giorgia meloni.

“HO LE MIE IDEE SU COME VADA GOVERNATA QUESTA NAZIONE”. ECCO: SCORDATELE – GIORGIA MELONI GODE PER LA CADUTA DI DRAGHI E DICE DI ESSERE PRONTA A TRASLOCARE A PALAZZO CHIGI. TRANQUILLA, VEDRAI CHE CAMBIARAI IDEA! – UN FEDELISSIMO DELLA “DUCETTA”: “PER FORTUNA NON C'È STATO UN QUIRINALE BIS, ALTRIMENTI LI AVREMMO SBRANATI...” – LA RUSSA: “PER NOI È UN WIN-WIN. SE IL GOVERNO DURAVA ALTRI 9 MESI, CRESCEVAMO ANCORA NEI SONDAGGI. ORA INVECE POSSIAMO RIPORTARE IL CENTRODESTRA AL GOVERNO, UNITO…”

Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

 

comizio di giorgia meloni dopo il voto al senato su draghi 3

Telefonata delle 19, in Senato: «Matteo ce l'abbiamo fatta!». All'altro capo del telefono c'è Giorgia Meloni. Sprizza adrenalina. Ha la sensazione di averla spuntata, stavolta, dopo 4 anni e mezzo a chiedere il voto.

 

Ma la partita vera, per la leader della Destra, inizia ora. Il traguardo, ormai nemmeno più nascosto, è Palazzo Chigi. Altro che le «fogne », gongola. Alle 22, al termine di una giornata incollata a Whatsapp a scambiare messaggi con Salvini come non accadeva dall'elezione del Quirinale, in mezzo una telefonata con Silvio Berlusconi, la presidente di FdI è ancora al lavoro a Montecitorio, circondata dai colonnelli.

 

giorgia meloni ignazio la russa

Ignazio La Russa, il capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida, il responsabile dell'organizzazione Giovanni Donzelli, l'uomo- macchina del partito. Tutti a disegnare la strategia che porta alle urne. Chiede garanzie, l'ex ministro della Gioventù che sogna Chigi: un patto con Lega e FI per certificare che la regola aurea del centrodestra è ancora in vigore. E cioè che chi arriva primo sarà designato come candidato premier alle consultazioni.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

Seconda clausola: niente inciuci, mai più alleanze con Pd e 5 Stelle per azzurri e leghisti. Terzo pilastro: i collegi uninominali. Il vero scoglio delle prossime settimane.

 

Meloni vuole che siano ripartiti con il metodo classico, sfruttato nel 2018. Si prendono tre sondaggi dei maggiori istituti, si fa la media e si distribuiscono i posti. La leader di FdI sa che porterebbe a casa il bottino più ricco: le rilevazioni la danno tra il 22 e il 24%.

 

comizio di giorgia meloni dopo il voto al senato su draghi 2

Il rapporto con gli alleati sembra migliorato tutto d'un colpo, ma tanti tasselli del puzzle del centrodestra vanno ancora incastrati. «Per fortuna non c'è stato un Quirinale bis, altrimenti li avremmo sbranati... », confida un fedelissimo di Meloni nei corridoi di Palazzo Madama, quando la china imboccata dagli alleati (ex) governisti era ormai chiara. I cocci, per ora, sono rincollati. L'ex ministra per tutto il giorno non ha mollato la presa sul Carroccio.

 

MEME GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CURLING

Sparita dai radar dei Palazzi, ha convinto Salvini ad andare fino in fondo. «Per noi oggi era win-win - se la gode La Russa - Se il governo durava altri 9 mesi, crescevamo ancora nei sondaggi. Ora invece possiamo riportare il centrodestra al governo, unito».

 

Quando a sera Meloni si presenta a piazza Vittorio, all'Esquilino, per la tradizionale festa romana del partito, è raggiante. Gli screzi con Draghi sui «pieni poteri» sono già cronaca. Archiviati. Sa che quella di ieri, per lei, è stata una vittoria politica pesante. Non scontata. I sassolini da togliere dalle scarpe sono parecchi.

GIORGIA MELONI E IL CARTELLO ELEZIONI SUBITO

 

«Mi ricordo - esordisce - quando tutti mi guardavano dall'alto in basso perché non capivo niente di politica, che stavamo tornando in una fogna...». Invece ora può puntare al bersaglio grosso: la premiership. Parla da leader del centrodestra: «Ho le mie idee su come vada governata questa nazione. Si vota fra due mesi, il centrodestra è pronto », incalza. Assicura che i nomi dei ministri «verranno dopo».

 

Ma nel suo inner circle da settimane si studiano Cv, si parla di caselle da riempire. Tanti tecnici. Un "contro-governo dei migliori", nella narrazione di FdI, anche per non ripetere l'errore dei grillini, sbalestrati alla prova del governo. I profili per ora rimbalzano solo nelle chat. L'ex magistrato Carlo Nordio potrebbe accomodarsi alla Giustizia. Elisabetta Belloni potrebbe tornare alla Farnesina con i galloni di ministro. Ma c'è chi punta sull'ambasciatore Giampiero Massolo. Per un ministero di peso c'è sempre la carta Giulio Tremonti.

 

SALVINI - BERLUSCONI - MELONI - VIGNETTA BY BENNY

E naturalmente Guido Crosetto (che molti vedono anche nel ruolo di premier, se Meloni si accontentasse di fare la king maker), in pole per la Difesa o la Sicurezza. Fantapolitica, per adesso. Perché prima ci sono le elezioni da vincere. Prima ancora il patto con gli alleati da siglare, per evitare sgambetti in corsa.

 

«Giorgia - chiosa La Russa - ha questo bel vizio: non si fida mai troppo ». Anche ieri notte, quando i giochi sembravano fatti, uscendo da Montecitorio l'ha assalita il solito sospetto: «Non vorrei che col favore delle tenebre qualcuno si inventi qualche alchimia. Mi aspettavo le dimissioni di Draghi già stasera...». Si cruccia, poi scrolla le spalle: i margini di questi «tentativi», lo sa bene, «sono stretti».

comizio di giorgia meloni dopo il voto al senato su draghi 4matteo salvini giorgia meloni meme by carli GIORGIA MELONI CON BAMBINAGIORGIA MELONI. salvini melonicomizio di giorgia meloni dopo il voto al senato su draghi 1

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."