vadim shishimarin massimo gramellini

“IL PROCESSO PER CRIMINI DI GUERRA A GUERRA IN CORSO È SBAGLIATO E ANCHE UN PO’ STUPIDO” - GRAMELLINI LA PENSA COME PIERO SANSONETTI SULLA VICENDA DEL SERGENTE RUSSO VADIM SHISHIMARIN, FATTO CONFESSARE DAGLI UCRAINI: “NON AVREI COMINCIATO CON LUI E FORSE CON NESSUNO. SUGGERIREI A ZELENSKY DI RINVIARE IL PROCESSO ALLA FINE DELLE OSTILITÀ PER NON TRASFORMARLO, A SUA VOLTA, IN UN ATTO DI OSTILITÀ”. PAROLE IDENTICHE A QUELLE PRONUNCIATE A “QUARTA REPUBBLICA” DAL DIRETTORE DEL “RIFORMISTA”, CHE PER QUESTO ERA STATO SPERNACCHIATO DA STEFANO CAPPELLINI (ASPETTIAMO UN COMMENTO O UN TWEET INDIGNATO DEL VICE DIRETTORE DI “REPUBBLICA”) - VIDEO

 

1 - IL PROCESSO STONATO

Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”

massimo gramellini

 

Mi chiedo che senso abbia processare un soldato per crimini di guerra durante una guerra. Lasciamo perdere che, almeno nella mia testa, i criminali di guerra sono i politici e gli ufficiali che ordinano i massacri, mentre il primo soldato di Putin a finire davanti a una giuria di Kiev è il sergente ragazzino Vadim, il quale durante una ritirata precipitosa ha sparato a un pensionato in bicicletta che parlava al telefono, nel timore che stesse segnalando al comando ucraino la presenza dei soldati russi.

 

vadim shishimarin 6

Non intendo certo assolverlo: egli stesso si è dichiarato colpevole. Ma non avrei cominciato con lui e forse non avrei cominciato proprio con nessuno: non adesso, a guerra ancora in corso. Lo trovo sbagliato e anche un po' stupido.

 

Sbagliato perché nei processi bisogna maneggiare le leggi, non le emozioni, e durante un conflitto non esistono il distacco e la serenità necessari per distinguere i panni del giudice da quelli del carnefice. Ma lo trovo anche un po' stupido perché finisce per danneggiare i militari e i civili ucraini nelle mani dei russi, esponendoli al rischio di ritorsioni e maltrattamenti persino peggiori di quelli che già staranno patendo.

 

vadim shishimarin 1

Non so cosa preveda la convenzione di Ginevra al riguardo, ma se potessi dare un consiglio a Zelensky, che è giustamente sempre prodigo di consigli per noi, gli suggerirei di sospendere il processo a carico del sergente Vadim. Di rinviarlo alla fine delle ostilità per non trasformarlo, a sua volta, in un atto di ostilità.

 

2 - IL SERGENTE BAMBINO CONFESSA I CRIMINI «UNA MESSINSCENA»

Francesco Battistini per il “Corriere della Sera”

 

Imputato, si presenti. «Mi chiamo Vadim Shishimarin. Sono nato a Ust-Ilimsk. Sono sergente caposquadra della 4a divisione Kantemirovskaya». È sposato?

massimo gramellini

«No». Ha figli? «No». Ha condanne precedenti? «No». È consapevole delle accuse di crimini di guerra e d'omicidio premeditato che le sono rivolte? «Sì». Come si dichiara?

«Colpevole».

 

stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 1

Nella piccola aula 14 tutta cristalli e acciaio del Tribunale di Solomiansky, alle 14 il sergente siberiano Vadim, un fisico minuto in una felpa troppo grande, rasato a zero e azzerato dai flash, sta seduto a testa bassa.

 

S' alza solo quando i tre giudici gli danno la parola. E ne ha una sola: colpevole. D'aver partecipato all'uccisione d'un allevatore di 60 anni, bruciato vivo, e subito dopo d'aver eliminato a freddo il pensionato Oleksandr Shelipov, 62 anni, che passava in bicicletta pochi metri in là e aveva avuto l'imprudenza di chiamare qualcuno al cellulare. «M' è stato ordinato di sparargli e gli ho sparato - si difende il sergente Shishimarin -. È caduto. Siamo andati oltre».

PUTIN ZELENSKY

 

«È un ragazzino - è stupita Katerina, la vedova -, ma deve prendersi le responsabilità: le persone non s' uccidono in quel modo». Dopo tre mesi, e senza che s' intravveda una tregua, l'Ucraina accelera e porta in aula i russi che considera non solo prigionieri, ma anche criminali di guerra.

 

Per il sergente Shishimarin, il primo della lista, allestisce un processo simbolico: «Un segnale - spiega la procuratrice Iryna Venediktova -, perché nessuno pensi di sfuggire alle responsabilità».

 

vadim shishimarin 7

«È un caso senza precedenti nella nostra giustizia - ammette l'avvocato d'ufficio, Viktor Ovsyannikov -, il mio assistito ha accettato di collaborare. Non è buono, né cattivo: è un ragazzo. Chiedo che i giudici ascoltino la legge, non i loro sentimenti».

 

Quando l'hanno catturato, i servizi ucraini hanno registrato la confessione di Shishimarin. Integrandola con le testimonianze: il 28 febbraio a Chupakhivka, regione di Sumy, molti videro i carrarmati russi scontrarsi con l'esercito ucraino.

 

stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 3

 

Sotto attacco, Shishimarin e altri quattro tentarono la fuga («volevamo chiedere aiuto»), rubando una Volkswagen bianca e uccidendo l'allevatore. Incrociato il pensionato in bici, eliminarono anche lui per paura d'essere denunciati. «Sciocchezze - è sprezzante il padre del sergente, Yevgeny -, la guerra è guerra e può succedere di tutto».

 

vadim shishimarin 5

A inchiodare Shishimarin, sarebbero le perizie balistiche sul suo Ak-74: il russo avrebbe mirato alla testa, da distanza ravvicinata, abbassando il finestrino dell'auto. «Ero in cortile - ha raccontato la vedova -, l'ho visto che puntava l'arma anche verso di me. Quando se n'è andato, mio marito era a terra fra due prugni». Per il Cremlino, il processo di Kiev è una «messinscena inaccettabile, sono stati fabbricati molti falsi».

 

vadim shishimarin 4

Shishimarin rischia dai dieci anni di carcere all'ergastolo, ma non è detto che li sconti. Molti prigionieri potrebbero entrare in un futuro scambio coi soldati di Azov, catturati nell'acciaieria: oggi andranno alla sbarra altri due militari russi accusati d'avere sparato su edifici civili a Kharkiv.

stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 2

 

La procuratrice di Kiev anticipa che ci sono 10.700 dossier aperti, con almeno 600 sospettati. Il governo ucraino punta molto sulla giustizia domestica e ha già pronto l'elenco: 700 denunce al giorno e 43mila casi segnalati, 200 stupri («ci sono adolescenti incinte») e un milione 300mila deportati in Russia, 4.500 palazzi civili distrutti Dal Tribunale dell'Aja sono arrivati 42 investigatori, una task-force mai vista. Occorrerà tempo, prima che s' aprano inchieste internazionali e indipendenti. Ma c'è un giudice, a Kiev. E ha molta fretta.

Articoli correlati

\'CI STAI UN PO' ZITTO? RIMETTI L'ELMETTO E STAI BUONO\'-SUPER-SCAZZO TRA SANSONETTI E CAPPELLINI

 

 

 

 

 

 

 

 

vadim shishimarin 3vadim shishimarin 8vadim shishimarin 2vadim shishimarin 9

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...