giuseppe conte ard tv tedesca

“L’ITALIA I SUOI DEBITI LI PAGA DA SOLA” – GIUSEPPE CONTE VUOLE CONVINCERE I TEDESCHI CHE GLI EUROBOND SONO COSA BUONA E GIUSTA (AUGURI) – IL MESSAGGIO DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO ALLA TV “ARD”: “NON STIAMO SCRIVENDO UNA PAGINA DI UN MANUALE DI ECONOMIA, MA UN LIBRO DI STORIA” – IL PACCHETTO A CUI SI LAVORA A BRUXELLES: MES, BEI, EMISSIONE DI BOND GARANTITI DA FONDI DEL BILANCIO EUROPEO MA… – VIDEO

 

 

Antonio Pollio Salimbeni per “il Messaggero”

 

giuseppe conte intervistato dalla tv tedesca ard 1

Alla tv tedesca Ard, Giuseppe Conte ieri sera ha difeso la strategia degli eurobond. «Il meccanismo degli eurobond - dice il nostro premier - non significa affatto che i cittadini tedeschi debbano pagare i debiti che noi faremo per la ricostruzione. L'Italia i suoi debiti li paga da sola».

 

giuseppe conte angela merkel 1

Gli eurobond sono invece un modo per condividere una emergenza che riguarda tutti e non solo gli italiani. Questo il messaggio, che vuole essere tranquillizzante, rivolto da Conte all'opinione pubblica della Germania. E ancora: «L'Europa deve mostrare di essere una casa in grado di dare una risposta a una sfida epocale, io e Merkel abbiamo espresso due visioni diverse». Poi: «Lo dico ai cittadini tedeschi: non stiamo scrivendo una pagina di un manuale di economia, ma una pagina di un libro di storia».

 

giuseppe conte intervistato dalla tv tedesca ard

Difficile però che le richieste di Conte facciano breccia. A Bruxelles si lavora a un pacchetto con quattro misure. Primo: accesso ai prestiti del Mes a condizioni light ma con impegno a rispettare il patto di stabilità quando uscirà dal congelatore. In tutto può trattarsi di un paio di centinaia di miliardi disponibili, ma è un limite mobile.

 

Secondo: un intervento della Banca europea degli investimenti per mobilitare fino a 250 miliardi per la «ricostruzione» dell'economia. Terzo: un regime di riassicurazione dell'occupazione per finanziare il lavoro parziale sulla scia del modello tedesco. Quarto: prestiti Ue ai governi con emissione di bond garantiti da fondi del bilancio europeo non destinati e forse anche da garanzie degli stati. Un'operazione da 80-100 miliardi.

coronavirus, il video messaggio di ursula all'italia 1

 

Questo il pacchetto di interventi che sembra emergere dal confronto in atto in Europa sulle misure da prendere per battere la crisi. Si tratta in larga misura dell'accelerazione di una proposta a suo tempo lanciata dall'ex ministro Padoan poi fatta propria dalla Ue. Novità di rilievo perché in qualche modo gli Stati condividerebbero i rischi della disoccupazione. Non c'è nulla di definito, ma ormai sono molto i segnali che indicano che l'Europa si sta muovendo in tali direzioni: non un unico strumento finanziario, ma diversi interventi con la garanzia degli stati e del bilancio Ue. Forse complementari.

 

IL CONFRONTO

DONALD TUSK ANGELA MERKEL GIUSEPPE CONTE MOAVERO

Ieri c'è stato un confronto tra il presidente del consiglio europeo Michel, la von der Leyen, la Lagarde e Centeno (Eurogruppo). Michel ha detto che «vanno usati tutti gli strumenti disponibili, è tempo di pensare fuori dagli schemi». Oggi si riuniscono gli sherpa che preparano le riunioni dell'Eurogruppo. Nei piani non pare esserci posto per i coronabond proposti sul quale si è diviso il Consiglio la scorsa settimana e le polemiche sono state incandescenti.

 

Idea affossata ancora ieri dal ministro delle finanze tedesche Olaf Scholz che però ha detto: «Siamo pronti alla solidarietà, ma a una solidarietà ben pensata».

giuseppe conte intervistato dalla tv tedesca ard

Sul Mes la direzione l'ha indicata con un'intervista al Financial Times il direttore Klaus Regling. Il dg del fondo salva-stati dipende dagli azionisti che sono i 19 ministri del tesoro dell'Eurozona, tuttavia non parla mai a vanvera ed è nota la sua vicinanza alla cancelliera Merkel.

giuseppe conte angela merkel

 

Il suo ragionamento è questo: per definire una nuova istituzione europea in grado di emettere coronabond sarebbero necessari da uno a tre anni a patto si trovi un accordo che oggi non c'è, per cui non resta che usare «le istituzioni esistenti con gli strumenti esistenti». Innanzitutto il Mes. Il prestito rafforzato può prevedere condizioni molto diverse da quelle richieste alla Grecia.

 

giuseppe conte intervistato dalla tv tedesca ard 2Charles Michel

L'Eurogruppo già aveva discusso la separazione della condizionalità. Una prospettiva respinta da Italia, Spagna e altri stati. Può darsi che l'impostazione light possa essere accettata se oltre al Mes ci fosse qualcosa d'altro di dimensioni finanziarie consistenti. Sul versante Bei si lavora a un'operazione finanziaria con una normale emissione obbligazionaria che le permetta di mobilitare fino a 250 miliardi di euro. Il che consentirebbe ai nove Paesi favorevoli ai Coronabond di dire d'aver ottenuto «uno strumento di debito comune emesso da una istituzione della Ue».

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...