bonaccini

“GIUSTO AFFIDARSI ALLA SCIENZA MA POI DECIDE LA POLITICA” – PARLA IL PRESIDENTE DELL’EMILIA-ROMAGNA STEFANO BONACCINI: "NELLA NOSTRA REGIONE SIAMO PRONTI A RIPARTIRE ANCHE DA OGGI. LA SALUTE RESTA LA PRIORITÀ. ALL’OSPEDALE DI RIMINI IL ROBOT CHE VISITA I MALATI DI CORONAVIRUS A DISTANZA È L’ESEMPIO DI COME LA MEDICINA POSSA ADEGUARSI A ESIGENZE NUOVE, EVITANDO CONTATTI FONTE DI CONTAGIO…"

Camilla Povia per https://www.fondazioneleonardo-cdm.com/

BONACCINI MANGIA A UN GIORNO DA PECORA

 

“L’intera comunità internazionale si è trovata a dover fare i conti con un nemico totalmente sconosciuto, un virus che per primi gli esperti non conoscevano. Mai la politica avrebbe potuto agire da sola, è stato giusto affidarsi alla scienza. Ma la scienza non ha mai deciso da sola”. Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, riflette sulle conseguenze dell’epidemia e si prepara a far ripartire la sua regione in linea con il nuovo Dpcm del Governo.

 

bonaccini velasco

Presidente, chi è affezionato alla politica e al suo potere decisionale, non può non notare un recente protagonismo della comunità scientifica. E se da un lato è giusto che gli “esperti” e i “tecnici” contribuiscano a redigere linee guida per contenere il contagio, dall’altro non rischiano di occupare il posto che da sempre è stato proprio della politica? Ad esempio decidere in che modo tenere insieme libertà d’impresa, diritto al lavoro e tutela della salute?

“Gli esperti valutano, forniscono pareri che sono fondamentali, analizzano, ma a decidere è la politica. Fin dall’inizio il Governo ha voluto al fianco il Comitato tecnico-scientifico nazionale, una scelta direi obbligata. Gli scienziati hanno indicato le misure di distanziamento sociale e di protezione individuale come quelle necessarie contro il contagio, col primo obiettivo di tutelare la salute pubblica e allentare una enorme pressione sulle strutture sanitarie, il cui collasso avrebbe precluso qualsiasi possibilità di cura.

nicola zingaretti stefano bonaccini

 

Ma le modalità di applicazione sono sempre state decise dalla politica: dal Governo in maniera uniforme sul territorio nazionale, con la possibilità per le Regioni di provvedimenti ulteriormente restrittivi in sede locale, grazie alla conoscenza del territorio. Le limitazioni al lavoro, all’impresa, all’economia sono state necessarie nel momento in cui la tutela della collettività ha richiesto misure eccezionali, ma sono stati gli organismi politici a decidere, secondo i meccanismi di legge previsti. E quindi la collettività stessa, attraverso chi ha eletto a rappresentarla. Allo stesso modo, adesso si sta ragionando sulla fase 2, sulla ripartenza”.

 

Fase 2 che inizierà dal prossimo 4 maggio. Come si sta organizzando la sua regione?

elly schlein abbraccia stefano bonaccini

“La definizione di linee guida nazionali, e quindi del coordinamento della ripartenza, è la prima delle quattro richieste che ho presentato al Governo come presidente della Conferenza delle Regioni, insieme alla revisione dei tempi delle città, la possibilità di riaperture anticipate nelle realtà produttive dove è garantita la sicurezza e il sostegno alle famiglie rispetto ai figli, specie con la prospettiva per i genitori di iniziare a tornare al lavoro.

 

Dopodiché, in Emilia-Romagna siamo pronti a ripartire anche da oggi, grazie a un progetto condiviso con tutte le parti sociali nel Patto per il lavoro regionale, basato su protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro e regole condivise in tavoli provinciali insieme a enti locali, imprese, sindacati. Ma anche riaperture graduali nelle filiere a forte valenza internazionale, visto il peso dell’export sul Pil regionale, edilizia e cantieri, in particolare le opere pubbliche”.

 

Quanto potrà durare questa fase?

elly schlein sul palco con bonaccini

“Ricordiamoci che il contagio ha rallentato, sì, ma va fermato. La salute delle persone resta la priorità. La durata di una fase che dovrà comunque essere molto controllata dipenderà quindi dall’andamento epidemiologico, dalla diffusione del virus, senza escludere, come sottolineano gli esperti, possibili rialzi, che dovremo gestire e controllare”.

 

E’ notizia di qualche settimana fa che proprio a Rimini sia stato sperimentato un robot per visitare i pazienti affetti da Covid limitando in maniera sensibile i rischi per il personale medico e sanitario. Come valuta questa esperienza?

“Il robot all’ospedale Infermi di Rimini è l’esempio di come la medicina possa adeguarsi a esigenze sempre nuove, fino a visitare il paziente a distanza, evitando contatti fonte di contagio. Un’evoluzione che peraltro non mi stupisce, anzi, non ci stupisce in Emilia-Romagna: qui si concentra il 70% della capacità di supercalcolo nazionale e con il progetto del Tecnopolo sui Big Data di Bologna la nostra regione si pone ormai come la Data Valley europea.

NICOLA ZINGARETTI STEFANO BONACCINI

 

Vi troveranno sede il Data center del Centro meteo europeo, l’Agenzia nazionale Italia Meteo, tutti i più importanti enti scientifici italiani e il supercomputer europeo Leonardo. Risorse tecniche, umane e professionali che saranno fondamentali per pensare il futuro, soprattutto adesso che dovremo ricostruire dopo una crisi così dura, che ci costringerà a rivedere i nostri modelli di vita, dalla sanità alla mobilità, dall’impresa al lavoro, dall’ambiente alla sostenibilità".

 

BONACCINI MANGIA A UN GIORNO DA PECORA

L’uso dell’intelligenza artificiale è uno dei focus di Fondazione Leonardo. A novembre abbiamo presentato anche una proposta per uno statuto etico e giuridico dell’Intelligenza artificiale per garantire la salvaguardia della democrazia e dei diritti individuali nell’era dominata dai robot.

"Questa crisi dimostra che senza le nuove tecnologie avremmo avuto molte meno possibilità di affrontarla. Ci saremmo trovati a dover gestire l’emergenza sanitaria con molta meno efficacia di quanto sia stato possibile fare.

 

Lo stesso isolamento delle persone, un cambio di vita radicale, sarebbe stato oltremodo pesante, senza quasi la possibilità di poter comunque lavorare o mantenere relazioni sociali da casa. Ora dovremo ricostruire tutto mettendo al centro la persona, valori di solidarietà e socialità, senza lasciare indietro nessuno. Mettendo la scienza al servizio dell’uomo, non viceversa: definendo regole chiare, certo, anche a tutela della democrazia e dei diritti individuali”.

stefano bonaccini ivan zaytsev 1bonaccini casadei robot ospedale riministefano bonaccini stefania bondavalli 3

 

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…