renzi orlando

“PIÙ CHE A UNA CELEBRAZIONE, FORSE RENZI PENSA A UN'ESECRAZIONE" – MATTEUCCIO VUOLE CELEBRARE IL CENTENARIO DEL PCI CON BLAIR, ORLANDO SI SCATENA: "IL RIFORMISMO STA ALLA SCISSIONE DI LIVORNO COME I CAVOLI A MERENDA. NON SO QUANTO ABBIA CONTRIBUITO L'EX PRIMO MINISTRO INGLESE ALLA CRESCITA DEL RIFORMISMO EUROPEO ALLA LUCE ANCHE DELLA GUERRA IN IRAQ" (CHISSA' SE L'EX MINISTRO GLIELO HA RICORDATO ANCHE NELLA FAMOSA CENA A PALAZZO CHIGI) – IL “MIGLIORISTA” MACALUSO: “CHE C'ENTRA RENZI CON IL PCI? E' UN DEMOCRISTIANO” – LE REAZIONI DI CUPERLO, ORFINI, SPOSETTI…

Emanuele Lauria per repubblica.it

 

renzi blair

C'è chi si indispettisce, chi grida più o meno al sacrilegio, chi la prende con ironia. Di certo, l'idea di Matteo Renzi di voler celebrare l'anno prossimo il centenario della scissione di Livorno, da cui nacque il partito comunista, e di farlo invitando Tony Blair, non viene accolta con favore da quanti - giovani o più anziani - vengono dalla lunga storia del Pci o dai partiti generati dalla svolta della Bolognina. 

 

renzi blair carli

Cosa c'entra Renzi, cresciuto fra i popolari e poi espressione di una cultura moderata, con la falce e il martello? E cosa c'entra con il partito di Togliatti e Berlinguer un liberale come Blair? Questi gli interrogativi sollevati attorno a una kermesse che l'ex premier pensa per rilanciare il progetto di una sinistra che "o è riformista o non vince, come dimostra Biden".

 

gramsci

"Più che a una celebrazione, forse Renzi pensa a un'esecrazione", è la feroce battuta del vicesegretario del Pd Andrea Orlando: "Il riformismo sta alla scissione di Livorno come i cavoli a merenda. Forse Renzi non sa che la maggioranza dei socialisti da cui il nuovo Pci si scisse era massimalista e che l'oggetto della rottura non fu certo il riformismo ma l'adesione all'Internazionale comunista. Capisco il tentativo di attualizzare il messaggio ma non mi sembra che nella sinistra di oggi ci siano seguaci di Lenin e purtroppo neppure giganti come Gramsci. L'auspicio - dice Orlando nella sua critica a Renzi - è che non si pieghi la storia all’esigenza della propaganda contingente. Si farebbe un cattivo servizio alla storia e neppure buona propaganda". La partecipazione di Blair? "Non so quanto abbia contribuito l'ex primo ministro inglese alla crescita del riformismo europeo - afferma l'ex ministro della Giustizia - e lo dico anche in considerazione del risultati della guerra in Iraq".

ANDREA ORLANDO MATTEO RENZI

 

Gianni Cuperlo fu l'ultimo segretario della Fgci e poi dirigente di Pds e Ds. "Diciamo che i protagonisti dell'evento annunciato - afferma - non mi sembrano i più adatti per ricordare la nascita del Pci. Insomma, credo che serva maggior rispetto per la storia di una grande famiglia politica, come quella dei comunisti, che non merita di essere tirata per la giacca in questo modo.

 

orlando renzi

Vede, anche la scelta di Tony Blair come testimonial dell'evento non appare azzeccata: ci sono diversi altri attori della scena internazionale più idonei al ruolo. Il termine celebrare, poi, mi fa tornare in mente una battuta di Groucho Marx, al termine di un appuntamento galante: "Ho vissuto una grande celebrazione, ma non era questa". Però trovo persino irriguardoso adesso che un'occasione come l'anniversario di un partito storico si risolva in una serie di battute nei confronti dell'iniziativa di Renzi. Meglio non aggiungere altro".

renzi blair

 

Come Cuperlo, Matteo Orfini è stato nel periodo renziano, presidente del Pd. E come lui viene dalla tradizione della sinistra giovanile, con una successiva attività al fianco di Massimo D'Alema: "Io non condanno l'iniziativa in sé: anzi penso che sia positivo che tanti vogliano celebrare il Pci, anche chi non viene da quella storia. Spero che il Pd ci pensi per tempo, intanto. Il partito comunista ha contribuito a fare l’Italia, sarebbe bello che il Paese tutto riflettesse su quella parabola. Detto ciò, sul come celebrarlo ho delle perplessità. Blair non mi sembra il miglior officiante.

 

renzi blair madia

Apprezzo le buone intenzioni di Renzi ma forse ha bisogno di una consulenza: io mi offro gratuitamente, ma sono certo che anche il compagno Sposetti sarebbe felice di dare qualche consiglio all'ex premier". Ma proprio Sposetti, senatore per il Pci, per il Pds e per il Pd, preferisce lasciar perdere: "“Il mio giudizio politico su Renzi è noto, Parliamo di cose serie”.

 

Questione di prospettive. Emanuele Macaluso, 95 anni, storico esponente della corrente migliorista del Pci, la osserva da molto lontano: "Guardi, Renzi non ha nulla da spartire né con il Pci nè con quelli da cui il nascente Pci si scisse, ovvero i socialisti. E' un democristiano, la sua storia è quella.

 

Quanto a Blair, viene dalla socialdemocrazia inglese, anche lui con il partito comunista italiano c'entra poco. La sinistra riformista non ha mai vinto? Beh, anche questo non è vero, perché in Russia, purtroppo, non erano esattamente riformisti. E comunque Renzi tutto ha fatto nella vita tranne che una politica riformista, alla quale sono mancati gli appigli culturali e politici. Quelli appunto delle grandi famiglie della sinistra italiana".

 

ugo sposetti foto di bacco

A difendere l'iniziativa dell'ex premier è invece Ettore Rosato, uno dei coordinatori di Italia Viva: "Sono meravigliato che non si colga quanto ci sia di positivo nel ricordare i cent’anni di una storia importante, che è poi quella della sinistra italiana. Quella storia va declinata nella nuova società. E la scelta di coinvolgere Blair - dice Rosato - sta dentro l’idea di una sinistra che per noi o è riformista o non è". Renzi viene dal Ppi,

matteo orfini foto di bacco

 

Rosato ha esordito nella democrazia cristiana: tutti e due si sono trovati nel Pd, prima di uscirne: "Io penso che sia doveroso - dice ancora Ettore Rosato - fare un omaggio non solo al Pci ma in genere alle radici della nostra democrazia, che sono anche quella popolare e quella socialista: e celebrare siffatte tradizioni con protagonisti del nostrl tempi significa anche segnare una distanza da chi, come i populisti, non può vantarle, quelle radici".

GIANNI CUPERLO

renzi blair cena 3cena renzi blair orlando boschi madia 8cena renzi blair orlando boschi madia 2cena renzi blair orlando boschi madia 1cena renzi blair orlando boschi madia 3cena renzi blair orlando boschi madia 4cena renzi blair orlando boschi madia 6cena renzi blair orlando boschi madia 5renzi blair boschi orlandorenzi blair cena1

Ultimi Dagoreport

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…