabetismo funzionale che affligge il mondo, o ad altro  e ricominciano da capo.

 

In realtà gli rode, eccome, che a Gerusalemme Bibi Netanyahu si appresti. al suo quinto mandato consecutivo come premier, stabilendo così un record. Certamente l'avversario principale, Benny Ganz, ha ottenuto un  risultato importante, ma la sua coalizione non ha la maggioranza.

 

NETANYAHU

Normale funzionamento della democrazia, obiettivamente, governa chi prende più voti. Non fosse che per la maggior parte dei giornali delle Tv che hanno seguito l'ultima campagna elettorale in israele, a Netanyahu  non sarebbe stata riservata semplicemente la sorte comune di vincere o perdere, ma quella di essere rimosso, con disonore, arrestato, imprigionato. E adesso? .

 

In campagna elettorale si sa che tutto è consentito, ma avversari come Gantz o come Ehud Barak hanno paragonato Netanyahu a dittatori come Erdogan e addirittura come Ceausescu, avvilendo e mortificando così come dei comuni traditori la democrazia della loro nazione, che già è tanto attaccata e mistificata.

 

NETANYAHU

  Il Likud invece ha avuto  35 seggi, e più voti del 2015, e il migliore risultato elettorale dal 2003, quando con Sharon,  ottenne 38 seggi. Ma in qualche modo Netanyahu ha pagato la campagna tremenda di delegittimazione.

 

Tutto il mondo è paese, si scatenano le procure nella convinzione che sia il modo più facile per sconfiggere un leader politico Eppure è dimostrato che non funziona più, troppo usurato il metodo, e d'altra parte il ricorso alle urne nei salotti radical chic del mondo viene ormai guardato con crescente sospetto. Un tempo era il popolo che parlava, ora il popolo infastidisce.

 

netanyahu e mike pompeo al muro del pianto

Verificato che il popolo di Israele conferma fiducia a Bibi Netanyahu, superato lo shock, ieri sera gli speciali italiani e non solo lo davano per sconfitto intorno alle 21:30, potete giurare che torneranno a dire e a lamentarsi che questa non è democrazia, che si sta marciando verso metodi e dottrine populiste, sovranista, razzista e fascista. Gerusalemme, anzi Tel Aviv, come si ostinano a dire, come Washington, e tra poco come Roma, dove incombe il perfido e incredibilmente popolare Matteo Salvini.

 

Tra i sostenitori intelligenti di Bibi Netanyahu fioriscono critiche sensate al tatticismo esagerato dell'uomo, e si preferirebbe un po' più di trumpismo e di capacità di rottura sulla riforma della Giustizia, la separazione dei poteri, argomenti che suonano familiari e orecchie italiane, e naturalmente su aree contese. Ma Israele è già terribilmente nell'occhio del ciclone, ricoperto di accuse quotidiane.

putin netanyahu

 

Lo scrive meglio di tutti i cronisti e analisti delle vicissitudini nella piccola nazione, avanguardia dell'Occidente e della democrazia in Medio Oriente, Giulio Meotti.

.“Avviso ai sinceri democratici: mentre il 'fascista' Israele votava, Ramallah entrava nel 15esimo anno di satrapia e Hamas sparava sulla folla”.

 Certo, perché il leader palestinese Abu Mazen dal 2009 è presidente per grazia divina, e a Gaza gli ascari di Hamas finivano di reprimere le più grandi proteste popolari in dodici anni di dittatura islamista  nella Striscia

 

Ma  nel mirino del politically correct, e naturalmente dell'Unione Europea e del commissario Federica Mogherini, ancora per poco per fortuna, c'è . Israele,che è l’unico paese in Medio Oriente dove le donne  hanno sempre potuto votare e gli arabi votano,e da sempre, e si oppongono ferocemente al sistema all'interno del Parlamento di Gerusalemme  e senza aver mai ricevuto la minima sanzione.

 

matteo salvini benjamin netanyahu

Dall'altra parte, quella dei palestinesi la cui causa di persecuzioni e povertà è ritenuta sacra nelle cancellerie europee, Abu Mazen ha una ricchezza personale di cento milioni di dollari, sulla scia di Arafat, che aveva accumulato 1,3 miliardi. il capo di Hamas ha due miliardi nei conti nel Golfo.

 

Qualche breccia si apre, anche se L'Europa è solo di danno.Scrive su Israel Hayom il giornalista giordano-palestinese Mudar Zahran: “Noi arabi abbiamo dato ai nostri dittatori carta bianca per impoverire, opprimere e distruggere tutti noi in nome della ‘grande lotta araba per porre fine all’entità sionista’. Il risultato è chiaro: mentre Israele ha fatto dieci nuove scoperte nel campo del cancro e dei trattamenti cardiaci negli ultimi due anni, noi arabi abbiamo sviluppato nuove torture”.

 

trump netanyahu

 La breccia più grande’  l’ha aperta negli ultimi due anni  Donald Trump. A proposito, ricordate secondo i commenti del Partito Unico dei Media quali disgrazie e apocalisse sarebbero seguite all'insediamento della Ambasciata Americana a Gerusalemme con il riconoscimento di Gerusalemme come capitale? E’ li’, e non è successo niente.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."