conte franceschini

“ABBIAMO PARLATO DELLA NECROPOLI ETRUSCA DI CERVETERI” – FRANCESCHINI NON SMENTISCE L’INCONTRO CON I RESPONSABILI PER SONDARE LA POSSIBILITÀ DI UNA MAGGIORANZA ALTERNATIVA – IL PIANO POTREBBE SERVIRE ANCHE PER FAR FUORI CONTE, ORMAI ISOLATO E ABBANDONATO DA TUTTI – PURE IL PD SI È STUFATO DELLA POCHETTE CON LE UNGHIE: SI ASPETTA SOLO LA FINE DELL’EMERGENZA PER DETRONIZZARLO

1 – FRANCESCHINI VEDE I RESPONSABILI: «ABBIAMO PARLATO DI CERVETERI»

dario franceschini e nicola zingaretti alla finestra dell'abbazia di contigliano 5

Simone Canettieri per “il Messaggero”

 

«Abbiamo parlato della necropoli etrusca di Cerveteri». È la risposta che dà il ministro della Cultura Dario Franceschini a chi gli chiede di cosa abbia parlato la settimana scorsa con Renata Polverini, passata a trovarlo in compagnia di un altro deputato, al Collegio romano, sede del Mibact (episodio raccontato ieri da La Stampa)

 

RENATA POLVERINI

Vista la visita e il periodo politico, oltre ai malumori più volte esternati dalla Polverini, subito è passata l'idea di un Franceschini alla caccia di Responsabili. D'altronde l'ex governatrice del Lazio, molto critica con Forza Italia e da tempo, continua ad avere contatti (mai smentiti) con Palazzo Chigi, ma anche con il suo successore in Regione, Nicola Zingaretti. Il tema dei Responsabili, soprattutto al Senato dove i numeri sono ballerini, c'è. Ma è una trama curata direttamente dal presidente del Consiglio che nelle settimane scorse, prima del Coronavirus, ha portato avanti con costanza.

Zingaretti Renzi

 

Di sicuro la notizia ha scatenato la reazione di Matteo Renzi che ha proposto una quarantena delle polemiche, facendo capire che passato il Coronavirus arriverà la resa dei conti con il premier. Il deputato di Iv Nobili attacca: «Noi ci accontentiamo di aiutare chi sta - pro tempore - al governo ad essere responsabile. Scopri le differenze in termini di serietà». Gianfranco Rotondi, sospettato di aver partecipato alla riunione, twitta: «L'ultima mia riunione politica con il bravissimo Franceschini risale al 1982. In politica la credibilità è moneta e io non mi gioco la mia saltando dell'opposizione al governo». Ma dal ministero insistono: «Cerveteri, abbiamo parlato della necropoli».

giuseppe conte dario franceschini

 

2 – ANCHE IL PD E TRUMP TEMONO IL CONTAGIO E SCARICANO GIUSEPPI

Carlo Tarallo per “la Verità”

 

«I tempi sono stretti». Il messaggio Whatsapp di risposta a chi chiedeva di rinviare la riunione riservata di martedì prossimo, è partito ieri dal leader di una forza politica assai attiva in queste ore sul fronte dell' operazione «Conteciao». Già «Conteciao» è l' hashtag che va di moda tra quelli che stanno lavorando per fare in modo che, appena finita la fase più acuta dell' emergenza, Giuseppi Conte faccia gli scatoloni e abbandoni Palazzo Chigi, insieme a quello staff della comunicazione che gli ha dato il colpo di grazia, organizzandogli quella raffica di interviste tv che la scorsa settimana hanno dimostrato all' Italia e (purtroppo) al mondo intero l' inadeguatezza di questo premier per caso, mai eletto neanche in un' assemblea di condominio, eppure capace di diventare presidente del Consiglio di una grande nazione e di restare avvitato alla poltrona per due anni, con due maggioranze opposte tra loro.

giuseppe conte con rocco casalino al dipartimento della protezione civile

 

Conteciao, ciao ciao, canticchiano in parlamento, e del resto se quel sant' uomo di Sergio Mattarella, che di Conte è stato Gran Manovratore e sponsor, non ne può più di avere un premier che fa da portavoce del suo portavoce, significa che il tempo per il Grande Ciuffo è veramente scaduto: ieri anche Donald Trump ha scaricato «l' amico Giuseppi» con un ulteriore giro di vite sui viaggi dagli Usa verso l' Italia. Basta con le trovate a effetto di Rocco Casalino, basta con le comparsate nei programmi trash in piena emergenza da coronavirus, basta approssimazione: il Pd prima di tutti si è convinto che Conte va sostituito il prima possibile, con tanti saluti e ringraziamenti per l' ottimo lavoro (non) svolto. Ci vuole un governo autorevole, magari guidato da una personalità super partes, e sostenuto da una maggioranza solida: traduzione, da una maggioranza nella quale Matteo Renzi non sia determinante.

 

giuseppe conte luigi di maio dario franceschini

È questo il motivo per il quale l' uomo del Colle nel Pd, ovvero il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, sta sondando personalmente i «responsabili» in pectore, ovvero quei senatori e deputati che dovranno allargare aritmeticamente la maggioranza al momento della crisi pilotata che porterà alla sostituzione di Conte, non appena la morsa del coronavirus sull' Italia si sarà un po' attenuata.

 

GIUSEPPE CONTE NELLA VIGNETTA DI FRANK

Porte chiuse da Mara Carfagna che non è disponibile a entrare in una maggioranza Pd-M5s: i parlamentari che aderiscono a Voce libera, la sua associazione, non faranno da stampella a un altro governo di sinistra, ma guardano invece con interesse alla proposta di Matteo Salvini, quella di un esecutivo di responsabilità nazionale, o in subordine a un governo di centrodestra Lega-Fdi-Fi con il soccorso numerico di centristi e grillini terrorizzati dalle elezioni anticipate.

MARA CARFAGNA MARIA ELENA BOSCHI

 

Stando agli spifferi che provengono da Roma, invece, una buona parte dei senatori e deputati di Forza Italia non vede l' ora di abbandonare il vascello berlusconiano per andare o sostenere un nuovo governo, naturalmente per senso di responsabilità e per il bene del Paese, non certo per la prospettiva di una poltroncina di sottogoverno o per la speranza che la legislatura vada avanti.

«In questo contesto di crisi economica», dice a La7 Alessandro Cattaneo, deputato di Fi, «si inserisce l' appello che molte forze politiche, dalla Lega a Italia viva, hanno fatto per trovare una strada comune di proposte sul terreno dell' unità nazionale.

 

gunter pauli

A questo appello io insieme ad altri colleghi di Forza Italia abbiamo risposto sì, ma con altrettanta chiarezza», sottolinea Cattaneo, «smentisco in qualsiasi modo retroscena che parlano di responsabili pronti a mandare avanti questo governo e il premier Conte». Appunto: con un altro premier, si può fare.

 

A proposito di staff, Conte ne ha combinata un' altra delle sue: ha nominato come suoi consiglieri per mettere a punto misure per risollevare l' economia due esperti, Marianna Mazzucato e Gunter Pauli. Pauli, belga, guru della Blue economy e vicinissimo a Beppe Grillo, lo scorso novembre ha ricevuto in Cina il premio nazionale Best education on nature, sponsorizzato dalla Alibaba Foundation e dal governo di Pechino. Il riconoscimento, come ha scritto lui stesso su Instagram, gli è stato consegnato nella provincia di Wuhan Hubei. Un bel viatico, non c' è che dire, per il nuovo impegno di Pauli, premiato dal governo cinese, che nel corso di questa tragedia mondiale si è caratterizzato per aver diffuso informazioni parziali quando non completamente false.

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…