gianluigi paragone

“DOMANI CON CHI MI CANDIDO? SE MI CHIEDESSE DI CORRERE DI BATTISTA, ALLORA LO FAREI” - PARAGONE PREPARA IL TERRENO ALLA SUA PROSSIMA TRASFORMAZIONE POLITICA: “DI MAIO STA FACENDO DANNI GRAVI, FORSE NON NE È NEANCHE CONSAPEVOLE. L'ULTIMA PERLA? I FACILITATORI DEL COMPARTO INDUSTRIA NON HANNO MAI LAVORATO IN VITA LORO: NON LI PRENDE SUL SERIO NESSUNO - IL M5S? NON SEI ANTISISTEMA SE NON RIMETTI L'ARTICOLO 18. NON LO SEI SE NON DETASSI IL LAVORO UMANO E NON TASSI I ROBOT…”

GIANLUIGI PARAGONE

Luca Telese per “la Verità”

 

Gianluigi, che cosa hai fatto?

(Sorriso amaro) «Io? Nulla. Hanno fatto tutto loro».

 

Sei ricorso ai libri Michael Ende per insultare chi ti ha espulso: «Sono stati gli uomini in grigio».

«Sì, ma era una citazione troppo raffinata, non è arrivata».

 

E quindi?

«Da quando dico che "sono stato espulso dal nulla" mi capiscono tutti».

 

Tu dici «il nulla» e intendi Luigi Di Maio. Perché non lo nomini direttamente?

«Non ho nessun problema a farlo: il nulla sono lui e tutti quegli yesman che ha intorno. I miracolati della Lotteria Pomigliano».

 

IL DITO MEDIO DI GIAN LUIGI PARAGONE

Intendi dire il M5s?

«Non mi permetterei mai. Parlo di Di Maio, di quelli che lo consigliano e di quelli che lui ha piazzato nei ministeri».

 

Perché non fai dei nomi?

«Sono tutti quelli che continuano a dirgli di sì e basta».

 

Chi?

«Chiunque non contesti questa linea governista e suicida. Mi dicono...».

 

Cosa ti dicono?

«Che tra i facilitatori si sia piazzato persino un cugino di Di Maio».

 

E chi è, come si chiama?

«Non sono uno studioso del Pomiglianese, non dispongo dell' albero genealogico di famiglia».

GIANLUIGI PARAGONE E ALESSANDRO DI BATTISTA

 

Ti fidi di una diceria?

«Non è rilevante. Non importa se sia cugino primo o secondo, o famiglio. È un ambiente, un clima, la fedeltà al capo che si respirano».

 

Tu però dopo le europee dicevi che Di Maio non era il problema.

«Sono stato il primo a porre il tema del suo doppio incarico, proprio parlando con te su questo giornale, dicendo che ne doveva lasciare uno».

 

Dicevi che non poteva fare due cose insieme, non che portava il M5s al suicidio.

«Non era ancora successo tutto il disastro a cui stiamo assistendo».

 

Passi alla Lega?

«Io trasecolo. È una evidente falsità che circola da giorni».

 

matteo renzi gianluigi paragone

Trasecola pure, ma rispondi alla domanda: passerai a un altro partito?

«Ovviamente no. Io non mi muovo dal Movimento!».

 

Ma ti hanno espulso!

«E allora? Ho detto che sono stato espulso dal nulla: faccio ricorso, arrivo fino alla magistratura se serve».

 

Ma come puoi far ricorso?

«Tra i probiviri c'è Fabiana Dadone, che è ministro. È in evidente conflitto di interessi: mi espelle perché ho votato contro il suo governo».

 

Non passi alla Lega in nessun caso?

di battista paragone

«Ripeto: alcuni nostri colleghi, non i più brillanti, diciamo, hanno deciso che io andrò alla Lega e continuano persino a scriverlo. È una balla. Mi espellono perché gli rompo le palle. E io quindi resto».

 

In tutti i partiti al governo chi non vota la fiducia al governo viene espulso.

«Io ho votato contro la manovra, ma in difesa del programma che ho sostenuto in campagna elettorale. Sono coerente».

 

È la stessa cosa che ha detto Alessandro Di Battista.

«Sono contentissimo che lo abbia fatto, lo ringrazio pubblicamente».

 

D'accordo, non vai alla Lega, dove vai?

«Da domani inizio a girare l' Italia, per parlare con gli attivisti del Movimento, meet up per meet up, città per città. Sono gli attivisti che mi invitano. Io vado».

 

GIANLUIGI PARAGONE NICOLA MORRA

Non pensi che ti impediranno di entrare?

«E chi?».

 

Quelli che sono fedeli al capo politico.

«Sono il nulla e non contano nulla. Per fermarmi non basterebbe il filo spinato davanti alle porte. Dove mi chiamano andrò. Non hanno più nessun potere».

 

Lo inseguo in una giornata in cui il suo telefono non smette di squillare mai. Gianluigi Paragone, senatore ribelle, sembra del tutto indifferente ai provvedimenti che i probiviri hanno preso contro di lui, e spiega il suo piano.

paragone

 

Scusami, perché ti invitano?

«Credo che abbiamo capito che sono coerente su temi fondamentali e identitari del Movimento».

 

E poi?

«Sanno che la mia non è una mossa a tavolino, è passione politica».

 

Ti stupisce che anche Barbara Lezzi dica che ti trova coerente?

«Mi fa molto piacere. Il fatto è che tutti avevamo fatto la campagna elettorale sui temi che io oggi pongo. Io farò qualsiasi cosa per rimanere».

 

Rigetti le regole che garanti ti ricordano?

«È più semplice: sono proprio i garanti a tradire ogni regola del Movimento».

 

Perché espellono te?

«Certo. Guardate tutti i casi in cui è prevista l' espulsione. Ci sono decine di inadempienti ma colpiscono solo me».

 

Magari altri seguiranno.

paragone

«Guarda la velocità con cui hanno partorito la decisione. Le regole sono una favola. Volevano imbavagliarmi».

 

Perché?

«Io ho votato contro la manovra che tradisce gli ideali del Movimento. Sono uno che rompe le porte a spallate».

 

Ma in che gruppo andrai?

«Nel misto, se dentro il gruppo del Movimento non mi vorranno proprio».

 

Il Movimento di cui parli esiste ancora? Ha spazio politico?

«Io sono molto convinto della battaglia antisistema».

 

Quel M5s non è finito quando è nato il governo gialloblù?

«Balle anche queste. I temi di cui parlo sono tutti sul tappeto».

 

Ad esempio?

GIANLUIGI PARAGONE 1

«Nazionalizzare l' Ilva. Revocare le concessioni ad Autostrade».

 

Di Maio ne ha chiesto anche ieri la revoca!

«Lo dice, e va benissimo, ma non ha senso chiedere la revoca delle concessioni autostradali e poi invitare Atlantia a entrare in Alitalia».

 

Di Maio non è antisistema?

«Ma figurati. Il male del M5s è proprio che chi lo governa diventato sistema».

 

Facciamo degli esempi.

«Non sei antisistema se non rimetti l' articolo 18. Non lo sei se non detassi il lavoro umano e non tassi i robot».

 

gianluigi paragone 3

Poi?

«Non sei antisistema se non sostituisci completamente i vertici di Bankitalia. Non si possono concedere le sliding doors a quei dirigenti».

 

Sei contro Giuseppe Conte?

«Io non sono contro qualcuno: difendo i nostri temi! Sulla Tav noi tutti avevamo messo in palese fuorigioco Conte».

 

La Lega cosa ha che non va?

«Ancora con questa Lega? Draghi non può essere candidato. Sarebbe la coltellata definitiva contro gli italiani».

Gianluigi PARAGONE

 

C'è chi dice che l' espulsione per te sia un regalo.

«Ma figurati. Mi cacciano da casa mia».

 

Perché ti regalano questa visibilità?

«Dà fastidio il predicatore del giusto».

 

Ce l'hai con Di Maio?

«Di Maio è il nulla: il nulla. Come il collegio dei probiviri e chi lo teleguida».

 

Chi voteresti in Emilia?

«Tra Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni penso che almeno Bonaccini abbia dimostrato di sapere governare».

 

Quindi lo preferisci?

«È un uomo di potere. Io voglio un movimento antisistema, non posso votarlo».

 

Vuoi scalare il Movimento?

«Io non mi sono mai esercitato a scalare qualcosa. Io sono preparato a dare un contributo culturale».

GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

 

Voterai sempre contro il governo?

«Dipende su cosa. Il mio non è capriccio. Non sono contro l'alleanza con il Pd per principio. Ma se mi chiedi di salvarla su una manovra scritta da Bruxelles voto no».

 

Se fosse una mozione per revocare la concessione ad Autostrade?

«Voterei sì».

 

E se si vota domani con chi ti candidi?

«Se mi chiedesse di correre Di Battista, allora lo farei».

 

ROBERTO SPERANZA NICOLA ZINGARETTI VINCENZO BIANCONI LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE A NARNI

Quanti nel gruppo condividono la vostra linea?

«Non vado in giro con il pallottoliere. Ma il clima è esasperato. Molti parlamentari sono tagliati fuori dai signorotti del nulla. Di Maio sta facendo danni gravi».

 

Ha portato il M5s al 32%.

«In quel dato c' è il lavoro di tanti. C' è anche la campagna di Dibba. C'è persino un mio pezzettino di lavoro sulle banche, in Veneto».

 

E nella sconfitta?

«La sconfitta è tutta sua e dei suoi amici».

 

Lo dipingi come un matto.

«Forse non è consapevole dei danni che fa. L'ultima perla? I facilitatori del comparto industria non hanno mai lavorato in vita loro: non li prende sul serio nessuno».

giuseppe conte luigi di maio

 

Avrai un obiettivo.

«Te l'ho già detto. C' è un mondo del M5s che vuole sentirmi. La mia pagina su Facebook nel mese di dicembre è quella che è cresciuta di più in Italia. Andrò ovunque. La domanda di democrazia parte del basso e ha una forza tale che non la fermi».

 

Che truppe hai?

«Nessuna. Ho una sola forza, quella del racconto. Spiegare che la rivoluzione green non puoi farla senza soldi. Che i vincoli di Bruxelles ci uccidono. Che tra due anni le clausole di salvaguardia si riproporranno».

luciana lamorgese paola de micheli giuseppe conte luigi di maio

 

Il peggio non è passato?

«No. Ci saranno nuove tensioni sociali».

 

Che dicono i tuoi figli e tua moglie di questi tuoi piani?

(Pausa) «Sono preoccupati».

 

Perché?

«Temono che non mi vedranno più a casa...».

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