giuseppe conte beppe grillo

“ANZICHÉ AVERLO AL NOSTRO FIANCO, GRILLO ERA IMPEGNATO A SCAMBIARE TELEFONATE CON DRAGHI” – NELLA VIDEO-VENDETTA PER CELEBRARE LA VITTORIA SULLO STATUTO M5S, GIUSEPPE CONTE SI È TOLTO I SASSOLINI DALLA POCHETTE: “LE SUE ACCUSE DI OPACITÀ SONO DENIGRAZIONI INFAMANTI. CHI RIMESTA NEL TORBIDO, SE SI AZZARDA A CONTINUARE SU QUESTA LINEA, O A FARE UN’AZIONE IN GIUDIZIO, LA PAGHERÀ CARAMENTE” – L’ELEVATO, DOPO IL POST IN STILE TRUMAN SHOW, STA IN SONNO, MA PREPARA LA GUERRA LEGALE, E MUOVE I SUOI FEDELISSIMI PER UNA LISTA ALLE REGIONALI IN CAMPANIA - VIDEO

 

           

1 - «ORA CHI CI INTRALCIA LA PAGHERÀ» E CONTE RIDISEGNA IL MOVIMENTO

Estratto dell’articolo di Franco Stefanoni per il “Corriere della Sera”

 

giuseppe conte 1

Soddisfatto Giuseppe Conte per come è andato il voto di domenica sulle regole M5S. Ma, allo tesso tempo, contrariato da quanto è successo con Beppe Grillo, e riguardo a quanto ora potrebbe ancora accadere ai danni del Movimento.

 

«I giornali parlano di contenziosi. Voglio essere molto chiaro», ha detto ieri l’ex premier nel corso di una diretta video sui social, «chi si azzarderà a intralciare l’azione politica del M5S troverà una barriera solida, pagherà le spese dei suoi avvocati, dei nostri, la lite temeraria e anche il risarcimento dei danni».

 

grillo conte

All’indomani del voto bis sulle regole del partito — dove il quorum è stato superato con il voto del 64,9% degli 89.408 aventi diritto — il fondatore del M5S è evocato più volte. La strategia di Grillo nei riguardi del M5S, e le parole di scherno rivolte in queste settimane allo stesso Conte, non sono piaciute per niente.

 

«Sono rimasto sorpreso dalla reazione del nostro garante», ha detto il leader Cinque Stelle, «alla sorpresa è poi subentrata delusione, forte rammarico».

 

I tentativi del fondatore di opporsi alla strategia di Conte sono definiti in contrasto con quanto accaduto ancora all’ultimo incontro tra i due all’Hotel Forum di Roma. «Ci siamo abbracciati, ci siamo lasciati con la promessa che sarebbe stato qualche giorno in città, gli preannunciai l’intenzione di realizzare questo processo costituente».

 

Poi la rottura. «I suoi attacchi si sono prodotti in tentativi espliciti di sabotare questo processo», ha detto Conte, «di entrare a gamba tesa. Purtroppo, anziché averlo al nostro fianco nei momenti difficili, era impegnato a scambiare telefonate con Draghi e a chiederci conto di quello che stavamo facendo».

 

Ai sospetti di «opacità» della certificazione del voto, l’affondo: «Siamo alle meschinità, sono denigrazioni infamanti». E ancora: «Chi rimesta nel torbido, se si azzarda a continuare su questa linea, o a fare un’azione in giudizio, la pagherà caramente. Difenderò questa comunità con le unghie e con i denti».

 

[…]

 

beppe grillo 2

Conte esce rafforzato dal voto bis. Alcune prerogative (come il potere di proporre il cambio del simbolo) diventano di sua esclusiva pertinenza. Sarà lui, con il resto del vertice, a scegliere la struttura collegiale in sostituzione del garante, a rinnovare il collegio dei probiviri.

 

[…] Quanto alle alleanze in Italia con altre forze politiche, il tentativo è di tenersi comunque le mani un po’ libere. «Non saremo mai come gli altri partiti, non li scimmiotteremo. Non accoglieremo i signori delle tessere, che spostano voti da una lista all’altra. Noi non siamo quella roba lì».

 

2 - MA IL FONDATORE NON ARRETRA E PREPARA LA GUERRA LEGALE L’IDEA DI UNA LISTA IN CAMPANIA

Estratto dell’articolo di E. Bu. per il “Corriere della Sera”

 

giuseppe conte 2

Silenzi. Sì. Ma anche progetti. Beppe Grillo osserva quasi da spettatore la fine della sua avventura nel Movimento, che ha fondato e spinto fino a diventare il partito più votato d’Italia. Il suo post in stile Truman show, con quel «buonanotte», è la parola fine a una storia lunga quindici anni.

 

L’ex garante è tranquillo, ma anche a dir poco risentito per come si è sviluppata la vicenda. Si sente tradito da una parte di quelli che lui considera suoi «figli politici», big Cinque Stelle che — come dicono i movimentisti — «a lui devono tutto, ma non conoscono la parola riconoscenza». Ecco perché ha preferito non esprimersi, non commentare il voto della base e nemmeno le parole di Giuseppe Conte.

 

LOTTA CONTINUA TRA GIUSEPPE CONTE E BEPPE GRILLO - MEME BY EDOARDO BARALDI

[…]  Grillo ritiene il gesto superfluo. Il fondatore del Movimento in queste ultime ore ha «ristretto» i contatti con i suoi fedelissimi e con gli amici. Un passo necessario prima di agire. Perché Grillo ha scelto: sarà battaglia legale. Ieri circolavano voci di contatti con gli avvocati per dare il la alla causa sul simbolo. Grillo non ha intenzione di arretrare, non teme le parole di Conte su spese legali e processuali e può contare sull’appoggio di una rete di supporter.

 

Ieri si è schierato ancora al suo fianco Danilo Toninelli. «Beppe non si darà per vinto.

Dispiace che Conte e i suoi cerchino di ballare sul cadavere di un leone. Sicuramente Beppe andrà avanti, impugnerà il simbolo», sostiene l’ex ministro. E profetizza: «Il M5S non ci sarà più tra qualche mese. Beppe farà l’azione legale che tutti si stanno aspettando».

 

beppe grillo al volante del carro funebre video contro giuseppe conte 3 dicembre 2024

Parole che suonano come l’inizio della battaglia che non sarà solo sul piano legale, ma anche su quello politico. Grillo può contare su diversi ex parlamentari: da Marco Bella a Elio Lannutti ad Alessio Villarosa. Non solo, quattro-cinque eletti potrebbero anche seguire le orme del fondatore.

 

Tra i big, oltre a Toninelli anche Virginia Raggi «simpatizza» per Grillo. Però l’ex sindaca di Roma al momento non sembra orientata a uno strappo. «Ma ci sono contatti in corso con numerosi ex Cinque Stelle», dicono i ben informati.

 

giuseppe conte 3

Più consistenti sono le truppe grilline nei vari territori. Ed è proprio da qui che Grillo ha intenzione di ripartire. […] Le radici dei meet up sono ancora attive. Anzi, a tutt’oggi sono ancora «operativi» 66 gruppi, nonostante la riforma contiana. Da loro potrebbe scaturire la scintilla per correre alle prossime Amministrative. C’è chi, addirittura, pone già un obiettivo in vista: «correre alle Regionali in Campania».

 

grillo conte m5s ellekappa

L’idea di un match nelle piazze tra Grillo e Fico è qualcosa di più che una semplice suggestione. «Si tratta di un progetto realizzabile. Noi non abbiamo nulla da perdere: siamo stati sfrattati dalla nostra casa con un taglio degli iscritti che guarda caso i vertici hanno deciso di operare proprio ora dopo tre anni», spiegano i movimentisti.

 

Il garante potrebbe soffiare sul fuoco delle divisioni interne al gruppo M5S campano. Il fundraising potrebbe essere l’arma in grado di permettere al fondatore di tenere aperti i vari fronti. Non solo. Grillo in questa fase potrebbe anche cercare nuovi alleati per combattere le sue battaglie. In primis quelle legali. […]

GIUSEPPE CONTE beppe grillo al volante del carro funebre video contro giuseppe conte 3 dicembre 2024 BEPPE GRILLO E GIUSEPPE CONTE AL CONVEGNO SULL INTELLIGENZA ARTIFICIALEcorrenti nel m5s GIUSEPPE CONTE PRIMA DELL INCONTRO CON BEPPE GRILLO ALL HOTEL FORUM BEPPE GRILLO PRIMA DELL INCONTRO CON GIUSEPPE CONTE ALL HOTEL FORUM giuseppe conte 7

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...