mario draghi ursula von der leyen mateusz morawiecki

“NON È SOLO PER BISOGNO CHE SI STA IN EUROPA, MA PERCHÉ SI CONDIVIDONO GLI IDEALI” - MARIO DRAGHI SCEGLIE LA LINEA DURA NELLO SCONTRO TRA L'UE E I POLACCHI: “FERMISSIMO SOSTEGNO ALLA COMMISSIONE" – LA VON DER LEYEN TENTENNA, ED È FINITA SOTTO IL TIRO DELL’EUROPARLAMENTO. SASSOLI HA AVVIATO LA CAUSA CONTRO L’ESECUTIVO UE PER DRAMMATIZZARE LA SFIDA E PIEGARE VARSAVIA A VENIRE A PIÙ MITI CONSIGLI. I POLACCHI SI IMPUNTERANNO O AL SOLITO RINCULERANNO PUR DI NON RINUNCIARE AL "BANCOMAT" EUROPEO?

Ilario Lombardo per "La Stampa"

mario draghi al senato 2

 

Mario Draghi se lo ricorda bene il precedente tedesco che scatenò il conflitto di giustizia tra sovranità nazionale e primato europeo, lo stesso conflitto che ora infiamma i rapporti tra Ue e Polonia sull'indipendenza della magistratura calpestata dal governo di Varsavia.

 

jens weidmann e mario draghi

Se lo ricorda perché lo vide protagonista, quando la Corte costituzionale federale di Karlsruhe bocciò il programma di acquisti di titoli di debito pubblico che l'attuale presidente del Consiglio avviò quando era presidente della Bce.

 

ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 1

Ironia del destino, ieri, mentre in Parlamento Draghi si univa al coro di sdegno dei leader europei verso il comportamento del governo polacco, in Germania annunciava le proprie dimissioni Jens Weidmann, il falco che per dieci anni ha guidato la Bundesbank rivelandosi il suo avversario più tosto nei giorni del lancio del Quantitative easing.

 

ursula von der leyen. mateusz morawiecki

Sulla politica monetaria si arrivò allo scontro tra i giudici supremi tedeschi e la Corte di Giustizia europea che difendeva la Bce, come ora sta avvenendo dopo la sentenza della Corte costituzionale polacca che ha stabilito l'incompatibilità della Costituzione di Varsavia con i Trattati Ue: «Ed è stato grazie alla primizia della Corte di Giustizia europea che la politica monetaria della Bce è cambiata per sempre, disponendo ora di strumenti che prima non aveva» sostiene Draghi nelle comunicazioni alle Camere in vista del Consiglio europeo che si terrà oggi e domani a Bruxelles.

viktor orban ursula von der leyen

 

Questo primato per Draghi è «il pilastro giuridico su cui si costruisce l'Europa e la vita europea». L'integrità dell'Unione ne uscirebbe a pezzi. Un concetto che Draghi rafforza passando dal Senato alla Camera, nella replica agli interventi dei deputati: «Non è solo per bisogno che si sta in Europa ma perché si condividono gli ideali che sono alla base della costruzione europea».

 

ursula von der leyen mateusz morawiecki

Per questo, la posizione dell'Italia è di «fermo, fermissimo, convinto sostegno alla Commissione Ue» che ha messo nel mirino Varsavia e ha minacciato di attivare il meccanismo che consente di bloccare i fondi del Recovery plan polacco (36 miliardi, la stragrande maggioranza a fondo perduto).

 

DAVID SASSOLI URSULA VON DER LEYEN

I toni del premier nazionalista Mateusz Morawiecki, che davanti l'aula di Strasburgo ha duellato con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, hanno impressionato Draghi come tutti i leader europei.

 

La convinzione generale è che non si possa arretrare di un millimetro. Il punto è come. E qui le posizioni divergono. L'Olanda e i Paesi del Nord sono per l'immediata applicazione del regolamento che prevede una procedura di infrazione se viene infranto lo Stato di diritto, come sta avvenendo in Polonia soffocando la libertà dei giudici. Ed è prevedibile che oggi i leader lo ribadiranno in faccia a Morawiecki, durante il vertice di Bruxelles.

 

Mateusz Morawiecki von der leyen 6

I tentennamenti di Von der Leyen sono dovuti al fatto che l'anno scorso la Commissione si era impegnata con la Polonia e con l'Ungheria di Orbán ad aspettare l'esito del loro ricorso alla Corte di Lussemburgo. Ma una decisione, arrivati a questo livello di scontro, potrebbe essere necessaria subito.

 

mateusz morawiecki jaroslaw kaczynski

Ieri il presidente del Parlamento europeo, l'italiano David Sassoli, ha inviato una lettera al servizio giuridico in cui chiede di avviare la causa contro la Commissione per mancata applicazione del regolamento sulle condizionalità dello Stato di diritto, firmato lo scorso dicembre, che prevede la sospensione dei pagamenti dal bilancio comunitario.

 

È un'iniziativa che era stata ampiamente annunciata, ma che ha avuto un'accelerazione proprio per dare una mano a Von der Leyen: drammatizzando la sfida, i parlamentari sperano di aiutare la presidente a superare le sue incertezze o di piegare il braccio dei polacchi spingendoli sul baratro della Polexit.

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT