matteo salvini a bergamo

“MOLLALO, IL DAMERINO” – SALVINI A BERGAMO ASSEDIATO DAI LEGHISTI PURI E DURI CHE GLI CHIEDONO DI MOLLARE DI MAIO - ALLA TRUPPA LEGHISTA NON DISPIACEREBBE LA PROVA DI FORZA: ''CI ALLEIAMO CON LA MELONI, ANDIAMO ALLE ELEZIONI E LE VINCIAMO". SOLO LA MELONI? E BERLUSCONI? "MA SE NON STA PIÙ NEANCHE IN PIEDI..." – LE SCIURE CHE RINNEGANO BOSSI, LE BATTUTE SULLA DIETA A BASE DI BIG MAC E I SELFIE…

Alberto Mattioli per “la Stampa”

 

matteo salvini a bergamo 4

«Rompe mia i balle», che non ci rompano, sì, insomma, avete capito cosa. Come analisi politica, è forse un po' elementare. Però la base leghista i grillini, almeno quelli attuali di lotta alla Lega e di governo insieme con la Lega, li vede così. Certo, la linea del partito è un' altra: in generale il governo sta facendo bene, in particolare la Lega sta facendo meglio del M5S, quindi di crisi per ora non si parla, nonostante i Consigli dei ministri con rissa.

 

matteo salvini a bergamo 3

Matteo Salvini lo ripete per l' ennesima volta a Bergamo, all' inaugurazione della sede elettorale del candidato sindaco Stucchi, per inciso molto favorito sull' uscente Giorgio Gori. È un negozietto di periferia tappezzato di manifesti elettorali dell' aspirante primo cittadino con lo slogan "Chiamatemi Giacomo" (e tutti i diversamente giovani che si ricordano di quando gli spot si chiamavano ancora réclame chiosano subito: «Sarò la tua birra»).

 

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO INNAMORATI

La sede è così piccola e gli astanti così numerosi che Salvini comizia sulla soglia, rivolto verso la strada: «Io il governo voglio tenerlo in vita finché è possibile. Abbiamo fatto molto e molto vogliamo ancora fare. Nessuno ha nostalgia di Monti e della Fornero».

 

E giù applausi, anche alle forze dell' ordine che hanno già beccato l' antagonista che in mattinata aveva imbrattato di vernice rossa la vetrina leghista (già perfettamente pulita, peraltro: «Eh, caro lei, qui quando si tratta di lavurà non ci batte nessuno...»).

 

GIUSEPPE CONTE PINOCCHIO IN MEZZO AL GATTO (LUIGI DI MAIO) E LA VOLPE (MATTEO SALVINI) MURALE BY TVBOY

Sarà. Però la sciura Marisa, pensionata, la figlia Debora, disoccupata, e l' amica Maria Stella, pure pensionata, leghiste quasi dalle origini, poi un po' disamorate dal crepuscolo dell' era Bossi («È quello lì che ha fatto fuori i 49 milioni, mica il Matteo») e adesso tutte per il Capitano, preferirebbero un' altra linea: «Al Matteo vorrei dirglielo: mollalo, il damerino». Il damerino? «Ma sì, Di Maio, noi lo chiamiamo così. È lui che deve decidere: o dentro o fuori. E lasci lavorare il Matteo che finalmente ha fermato gli sbarchi».

 

MATTEO SALVINI

 

 

 

Sì, ma poi una volta abbandonato Giggino al suo destino, che si fa? Una maggioranza alternativa in Parlamento non c' è. «Ci alleiamo con la Meloni, andiamo alle elezioni e le vinciamo». Solo la Meloni? E Berlusconi? «Ma se non sta più neanche in piedi...». Però, da brave leghiste fedeli alla linea, le tre sono magari in disaccordo sulla sua strategia, ma "il Matteo" non lo discutono: «Al vote vinte olte Salvini», speriamo si scriva così, che in bergamasco significa: Salvini lo voterei venti volte.

 

Insomma, Movimento o non Movimento, this is the question. E, al netto di tatticismi, gli umori sono alquanto per il non Movimento. Un po' perché esasperata dalle continue polemiche, un po' perché gasata da un consenso in crescita («Li hai visti i sondaggi? Ci danno al 37%»), alla truppa leghista non dispiacerebbe la prova di forza. I quadri locali lo sanno. Prendete Daniele Belotti, deputato di Bergamo, ultrà dell' Atalanta e reboante speaker all' annuale garden party di Pontida: «Sì, è vero che i nostri sono irritati dagli attacchi dei Cinque stelle. I grillini stanno alzando inspiegabilmente il tiro.

matteo salvini a bergamo 2

 

Ma è una dimostrazione di debolezza, non di forza. Le europee si avvicinano e i sondaggi li vediamo tutti. Per questo ai nostri militanti dico: guardiamo i fatti. Fra un po' il governo avrà un anno di vita e il suo consenso è ancora altissimo. Una luna di miele così lunga non si era ancora vista. La crisi non conviene a nessuno».

 

Ancora più sbrigativo Paolo Grimoldi, segretario "nazionale" della Lega lombarda: «È molto semplice. Ci sono le europee, si vota con il proporzionale e c' è bisogno di farsi vedere. Tutto qui. Di crisi parlate solo voi giornalisti».

 

matteo salvini a bergamo 1

Intanto alla coda implacabile sotto la pioggia per il selfie con Salvini un gruppo di leghisti giovani discute chi sia peggio fra Di Maio, Toninelli, la Castelli e la Lezzi (Toninelli pare saldamente in testa nella classifica dell' alto sgradimento). Lui, il Capitano, si fa fotografare pazientissimo con chiunque glielo chieda, una maratona di sorrisi affrontata in maniche di camicia nonostante rinfreschi e l' outfit riveli un po' di pancia, diciamo così, istituzionale: «Che vuoi? Ieri sera (quella del tesissimo Cdm, ndr) ho mangiato un Big Mac all' una del mattino, come faccio a dimagrire?». Colpa dei grillini anche questa.

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO BY LUGHINOLUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."