di maio trenta

“E’ INACCETTABILE CHE LA TRENTA MANTENGA LA CASA” - DI MAIO SFRATTA L’EX MINISTRA DELLA DIFESA: “HA SMESSO DI FARE LA MINISTRA DUE MESI FA, HA AVUTO IL TEMPO PER LASCIARE LA CASA, È BENE CHE ORA LA LASCI E SE IL MARITO IN QUANTO MILITARE HA DIRITTO AD UN ALLOGGIO PUÒ FARE DOMANDA E LO OTTERRÀ…” - LA VICENDA E’ GIÀ STATA SEGNALATA AI PROBIVIRI: ELISABETTA TRENTA RISCHIA DI ESSERE ESPULSA DAL MOVIMENTO CINQUESTELLE…

luigi di maio elisabetta trenta

1 - DI MAIO, INACCETTABILE EX MINISTRA TRENTA MANTENGA CASA

(ANSA) - "Questa cosa dal mio punto di vista non è accettabile, ha smesso di fare la ministra due mesi fa, ha avuto il tempo per lasciare la casa, è bene che ora la lasci e se il marito in quanto militare ha diritto ad un alloggio può fare domanda e lo otterrà. Questa cosa fa arrabbiare i cittadini e anche noi perché siamo quelli che si tagliano gli stipendi". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Rtl, rispondendo alla domanda sulla decisione di Elisabetta Trenta di mantenere l'abitazione al centro di Roma assegnatale quando era ministro della Difesa.

 

elisabetta trenta luigi di maio

2 - EMILIA GRILLINI SPACCATI SULLA DESISTENZA IMBARAZZO SU TRENTA: PRONTI A ESPELLERLA

S. Can. per “il Messaggero”

 

Il tour in Campania di Luigi Di Maio, il primo di una lunga serie in giro per l'Italia per incontrare gli attivisti, diventa sì il ritorno alle origini per il capo grillino. Ma lo costringe anche a destreggiarsi tra le grane che gli piombano addosso. A partire dalla storia della casa dell'ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta: 200 metri in zona in via dell'Ambarandan, nel centro di Roma, occupati anche adesso che non fa più parte dell'esecutivo.

 

ELISABETTA TRENTA E PAOLO RAUDINO

L'alloggio - come ha raccontato il Corriere - è stato assegnato al marito di Trenta, Claudio Passarelli, maggiore dell'esercito che tecnicamente ha diritto a case di servizio: solo in questo caso c'è stato una continuità che pone più di un dubbio sull'opportunità politica dell'operazione. Luigi Di Maio appunto è furioso: è pronto a prendere provvedimenti, ha già segnalato la vicenda ai probiviri. Trenta rischia di essere espulsa: «Penso che sicuramente il marito avrà diritto a quell'alloggio. Ma è opportuno che in questo momento la ministra, dopo aver avuto tre mesi di tempo per lasciarlo, lasci quell'alloggio.

 

Poi il marito farà la richiesta per ottenere l'alloggio come tutti gli ufficiali dell'Esercito seguendo la normale graduatoria. È la cosa più corretta da fare», dice ancora il capo politico dei grillini. L'ex titolare della Difesa fa capire che fa ancora in tempo a traslocare: per legge può rimanere in quell'appartamento fino a tre mesi dal giuramento del nuovo governo, vale a dire 5 dicembre 2019.

elisabetta trenta

 

«Ma questa non è una risposta da M5S: Trenta liberi la casa e noi dall'imbarazzo. Se fosse stato uno del Pd o uno della Lega ad assegnare al marito una casa di quel genere da tenere anche dopo il mandato cosa avremmo detto?», dice il viceministro pentastellato Stefano Buffagni. Per la cronaca l'assegnazione e dunque il passaggio da moglie e marito è dello scorso aprile, quando Trenta era più che in auge all'intero del suo dicastero e nel governo. Il sindacato dei militari annuncia un esposto in Procura. Il centrodestra attacca. Maurizio Gasparri (FI) se la prende con i «moralisti un tanto al chilo, bugiardi ed ipocriti». Anche un'altra esponente azzurra, Licia Ronzulli , parla di «doppia morale grillina».

 

GIUSEPPE CONTE ELISABETTA TRENTA

«I privilegi sono di casa per i grillini», è il commento sarcastico di Fratelli d'Italia in riferimento alla casa popolare dove abitatava la madre di Paola Taverna. Irritato anche il Pd: il capogruppo dem al Senato, Andrea Marcucci, chiede all'ex ministra di chiarire «velocemente». Sul tavolo di Di Maio c'è però un altro dossier, ben più complesso: le alleanze alle prossime regionali. In Calabria, la corsa del M5S sembra scontata, ma per l'Emilia Romagna è ancora tutto in alto mare. Alle 11 di questa mattina il capo politico vedrà gli eletti, cioè coloro che vogliono a tutti costi presentarsi.

 

IL NOME

GIUSEPPE CONTE ELISABETTA TRENTA

Al punto che questa mattina potrebbero presentarsi anche con il nome del candidato-governatore. Tra i papabili ci sono Marco Montanari da Reggio Emilia, ma anche la consigliera regionale uscente Silvia Piccini. C'è addirittura chi favoleggia l'opzione Pinuccia Montanari, reggiana doc, amica di Grillo nonché ex assessore all'Ambiente con la giunta Raggi. Di Maio è orientato per non presentarsi, come da giorni gli stanno consigliando tutti i big del Movimento.

 

ELISABETTA TRENTA

Comunque vada l'ultima parola spetterà al Capo politico che è il titolare del simbolo, quindi colui che fa partire il via libera alla presentazione della lista. L'incontro di oggi è considerato «importante», dai vertici M5S, ma non «risolutivo». Intanto in Calabria annuncia la propria candidatura a governatore Maurizio Talarico, imprenditore della moda noto per la produzione di cravatte: «Mi candido alla presidenza con una lista civica, sostenuta dal Pd e su cui può esserci la convergenza M5S».

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…