putin europa ucraina

“LA RUSSIA NON SOLAMENTE È UN PAESE POLITICAMENTE INAFFIDABILE, MA È UN PAESE PERICOLOSO” - SERGIO FABBRINI, DIRETTORE DELLA SCHOOL OF GOVERNMENT DELLA LUISS: “CON L’AGGRESSIONE INGIUSTIFICATA ALL’UCRAINA SI SGRETOLA ANCHE UN’IDEA INGENUA DI GLOBALIZZAZIONE. L’AGGRESSIVITÀ DI PUTIN HA MESSO IN DISCUSSIONE IL RICONOSCIMENTO DELLE SOVRANITÀ STATALI. QUELLO DI PUTIN È STATO UN ESERCIZIO DI PURO POTERE IMPERIALE, GIUSTIFICATO DA UNA POTENTE CULTURA NAZIONALISTA”

Estratto dell’articolo di Sergio Fabbrini per “Il Sole 24 Ore”

 

vladimir putin a kherson 1

È indubbio che l’aggressione russa all’Ucraina abbia rappresentato una sfida straordinaria per L’Europa. […] Era diventata un’opinione diffusa che il dopo Guerra Fredda fosse destinato a sostituire la guerra con i commerci, il conflitto con la negoziazione, la forza con il diritto. […]

 

L’utopia del filosofo tedesco Immanuel Kant (1724-1804) di una pace perpetua tra i popoli sembrava, finalmente, a portata di mano. In questo modo, i principali Paesi europei (a cominciare dalla Germania) avevano progressivamente costruito un modello di crescita altamente profittevole, basato su energia a basso costo proveniente dalla Russia e su mercati in continua espansione come quelli asiatici (cinese in particolare).

L ATTACCO RUSSO SULL UCRAINA DEL 29 DICEMBRE 2023

 

Il benessere degli europei era finito così per dipendere da due potenze autoritarie, ora interpretate come partner commerciali. Nel frattempo, il lavoro sporco di garantire la sicurezza degli europei continuava ad essere lasciato agli americani, anche perché la sicurezza era ritenuta essere una preoccupazione ridondante nel mondo del dopo Guerra Fredda. Tant’è che […] Macron […] arrivò a dichiarare (in un’intervista all’Economist del novembre 2019) che […] la Nato […] viveva ormai in «uno stato di morte cerebrale».

 

vladimir putin con una bambina

[…] con l’aggressione ingiustificata all’Ucraina si sgretola anche un’idea ingenua di globalizzazione. L’aggressività di Putin ha messo in discussione il principio di reciproco riconoscimento delle sovranità statali (che la Russia sarebbe stata tenuta a proteggere in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite). Per lui, la sicurezza del proprio Paese vale molto di più di quella dell’Ucraina.

 

vladimir putin a kherson 4

[…] L’aggressione all’Ucraina non è stata motivata dalla necessità di “de-nazificare” il regime di Kiev oppure dalla volontà di ricomporre l’unità del mondo russo (Russkiy Mir), piuttosto dalla necessità di fermare l’espansione dell’impero americano. Motivazioni che hanno trovato ascolto anche in settori (minoritari) dell’opinione pubblica italiana, tradizionalmente antiamericani e pro-russi.

 

vladimir putin dona icone ai soldati in lugansk

In realtà, come ha scritto Andrei Kolesnikov, quello di Putin è stato (e continua ad essere) un esercizio di puro potere imperiale, giustificato da una potente cultura nazionalista, finalizzato a ricostruire la sfera di influenza della Russia, come impero-nazione. Nella visione imperiale di Putin, non esistono popoli che possono esprimere liberamente le proprie volontà. […]

 

Per Putin esistono solamente i “capi” delle grandi potenze, impegnati in una battaglia per il potere internazionale a cui i cittadini partecipano solamente come carne da cannone. Per lui, è inconcepibile che i cittadini dei Paesi dell’Europa orientale […] potessero decidere liberamente dove collocarsi sul piano geopolitico. Per lui, l’adesione alla Nato di quei Paesi è stato il risultato della “decisione imperiale” americana di circondare la Russia […]

vladimir putin a kherson

 

L’argomento di Putin ha trovato addirittura l’ascolto, inizialmente anche l’approvazione, di personalità internazionali come Papa Francesco. Ma, soprattutto, l’aggressività russa è stata giustificata da studiosi di scuola “realista” (come John Mearsheimer e inizialmente anche Henry Kissinger), perché interpretata come il tentativo di ribilanciare i rapporti di potere in Europa che avevano favorito l’America con la fine della Guerra Fredda. Dopo tutto, per i realisti, la politica internazionale è un confronto tra grandi potenze, preoccupate esclusivamente della loro sicurezza, indipendentemente dalla natura del loro regime interno.

 

vladimir putin a kherson 3

Mai come in questa situazione, si è vista la debolezza scientifica del realismo, per il quale l’esigenza della sicurezza va riconosciuta ai grandi ma non ai piccoli Paesi. Fatto sta che l’Ucraina ha resistito valorosamente all’aggressione, aiutata dalla forza militare dell’America e da quella economica dell’Europa. […] Non è stata fissata la data per l’entrata dell’Ucraina nella Nato, ma è stato rafforzato l’impegno della Nato ad aiutare militarmente l’Ucraina a contrastare la Russia.

 

vladimir putin 1

Nella riunione dei capi di governo dei 31 Paesi che costituiscono la Nato (tenutasi a Vilnius, in Lituania, l’11 e il 12 luglio scorsi) ha vinto la continuità: continuare a combattere la Russia, senza dichiararle guerra. […] a Vilnius nessun capo di governo (neppure il turco Recep Erdogan) ha mostrato di avere dubbi sulla natura del regime russo, aggressivo e imperialista […] La Russia non solamente è un Paese politicamente inaffidabile, ma è un Paese strutturalmente pericoloso.

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…