gianluca forcolin luca zaia

“ATTILIO FONTANA È ANCORA AL SUO POSTO E IO VENGO CACCIATO PER UNA PRATICA INEVASA?” – IL VICEPRESIDENTE DEL VENETO FORCOLIN: “SE ME NE VADO IO SE NE DEVONO ANDARE TUTTI I POLITICI CHE HANNO COMPRATO IL MONOPATTINO CON L’INCENTIVO”, POI PERÒ DECIDE DI DIMETTERSI – ZAIA HA PROVATO A SALVARLO, MA SALVINI E FONTANA (LORENZO) VOGLIONO APPROFITTARE DEL CAOS PER CONTENERE IL PLEBISCITO DEL GOVERNATORE…

gianluca forcolin luca zaia2

Inps: Zaia, Forcolin mi ha annunciato le dimissioni
(ANSA) - VENEZIA, 13 AGO - "Il vicepresidente della giunta regionale del Veneto Gianluca Forcolin mi ha annunciato le sue dimissioni e non si ricandiderà nella Lega". Lo annuncia il governatore del Veneto Luca Zaia in relazione ai tre casi veneti di richiesta del bonus autonomi. (ANSA).

 

1 – FORCOLIN "ESPULSO DALLE LISTE MA FONTANA È ANCORA AL SUO POSTO"

Estratto dell’articolo di Enrico Ferro per “la Repubblica”

 

«Mettiamo in chiaro una cosa, io non sono furbetto. E poi, scusate: il governatore della Lombardia è ancora al suo posto e io vengo cacciato dalle liste per una pratica inevasa?».

 

Gianluca Forcolin, 51 anni, di San Donà di Piave (Venezia), diploma di Ragioneria, 27 anni nella Lega Nord, è assessore al Bilancio e vicepresidente della Regione Veneto. (…)

ZAIA E ATTILIO FONTANA

 

Questa domanda per il bonus l' ha fatta o no?

«I soci dello studio in cui lavoro fecero la domanda ma non avevamo i requisiti, quindi la pratica è rimasta inevasa. Io non sono neanche presente negli elenchi dell' Inps».

 

(…)

 

E qual è il punto allora?

«Tutti i politici che hanno comprato il monopattino con gli incentivi, o che richiedono il bonus auto, o il bonus facciata, tutti questi si devono dimettere. Se me ne vado io se ne devono andare anche tutti loro».

gianluca forcolin 2

 

(…)

Luca Zaia l' ha sentito?

«Certo, ci siamo sentiti e ho spiegato tutto. Vediamo come evolve la situazione. Certo, essere buttato via in questo modo per una simile banalità mi sembra davvero assurdo». (…)

 

2 – MA IN VENETO IL CARROCCIO SI DIVIDE ZAIA ORA PENSA DI SALVARE IL SUO VICE

Alberto Mattioli per “la Stampa”

 

E il furbetto dove lo metto? Almeno in Veneto, la Lega non sembra proprio monolitica nei confronti dei tre consiglieri regionali rei confessi del bonus da 600 euro. La loro sorte sembrava segnata: sospensione in attesa di peggio e, soprattutto, niente ricandidatura alle regionali prossime venture.

gianluca forcolin luca zaia

 

Ma Luca Zaia ha spiazzato tutti. Massimo rigore, certo, «siamo stati chiari, sono stato l'unico a livello nazionale a fare una verifica fra i miei consiglieri». Anzi, Zaia era stato il primo, in casa Lega, precedendo anche Salvini, a lanciare un "#metoo al contrario" contro i furbetti.

 

riccardo barbisan 1

Però ieri a Conegliano, colpo di scena, Zaia ha spiegato che invece la decisione non è scontata, almeno per uno dei tre: «Mi riservo di incontrarli personalmente, poi deciderò.  E voglio anche ricordare che le situazioni sono diverse: da un lato abbiamo il caso di due consiglieri che hanno fatto richiesta del bonus e poi lo hanno elargito in beneficenza, dall'altro il caso del terzo consigliere che dice che la domanda è stata fatta direttamente dallo studio professionale di cui è socio di minoranza, ma quando l'Inps ha chiesto ulteriore documentazione nessuno l'ha mai presentata.

 

matteo salvini e lorenzo fontana in spiaggia a milano marittima

Quindi la domanda non esiste. Bisogna ricordare che non stiamo parlando di qualcosa di illegale, bensì di una questione di opportunità».

 

Insomma, per Riccardo Barbisan e Alessandro Montagnoli, quelli del primo caso, non ci sarà clemenza («quei due non hanno speranza, carriera finita», chiosa un leghista veneto); per Gianluca Forcolin, assessore al Bilancio e vicepresidente della Regione, il verdetto è ancora sospeso.

 

luca zaia alessandro montagnoli

Zaia, dicono, vorrebbe salvarlo: è stato il suo braccio destro per cinque anni (mentre Salvini, raccontano, non l'avrebbe molto in simpatia) e a pochi giorni dalla presentazione delle liste e dell'inizio della campagna elettorale bisogna essere cauti.

 

Ma dall'altra parte c'è una pubblica opinione scatenata, i social ribollono di invettive, e lo stesso governatore deve mostrarsi coerente con le sue prese di posizione. «Alla fine lo sacrificherà», prevede un leghista di lungo corso e ben informato, ma dopo aver fatto il bel gesto di ascoltarne l'autodifesa.

 

gianluca forcolin matteo salvini luca zaia

Dal canto suo, Forcolin ci spera e spiega la sua posizione: «Non ho mai incassato il bonus e anzi ho bloccato la richiesta prima che partisse», e poi fa autocritica alla veneta: «Che mona che sono stato». Però questa incertezza non è in sintonia con la posizione ufficiale del partito.

 

matteo salvini luca zaia e le ciliegie 2

Il segretario del Veneto e vice di Salvini, Lorenzo Fontana, resta fedele alla linea: «La posizione della Lega è che non verranno messi in lista», quindi nessuna apertura. E infatti proprio ieri sono stati sospesi i due deputati furbetti e anche un consigliere in Trentino. Di certo, una decisione va presa e anche in fretta, perché le liste per le regionali devono essere presentate entro il 21.

 

Ma anche nella Lega, e non solo in quella veneta, la ricandidatura di un furbetto, anche se il meno colpevole, non sarebbe presa molto bene. Il partito si sente sotto assedio anche più di quanto non sia ed è un fatto che quest' ultimo scandalo lo stia colpendo più di altri. Proprio sulle liste è in corso un'altra discussione tutta interna al partito.

matteo salvini luca zaia 1

 

Il problema è che nella scontatissima riconferma di Zaia, che i sondaggi danno al 70%, la lista del governatore prenderà molti più voti di quella della Lega. Successe già cinque anni fa, con la lista Zaia al 23 e quella della Lega al 17, ma il 20 settembre prossimo il risultato potrebbe essere ancora più pesante.

 

Per questo Salvini ha imposto che chi ha fatto l'assessore o il capogruppo debba ricandidarsi nella lista leghista e non in quella del governatore (che del resto è fatta tutta di leghisti, per qualche esponente della società civile c'è posto in una terza lista, detta "degli amministratori").

 

gianluca forcolin luca zaia 1

Paradossalmente, Zaia è d'accordo. Il popolarissimo governatore non ha il problema di vincere, ma di non stravincere, almeno questo derby interno: rinfocolerebbe un dualismo con Salvini che esiste nei fatti, ma che Zaia non ha alcuna voglia di cavalcare.

 

Per la stessa ragione, raccontano dalle segrete stanze della Lega veneta, tutta la campagna elettorale del presidente verrà fatta sotto il simbolo della Lega. E anzi Zaia starebbe dicendo a tutti i suoi fedelissimi di votare e far votare il Carroccio.

alessandro montagnoligianluca forcolin

 

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...