giuseppe conte

“L’ITALIA NON DISPONE DI LINEE GUIDA IN CASO DI PANDEMIA” – ECCO IL FAMOSO “MODELLO ITALIA”: SECONDO LA CLASSIFICA “GLOBAL HEALTH SECURITY INDEX” IL NOSTRO PAESE È AL 129ESIMO POSTO (SU 195) PER LA GESTIONE DELLE PANDEMIE, E ALLA VOCE "OPERAZIONI DI RISPOSTA A UN'EMERGENZA" OTTIENE UN CATASTROFICO 0,0 PER CENTO – IL GENERALE PIER PAOLO LUNELLI CI METTE IL CARICO: HA CONSEGNATO AI PM DI BERGAMO UN’ANALISI CHE DIMOSTRA CHE...

Stefano Zurlo per “il Giornale”

 

GIUSEPPE CONTE MEME

È una classifica internazionale di matrice americana. Ma soprattutto è una pugnalata alle nostre vacillanti certezze: l'Italia di fatto non è attrezzata per arginare le pandemie. Il piano pandemico è vecchio e, come già evidenziato dal generale Pier Paolo Lunelli nel suo report, da almeno tre anni l'Organizzazione mondiale della sanità ci invitava ad aggiornarlo.

 

Ma non si è fatto nulla, nemmeno, incredibile, quando la pandemia è scoppiata ed è stato dichiarato lo stato di emergenza. Ora arriva un'altra conferma dei drammatici ritardi del Paese. Il Global Health Security Index punta il dito contro il nostro Paese con parole durissime: «Il Centro operativo di gestione dell'emergenza in Italia», ovvero la Protezione civile, «non dispone di linee guida in caso di pandemia».

 

PIER PAOLO LUNELLI

E ancora: «La Protezione civile si focalizza sulla risposta ai disastri naturali mentre non rappresenta alcun fattore che ne motivi l'intervento contro l'insorgere di malattie infettive». Insomma, tutto il sistema messo in piedi dal Governo Conte per fronteggiare il Coronavirus è inadeguato. Non è all'altezza, o meglio non sempre si è rivelato tale, il Comitato tecnico scientifico voluto dall'esecutivo ai primi di febbraio, tanto che il viceministro della Sanità Pierpaolo Sileri aveva chiesto di rinnovarlo «con chi è in prima linea». Proposta caduta nel nulla.

 

reparto di terapia intensiva brescia 15

E appare in difficoltà la Protezione civile, pensata per terremoti e inondazioni ma incerta sul da farsi davanti a una pandemia. «Non esiste in Italia - si legge nel Global Index - un'istituzione simile alla Protezione civile che si occupi di questioni che riguardino emergenze concernenti la salute pubblica».

 

E poi: «Non sussiste alcuna evidenza che il centro operativo di gestione delle emergenze faccia alcuna esercitazione per emergenze che riguardano la salute pubblica una volta l'anno». Un mezzo disastro, insomma. Anche se le sintesi rischiano di essere parziali e un po' sbilanciate. E però il ranking dell'Italia è impietoso: il Belpaese occupa la centoventinovesima posizione su 195 stati censiti.

FRANCESCO BOCCIA SI PRESENTA CON LA MASCHERINA ALL'ORECCHIO E BORRELLI SE LA RIDE

 

E alla voce «Operazioni di risposta ad un'emergenza» l'Italia ottiene un catastrofico 0,0 per cento. Nulla di nulla. Curva piatta. Del resto, dopo aver dichiarato lo stato di emergenza il 31 gennaio, il Governo sparì dalla circolazione per un mese senza prendere provvedimenti. Creò il Comitato tecnico scientifico, ma non andò oltre. Non si pensò di mandare una missione in Cina, per verificare quel che stava accadendo fra reticenze e omissioni; neppure il Cts e Palazzo Chigi si organizzarono per reperire mascherine e dispositivi di protezione. Infine, non ci fu alcun aggiornamento del piano pandemico.

 

reparto di terapia intensiva brescia 14

Per il generale Pier Paolo Lunelli, già comandante della Scuola per la difesa nucleare, batteriologica e chimica, lacune e superficialità hanno avuto un costo elevatissimo: con un piano pandemico aggiornato si sarebbero salvate diecimila persone. Diecimila morti in meno su trentacinquemila. Quasi un terzo: per questo l'analisi dell'alto ufficiale è stata consegnata ieri alla Procura di Bergamo che indaga sulla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo.

 

ANGELO BORRELLI ROBERTO SPERANZA GIUSEPPE CONTE

Può essere che le cifre siano esagerate, ma il tema, al di là delle indagini della magistratura, merita di essere scandagliato. L'Italia, come altri Paesi europei, ha affrontato con improvvisazione la crisi sanitaria. Il 14 gennaio - secondo il quotidiano inglese The Guardian - il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie organizza una riunione con i ministri della sanità per valutare la situazione del traffico aereo, ma l'Italia è assente al meeting.

giuseppe conte meme 1

 

Non solo: fra il 28 e il 29 gennaio la Commissione europea invita i Paesi a potenziare le terapie intensive, ma l'appello cade nel vuoto. Certo, la pandemia è un nemico sconosciuto, ma il nostro Paese si presenta disarmato e impreparato al terribile appuntamento.

 

Eppure, considerando la rapidità con cui si è realizzato l'ospedale in Fiera, poi rimasto largamente inutilizzato, si sarebbe potuto fare di più. E il rimpianto cresce. Come si ricava dal documento del generale Lunelli. E ora anche dal Global Health Security Index.

 

conte meme

GIUSEPPE CONTE E IL BONUS MONOPATTINO

reparto di terapia intensiva brescia 16

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…