“NIENTE CHE SI CHIAMI PACE PUÒ ESSERE SCAMBIATA PER INVASIONE” – GIORGIA MELONI APPROFITTA DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA PER RIBADIRE LA LINEA CONVINTAMENTE FILO-UCRAINA DEL GOVERNO ITALIANO (E LANCIARE UN AVVERTIMENTO A SALVINI E BERLUSCONI) – IERI AL VERTICE DELLA COMUNITÀ POLITICA EUROPEA, IN MOLDAVIA, “DONNA GIORGIA” HA AUSPICATO L’INGRESSO DI KIEV E CHISINAU NELLA NATO: “CI STIAMO LAVORANDO, SARÀ IN AGENDA AL SUMMIT IN LITUANIA”

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giorgia meloni maia sandu giorgia meloni maia sandu

MELONI, PACE NON PUÒ ESSERE SCAMBIATA PER INVASIONE

(ANSA) - "Niente che si chiami pace può essere scambiata per invasione. C'è una nazione aggredita ed un aggressore". lo ha detto la premier Giorgia Meloni a margine della parata ai Fori Imperiali.

 

MELONI,PATRIA FRUTTO SACRIFICI CHE SI COMPIONO INSIEME

(ANSA) -  "La comunità nazionale, la patria, alla fine è questo: una dimensione di sacrifici che si compiono insieme per chi l'ha fatta prima di noi e per noi che lo facciamo verso gli altri". Lo ha dichiarato la premier Giorgia Meloni al margine delle celebrazioni della Festa della Repubblica a Roma.

 

NATO, PRESSING DI ZELENS PER L’ENTRATA DELL’UCRAINA MELONI: IN AGENDA A VILNIUS

Estratto dell’articolo di Marco Ventura per “il Messaggero”

 

giorgia meloni volodymyr zelensky g7 hiroshima giorgia meloni volodymyr zelensky g7 hiroshima

Tutta l'Europa che non è la Russia, o la Bielorussia, si è riunita ieri nella capitale della Moldova, Chisinau, una striscia di Stato con un governo filo-occidentale e il pericolo latente di un rovesciamento a opera dei russi. È là che ieri si sono incontrati una cinquantina di leader della Comunità politica europea (Cpe), un pugno di chilometri dall'Ucraina in guerra.

 

[…] A Chisinau, Zelensky sollecita dietro le quinte più armi e ancora più sostegno. Ci sono Scholz, Macron e Sunak. Proprio quest'ultimo ha avuto un bilaterale con Zelensky: «Ci aspettiamo dice il leader ucraino un segnale chiaro dalla Nato. Sarebbe motivante anche per le nostre truppe». C'è il nostro presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la quale l'Italia sostiene dentro la Nato «la politica delle porte aperte», ma la volontà di Kiev di aderire all'Alleanza «sarà oggetto di un altro vertice, quello di Vilnius aggiunge - a luglio in Lituania. Ci stiamo lavorando».

 

LE VACANZE ROMANE DI ZELENSKY E MELONI - VIGNETTA BY GIANNELLI LE VACANZE ROMANE DI ZELENSKY E MELONI - VIGNETTA BY GIANNELLI

Una cosa però è certa: «Stiamo aiutando l'Ucraina a 360 gradi e continueremo a farlo per tutto il tempo che sarà necessario». A Chisinau, spiega, si celebra l'Europa, che «non è un club o un insieme di regole e interessi, è prima e sopra tutto una civiltà, fondata sull'idea che gli uomini sono liberi e uguali, non permetteremo che questi principi vengano messi in dubbio o distrutti da chi pensa di poterci portare indietro agli anni più bui del secolo scorso».

 

Discorso in inglese europeista e atlantista, con una citazione di Papa Giovanni Paolo II quando disse che l'Europa deve respirare con due polmoni: Ovest ed Est. «Vinceremo o perderemo insieme, e insieme vanno trovate le soluzioni alle crisi che affrontiamo, dalla pandemia alla guerra».

 

Elenca i banchi di prova, dalla sicurezza energetica alle risorse, dalla capacità di controllare il nostro futuro alla connettività, fino al tema africano, perché «l'Africa ha bisogno di noi e non può diventare vittima della narrativa di chi ci è ostile».

 

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Il summit di Chisinau è di fatto la prova di forza dello schieramento europeo di fronte alla Russia e al suo satellite, la Bielorussia, che con l'aggressione all'Ucraina hanno totalmente perso credibilità nel continente, e permesso che Paesi storicamente neutrali come la Finlandia e la Svezia sciogliessero le riserve e chiedessero di entrare nella Nato (Helsinky ci è già riuscita, Stoccolma aspetta lo sblocco del veto turco). Giorgia Meloni riconosce il ruolo «importante» della Moldova in questa fase.  […]

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