popolo populismo incazzati protesta manifestazione

“LE MASSE VIRANO A DESTRA PERCHÉ LA SINISTRA HA SPOSATO IL CAPITALISMO GLOBALIZZATO” - VITTORIO EMANUELE PARSI. PROF ALLA CATTOLICA: “PRIMA O POI ESPLODERÀ LA MANCATA RISPOSTA ALLA PERDITA DI POTERE D'ACQUISTO E DI DIGNITÀ DEL CETO MEDIO IMPOVERITO. I SOVRANISTI SE LA STANNO CAVANDO PUNTANDO IL DITO CONTRO I MIGRANTI MA NON BASTA…”

Stefano Zurlo per www.ilgiornale.it

 

VITTORIO EMANUELE PARSI

È il momento della destra. Anche in Grecia. «Sì - spiega Vittorio Emanuele Parsi, direttore dell'Alta scuola di economia e relazioni internazionali della Cattolica - ma non si possono paragonare le affermazioni in Italia o Ungheria con ciò che è accaduto ad Atene».

elezioni in grecia alexis tsipras

 

Perché, professore?

«Nuova Democrazia rappresenta l'establishment che riprende le redini del potere dopo la parentesi dell'era Tsipras. Mitsotakis è l'erede di una famiglia molto importante nella storia politica greca».

 

Quindi, niente a che fare con Salvini, Orban e Trump?

«Questa è una destra popolare nei modi e nelle forme, che combatte lo status quo. Nuova Democrazia è il ritorno dello status quo. E mi lasci dire che tutto questo è paradossale. Nuova Democrazia e il Pasok sono stati i principali protagonisti del disastro greco».

TRUMP SALVINI

 

Resta il fatto che il vento sembra soffiare sempre dalla stessa parte.

«Questo è indubbio. La Polonia, come gli Stati Uniti, come l'Ungheria, l'Austria e l'Italia. Destre identitarie e securitarie, destre che sanno parlare al popolo con le parole del popolo, destre che hanno colto la grande crisi delle sinistre».

 

Insomma, più che vincere le destre, perdono le sinistre?

«Questo è un fatto innegabile. Le sinistre sono state al potere in molti Paesi per molti anni e hanno finito con l'identificarsi con le élite. Lontane dai problemi reali, incapaci di affrontare la crisi di sistema che ha investito tutto l'Occidente. La gente non ha più feeling con quei partiti ora si riconosce in Trump o in Orban».

kyriakos mitsotakis

 

Continuerà questo processo di riposizionamento delle opinioni pubbliche?

«Difficile azzardare previsioni, anche perché c'è un'altra regola sacrosanta nella politica: chi è al governo di solito perde nelle urne. È quel che stiamo verificando in Europa negli ultimi venti anni».

 

Semplificando, la destra vince perché intercetta il disagio del ceto medio impoverito e delle classi che sono in fondo alla scala sociale?

«Certo. È questa la fase che stiamo vivendo: le masse virano a destra perché la sinistra ha sposato l'aristocrazia. Solo che qui, a mio parere, si innesta una contraddizione che prima o poi esploderà: la mancata risposta alla perdita di potere d'acquisto e direi di dignità di questi ceti».

salvini orban

 

La destra non si fa destra sociale?

«I sovranisti di mezzo mondo se la stanno cavando puntando il dito contro i migranti e accendendo i riflettori sulla questione sicurezza».

 

Le paiono temi di poco conto?

«No, ma non risolvono i problemi degli italiani o degli ungheresi. Orban ha allungato la giornata di lavoro e ha reso obbligatori gli straordinari. I lavoratori forse si aspettavano altro».

 

Che cosa?

«Il ripristino di un minimo di stato sociale».

 

Dunque, più asili, più scuole, più università?

salvini orban

«Sì, asili e università pubblici, di alto livello, e con costi tendenti allo zero per l'utente. Questa è la vera rivoluzione. Ma mi pare si vada in altra direzione».

 

D'accordo, ma questi leader non hanno la bacchetta magica e devono ricostruire sulle macerie degli errori precedenti.

«Lo so, non è facile, ma la direzione di marcia non mi convince e temo non convincerà nemmeno milioni di elettori. Certo, ci sono gli stupri e i reati commessi dai clandestini. Ma le priorità sono altre: cosa fanno questi governi per fermare lo strapotere di Amazon e delle altre grandi multinazionali? Come cercano di contrastare la concentrazione di ricchezza, favorita dalla globalizzazione, in sempre meno mani? Lo scivolamento verso il basso di milioni di persone che prima vivevano nel benessere sembra inarrestabile. È su questo versante che attendiamo le proposte dai vincitori di oggi».

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?