nino di matteo alfonso bonafede

“LA RIFORMA BONAFEDE È DEMAGOGICA, AUMENTERÀ IL POTERE DELLE CORRENTI” – IL PM ANTIMAFIA E CONSIGLIERE DEL CSM NINO DI MATTEO FA A PEZZI IL DISEGNO DI LEGGE CON LE NUOVE REGOLE SULLA MAGISTRATURA: “ALL’OPINIONE PUBBLICA SI VUOLE DARE L’APPARENZA DI VOLER PORRE FINE A FENOMENI DEGENERATIVI NEL CSM, MA SENZA INDIVIDUARE E INTACCARE LE PATOLOGIE” – “CI VUOLE UNA RIFORMA RADICALE CHE PREVEDA SORTEGGIO PER SELEZIONARE I CANDIDATI…”

Giuseppe Salvaggiulo per "La Stampa"

 

bonafede di matteo

«Più ombre più luci. Complessivamente non mi pare una buona riforma», dice del disegno di legge Bonafede il pm antimafia e consigliere del Csm Nino Di Matteo.

 

Qual è la sua cifra?

«La volontà di una reazione improntata alla velocità, per lo più apparente, e l'intento demagogico di dimostrare all'opinione pubblica di voler porre fine a fenomeni degenerativi nel Csm e in parte della magistratura. Ma senza individuare e intaccare le patologie: correntismo, collateralismo con la politica, carrierismo, burocratizzazione e gerarchizzazione degli uffici di Procura».

nino di matteo alfonso bonafede

 

Qual è l'ombra più lunga?

«Il sistema elettorale del Csm: inadeguato alla soluzione del problema, può aggravarlo».

 

Non è «spazzacorrenti»?

«Suggestiva formula mediatica, ma la realtà è tutt' altra. A scapito di minoranze e candidati indipendenti, favorirà le correnti a più forte radicamento territoriale. Il cui potere, che non si esplica solo alle elezioni, non sarà scalfito senza riforma radicali».

 

Radicali quanto?

«Sorteggio per selezionare i candidati da sottoporre alle elezioni del Csm. Mi pare l'unico modo per scardinare in radice il potere delle correnti, senza incorrere nell'incostituzionalità. Aggiungo la rotazione triennale per azzerare la folle corsa agli incarichi direttivi e semidirettivi, che rischia di trasformare i dirigenti degli uffici in capi, con i nefasti effetti ormai di dominio pubblico».

sebastiano ardita al csm con di matteo e davigo

 

Che vuol dire fare il capo?

«Il capo può ritenersi investito del potere di condizionare le scelte dei suoi sostituti, trasformandoli in oscuri funzionari attenti a non dispiacere i vertici dell'ufficio. Il che confligge col disegno costituzionale di potere diffuso in cui i capi coordinano i magistrati, senza comprimerne autonomia e indipendenza».

giuseppe conte alfonso bonafede

 

Per questo si scatenano guerre sulle Procure?

«L'eventuale potere oscuro di un procuratore si misura in quello che fa, non fa e non consente di fare. Per chi teme il controllo di legalità sul potere è più facile controllare 10 procuratori in assetto gerarchico che 200 pm autonomi».

 

In qualche modo è già così?

nino di matteo intervistato da massimo giletti a non e l arena

«La magistratura è cambiata. Nelle sedi disagiate non vuole più andare nessuno. Ricordo quando noi giovani pm ci accapigliavamo per avere i processi più delicati ma anche scomodi. Ora c'è la corsa ad appuntarsi le cosiddette medagliette».

 

Che cosa sono?

«Collaborazioni organizzative, incarichi di supporto informatico, docenze alla scuola della magistratura. Titoli non legati alle indagini e ai processi, ma preziosi per far carriera. Al cui fine le indagini sono un rischio, ti puoi solo bruciare».

LEONARDO PUCCI ALFONSO BONAFEDE

 

Le quote rosa le piacciono?

«Le considero un'offesa al valore oggettivo delle donne magistrato. Alcune (6 sui 16 togati) già meritoriamente nel Csm. Tanto più ora che finalmente le donne iniziano a ricoprire importanti incarichi apicali».

 

Condivide lo stop alle «porte girevoli» tra magistratura e politica?

«E' una delle luci della riforma. Ne segnalo altre due. La più netta separazione nel Csm tra sezione disciplinare e importanti commissioni ( incarichi direttivi e trasferimenti per incompatibilità). E il ritorno al concorso aperto a tutti i laureati, per non penalizzare giovani brillanti ma senza una famiglia benestante alle spalle».

nino di matteo roberto tartaglia

 

E il divieto per chi va al Csm di concorrere a incarichi direttivi per 4 anni?

«Oltre che demagogico e ingiusto, trasuda finalità punitive dei consiglieri che hanno assolto o assolveranno il compito con coraggio, disciplina e onore. Come se entrare al Csm significhi di per sé brigare, trafficare, sporcarsi le mani».

 

Che effetto avrà?

«Disincentivo a candidature di colleghi autorevoli, per non vedersi pregiudicata la carriera. Finiranno per candidarsi al Csm solo magistrati inesperti o a fine carriera».

 

alfonso bonafede

Parla anche per sé?

«Parlo per i magistrati stimati e perbene che intendono candidarsi al Csm non rivendicando vantaggi ma non dovendo nemmeno temere svantaggi».

 

Separazione delle carriere e azione penale discrezionale non sono nella riforma.

«Ne prendo atto favorevolmente. Ma guai a ridimensionare o a mettere sotto tutela il Csm, che deve tornare a essere presidio di indipendenza della magistratura. Anche contro chi - ancora molti, ne sono convinto - vorrebbe renderla un potere collaterale e servente rispetto alla politica».

 

nino di matteo processo sulla trattativa stato mafia 2

Il decreto Bonafede «anti scarcerazioni» ha risolto la questione dei boss ai domiciliari?

«Constato che molti detenuti, anche pericolosi e legati alle mafie, non sono tornati in carcere. Le conseguenze delle scarcerazioni restano irrisolte. Tanto più per gli effetti simbolici della connessione con rivolte carcerarie senza precedenti, la ferita è ancora aperta e profonda». 

nino di matteo processo sulla trattativa stato mafia 1NINO DI MATTEOBonafedealfonso. bonafedebonafedeNINO DI MATTEOnino di matteo processo sulla trattativa stato mafia

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...