ricchi poveri

“L'UNICA ALTERNATIVA È DIVENTARE PIÙ POVERI” - LA DECRESCITA FELICE TEORIZZATA DALL’EX SENATORE PD, ANDREA RANIERI: “LA DIFESA A TUTTI I COSTI DEGLI STILI DI VITA DELL'OCCIDENTE STA DANDO ORIGINE A UNA 'UMANITÀ', CHE DISTRUGGE GLI HABITAT DI ANIMALI E PIANTE. DECIDERE DI DIVENTARE PIU' POVERI E PIU' UGUALI E' LA STRADA PER SCONFIGGERE LA MISERIA - LE PERSONE MIGLIORI CHE HO INCONTRATO NELLA VITA ERANO POVERE E...”

Andrea Ranieri per “Avvenire”

 

ANDREA RANIERI

È urgente un punto di vista alternativo alle visioni dominanti Caro direttore, c'è necessità di riconsiderare da un punto di vista alternativo alla visione dominante la questione della povertà e del cosiddetto sottosviluppo. 'Avvenire' richiama a questo da tempo e con diverse voci, e con particolare intensità con vari articoli di Luigino Bruni. I poveri, le aree interne, i Sud del mondo soffrono innanzitutto della mancanza di riconoscimento delle loro scelte e specificità da parte del pensiero economico e politico sinora prevalente.

 

La loro presunta arretratezza nasce in realtà dal fatto che si concepisce un solo tipo di sviluppo, trainato dalla crescita economica, dagli incrementi di produttività, dai consumi. La povertà va combattuta per far ripartire i consumi. Uscire dalle crisi, da quella finanziaria come da quella oggi indotta dal coronavirus, è l'imperativo. Per ricostruire, negli auspici, quello stesso mondo che aveva provocato la crisi economica e la crisi ambientale.

 

Coronavirus, l'Italia dei nuovi poveri

Occorre allora ragionare - e questo credo sia l'avvio del percorso che Bruni ci invita a fare - sulla povertà non solo come una condizione da cui uscire (povertà imposta) ma come una condizione consapevole (povertà scelta), per provare a evitare il baratro in cui la crescita senza limiti di prodotti e consumi sta precipitando il mondo. La difesa a tutti i costi degli stili di vita dell'Occidente sta dando origine a una nuova 'umanità', che distrugge gli habitat di animali e piante, e che assiste senza battere ciglio allo sterminio di esseri umani in fuga dalla guerra e dalla fame.

 

Coronavirus, l'Italia dei nuovi poveri

L'unica alternativa è decidere e organizzarsi in Occidente per diventare più poveri, ridurre il nostro consumo di terra e di energia. Essere più poveri non significa la miseria. Anzi, credo che decidere di diventare più poveri e più uguali sia la strada per sconfiggere la miseria anche qui da noi. Contro la prospettiva dissennata che protegge e promuove la ricchezza, anche dei pochi, perché prima o poi sgocciolerà anche nelle tasche dei poveri. Una prospettiva dissennata, da un punto di vista sia umano sia ambientale.

 

Che si è fatta vanto persino di sostenere il lusso e lo spreco, e insegna ai poveri a sognare i sogni dei ricchi, quello di poter attingere prima o poi allo stesso orizzonte di consumi, a ricercare nei consumi la propria identità, il senso della propria vita. Superare la miseria nel mondo di oggi non può avvenire, pena la distruzione del mondo e nel frattempo la distruzione della solidarietà e dell'amore per gli altri esseri viventi dentro di noi, solamente con la pur necessaria redistribuzione del reddito.

coronavirus poverta' 18

 

Si diventa più uguali tassando con equità i patrimoni e i consumi dei ricchi ed estendendo il più possibile i beni che sono di tutti - quelli che vanno sottratti alla compravendita e al mercato: la cultura, la salute, l'istruzione, il paesaggio, la terra -, riportando il valore delle cose al loro valore d'uso, a quello che serve per vivere bene nel rispetto della natura e degli altri esseri viventi. Le persone migliori che ho incontrato nella vita erano povere. Operai che erano fieri di vivere del proprio lavoro, lottavano perché il loro salario fosse sufficiente per un vita degna, e difendevano con il contratto il loro stipendio, ma insieme conquistavano la scuola e la sanità gratuita, e non amavano fare gli straordinari, perché un po' di consumi in più non poteva valere il prezzo di consegnare ad altri un tempo ancora più grande della propria vita.

 

coronavirus poverta' 9

E poveri sono gli abitanti dei tanti posti del mondo che difendono le loro terre dalla distruzione a opera dei cercatori di combustibili fossili e di altre materie prime, che stanno distruggendo la possibilità di vivere del proprio lavoro sulla propria terra, e che, prima ancora del diritto a muoversi, rivendicano il loro diritto a restare attaccati alle proprie radici, condizione per potersi muovere liberamente. Che significa partire da luoghi in cui è possibile tornare. Si sono fatte povere, in nome di carità e giustizia, per strappare alla miseria quelli più poveri di loro molte delle persone migliori del secolo che ci sta alle spalle, da Simone Weil a don Lorenzo Milani, a Danilo Dolci.

 

coronavirus poverta' 8

La «bancarotta dell'umanità», come la chiama papa Francesco, ci riporta al punto di rottura della nostra storia che Pier Paolo Paolini colse all'inizio degli anni 60 del Novecento: il consumismo, che aveva inserito tutto il popolo nell'orizzonte economico e culturale della borghesia, e reso impossibile lo stesso pensiero di una vita diversa. In uno dei suoi articoli pedagogici per l'educazione del giovane Gennariello scriveva: «Perché c'è un'idea conduttrice sinceramente o insinceramente comune a tutti: l'idea cioè che il male peggiore del mondo sia la povertà e che quindi la cultura delle classi povere deve essere sostituita con la cultura delle classi dominanti.

 

coronavirus poverta' 3

In altre parole la nostra colpa di padri consiste in questo: nel credere che la storia non sia e non possa essere che la storia borghese ». Gli anni del dopoguerra furono anni di grandi lotte per la redistribuzione della ricchezza e per permettere alle grandi masse di accedere all'orizzonte dei consumi. La stessa democrazia, lo stesso consenso al potere si misurava su questa promessa di crescita indefinita.

 

coronavirus poverta' 2

La stessa idea d'Europa fu concepita - parole di Ugo La Malfa - come un modo per valicare le Alpi e per non sprofondare nel Mediterraneo. Il fatto è che questa storia è finita. Questo tipo di 'crescita' ha trovato il suo limite ed è entrato in conflitto con la stessa possibilità di sopravvivenza del genere umano sul pianeta. I fattori che generano la diseguaglianza sono oggi in gran parte fuori dalla portata delle stesse, pur sacrosante, tradizionali politiche redistributive delle Stato keynesiano. Le politiche progressiste e sviluppiste sembrano sempre più la ricerca spettrale dei futuri perduti che una risposta alla drammatica e insostenibile situazione presente.

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...