euro bruciati patrimoniale tasse soldi

GLI ITALIANI TEMONO LA PATRIMONIALE (E FANNO BENE) – ANALIZZANDO GOOGLE TRENDS NEGLI ULTIMI SETTE GIORNI SI VEDE UN BOOM DI RICERCHE SUI PARADISI FISCALI E ARGOMENTI AFFINI – TE CREDO, TRA CASINI, ENRICO ROSSI E PURE LA "SARDINA" MATTIA SANTORI, È TUTTO UN EVOCARE UN “CONTRIBUTO SOCIALE” O ADDIRITTURA UN PRELIEVO FORZOSO – LA DISTRIBUZIONE PER REGIONE DELLE RICERCHE...

Giorgia Pacione di Bello per “la Verità”

 

MATTIA SANTORI

Paradisi fiscali. Ecco a cosa si aggrappano gli italiani in assenza di certezze da parte del governo. Analizzando i dati di Google trends si nota infatti come negli ultimi sette giorni si sia raggiunto non solo il picco massimo di 100 (valore che indica la maggiore frequenza di ricerca), ma anche un trend costante che si muove verso l' alto ogni qualvolta vengono fatte affermazioni azzardate, come quella in merito alla patrimoniale portata avanti da Pier Ferdinando Casini e dal governatore della Toscana, Enrico Rossi.

 

Al coro si è poi unito anche Mattia Sartori delle sardine, che nella trasmissione Otto e mezzo, ha dichiarato di essere in linea sulla patrimoniale. E in tutta risposta il 4 aprile la curva di ricerca su «paradisi fiscali» si è di nuovo impennata toccando come valore 65, dato che risulta essere ben al di sopra rispetto al punto medio pari a 50. La poca chiarezza nei giorni successivi da parte del governo e i tanti «ma» lasciati senza una risposta inequivocabile non hanno migliorato la situazione. Gli italiani hanno infatti continuato a cercare «paradisi fiscali» e argomenti affini in modo sostenuto.

 

GLI ITALIANI CERCANO I PARADISI FISCALI SU GOOGLE

I dati di Google trends permettono però di osservare anche la distribuzione territoriale delle domande effettuate. E in merito alla ricerca «paradiso fiscale» la regione con la maggiore frequenza risulta essere il Friuli Venezia Giulia (100), seguita dall' Abruzzo (92) e dalla Toscana (88). Al quarto posto c' è l' Emilia Romagna (65) e al quinto la Campania (62). La Lombardia, la regione più colpita dal coronavirus, si posiziona invece all' ottavo posto (58).

paradiso fiscale

 

Altro aspetto interessante di Google trends è la possibilità di analizzare gli argomenti correlati alla ricerca principale. Significa dunque che gli italiani, che hanno cercato «paradisi fiscali», si sono anche concentrati su alcuni altri temi che chiariscono meglio il senso dell' indagine effettuata. Mi spiego meglio. Nella lista degli «argomenti correlati» emergono ricerche fatte su diversi paradisi fiscali come: Dubai, Olanda, Monaco, Malta, Bahamas, Cipro e Stati Uniti.

 

E c' è da dire che ogni regione ha il suo paradiso del cuore. E dunque la Lombardia ha cercato in modo più frequente Dubai, l' Abruzzo, l' Olanda, la Basilicata Cipro, il Veneto gli Usa, le Marche le Bahamas, la Sicilia Malta, mentre la Liguria sembra optare per Monaco.

ENRICO ROSSI CON LA MASCHERINA

Dopodiché la ricerca si è anche focalizzati su: lista nera (elenco di giurisdizioni extra Unione europea che l' Ue ha considerato paradisi fiscali negli ultimi anni e su cui ha gli occhi puntati), politica fiscale, sede legale, dumping (quando uno Stato abbassa la pressione fiscale o le aliquote per attirare soggetti), segreto bancario, evasione fiscale, conto corrente e forum. Ricerche correlate che non lasciano spazio all' immaginazione.

E dunque lo spauracchio della patrimoniale ha iniziato a far muovere le indagini degli italiani verso l' estero, e più in particolare nella direzione dei paradisi fiscali dove poter andare eventualmente a nascondere i propri soldi prima che ci si inventi e diventi realtà una patrimoniale o un «contributo sociale».

 

PARADISI FISCALI

Ma la situazione non migliora se ci si focalizza in un arco temporale che va tra il 5 e il 6 aprile. Qui si è raggiunto il valore di 100 e diversi picchi superiori alla media. D' altra parte la questione della patrimoniale non è stata ancora chiarita in modo definitivo dal governo. Questa volta però le regioni in cui si è verificata una maggiore frequenza nella ricerca sono state l' Emilia Romagna (100), la Lombardia (65), la Toscana (59) e l' Abruzzo (48). E le ricerche correlate hanno preso in considerazione un paradiso fiscale non cercato negli ultimi settegiorni: le isole Cayman.

 

tasse sulla casa imu tari

Oltre che: la politica fiscale e altri paradisi fiscali in Europa. Ricerca che se si concretizzasse nella realtà sarebbe disastrosa per l' Italia e per la sua economia, già messa in ginocchio dal coronavirus, dato che vedrebbe parte della sua ricchezza lasciare il Paese. E questo per colpa di affermazioni azzardate in un momento in cui si dovrebbe far di tutto tranne che instillare paure o insicurezze negli italiani.

Da ricordare inoltre come, secondo gli ultimi dati dell' Unione europea, l' Italia ha una pressione fiscale del 42% (posizionandosi al settimo posto in Ue e nel primo gruppo di merito per quantità di tasse imposte). Oltre al fatto che, in questo momento, serve liquidità al sistema e non altre tasse se si vuole sostenere e far ripartire in qualche modo un' economia traballante.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”