giorgia meloni

“MUSSOLINI ‘BUON POLITICO’? DAGLI ANNI ’90 HO CAMBIATO IDEA” – GIORGIA MELONI PARLA ALL'AGENZIA “REUTERS” PER PROVARE A RASSICURARE LE CANCELLERIE EUROPEE: “CERCHEREMO DI LIMITARE L’INFLUENZA ECONOMICA DELLA CINA E CONTINUEREMO A SOSTENERE L’UCRAINA. VOGLIO CHE L'ITALIA SIA FORTE SULLO SCACCHIERE INTERNAZIONALE" - “QUANDO SI APRE LA CAMPAGNA ELETTORALE SCATTA L’ALLARME FASCISTA. È RIDICOLO RIPRENDERE I VIDEO DI QUANDO AVEVI 15 ANNI” – 

 

Angelo Amante e Crispian Balmer e Giselda Vagnoni per Reuters

 

GIORGIA MELONI 2

L'Italia cercherà di limitare l'influenza economica della Cina in Europa se il centrodestra vincerà le elezioni del mese prossimo e continuerà a sostenere militarmente l'Ucraina, ha detto a Reuters la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

 

Meloni è la favorita per diventare premier, con Fratelli d'Italia che secondo i sondaggi guiderà il blocco conservatore verso un'ampia vittoria nel voto del 25 settembre. Il prossimo governo dovrà affrontare un panorama internazionale in rapida evoluzione, con la Russia e la Cina che sfidano l'Occidente, ha dichiarato Meloni, aggiungendo che sotto la sua guida l'Italia non sarà "l'anello debole" dell'alleanza occidentale.

 

giorgia meloni giovane elogia mussolini

"L'Ucraina... è la punta dell'iceberg di un conflitto il cui obiettivo è la revisione degli assetti mondiali. La Russia è più rumorosa, la Cina è più silenziosa, ma la sua penetrazione arriva ovunque", ha detto in un'intervista. Nel 2019 l'Italia è stata la prima grande nazione industrializzata a entrare a far parte della Belt and Road Initiative cinese, un progetto colossale pensato per aumentare le rotte commerciali di Pechino.

 

MATTEO SALVINI E PUTIN

Finora il patto, firmato durante una visita di Stato in Italia del presidente cinese Xi Jinping, non ha prodotto grandi risultati e Meloni ha detto che non intende perseguirlo. "Non c'è alcuna volontà politica da parte mia di favorire la penetrazione cinese in Italia o in Europa", ha dichiarato, aggiungendo di essere contraria alle spinte europee sui veicoli elettrici che favoriscono la Cina, uno dei principali produttori di batterie EV.

 

Sebbene Meloni abbia sempre sostenuto l'Ucraina nel suo conflitto con la Russia, i suoi due principali alleati politici, il leader della Lega Matteo Salvini e quello di Forza Italia Silvio Berlusconi, hanno messo in dubbio l'opportunità di inviare armi a Kiev. Meloni ha dichiarato di non avere intenzione di ritirare tale sostegno, perché' l'immagine stereotipata dell'Italia come nazione "spaghetti e mandolino" deve finire.

GIORGIA MELONI 1

 

"Voglio che l'Italia sia forte sullo scacchiere internazionale", ha detto. Fratelli d'Italia affonda le sue radici nel Movimento Sociale Italiano, il partito post-fascista nato all'indomani della seconda guerra mondiale. Enrico Letta, leader del Partito Democratico, ha dichiarato che la destra nazionalista italiana rappresenta una minaccia per la democrazia europea. In seguito è emerso un video in cui Meloni, da adolescente attivista politica, elogia Mussolini come "un buon politico".

matteo salvini giorgia meloni enrico letta

 

Nell'intervista con la Reuters, ha detto che le sue opinioni sono cambiate dagli anni '90 e ha accusato Letta di instillare irresponsabilmente paura all'estero in vista di una sua possibile vittoria elettorale. "Quando però (si) apre la campagna elettorale scatta l'allarme fascista ... è abbastanza ridicola questa roba qui di andare a riprendere i video di quando avevi 15 anni ", ha detto Meloni.

 

La leader di FdI ha paragonato il suo gruppo politico al Partito Repubblicano degli Stati Uniti e al Partito Conservatore britannico. Tuttavia, ha dichiarato di non avere piani per spostare l'ambasciata in Israele a Gerusalemme, come fatto dagli Stati Uniti nel 2020 né di ritenere praticabile un piano come quello della Gran Bretagna di inviare i richiedenti asilo in Ruanda per scoraggiarli ad attraversare la Manica.

 

XI JINPING GIUSEPPE CONTE

Più di 800.000 migranti hanno raggiunto l'Italia dal 2011, la maggior parte dei quali a bordo di imbarcazioni provenienti dal Nord Africa. Meloni ha affermato che il modo migliore per fermare gli arrivi sarebbe quello di raggiungere un accordo con la Libia simile a quello stipulato con la Turchia nel 2016, in base al quale l'Unione Europea paga Ankara per ospitare i rifugiati ed evitare che tentino di raggiungere l'Europa.

 

Secondo la presidente di FdI, le organizzazioni internazionali potrebbero allestire campi profughi in Libia e aiutare a identificare i richiedenti asilo legittimi, evitando violazioni dei diritti umani. Nel 2014, Fratelli d'Italia aveva chiesto lo smantellamento della moneta unica. Da allora ha fatto marcia indietro e ora sostiene la "piena adesione" dell'Italia all'integrazione europea.

 

IL MANIFESTO DI GIORGIA MELONI CON LA SCRITTA FASCI APPESI

Tuttavia, per Meloni i governi precedenti sono stati troppo deferenti nei confronti di Bruxelles e serve una presa di posizione più decisa. "Vuol dire semplicemente spiegare che la difesa dell'interesse nazionale come è importante per i francesi, come è importante per i tedeschi, è importante anche per noi", ha detto.

GIORGIA MELONI PUBBLICA IL VIDEO DELLO STUPRO A PIACENZA caio giulio cesare mussolini con giorgia meloniGIORGIA MELONI E LE DEVIANZE GIORGIA MELONI E SILVIO BERLUSCONIsalvini putinSALVINI PUTINSALVINI PUTINgiorgia meloni enrico letta luigi di maio

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?