giuliano amato mario draghi joseph la palombara

“UN TEAM DRAGHI-AMATO SAREBBE RICONOSCIUTO IN EUROPA E ALL’ESTERO COME IMBATTIBILE” – IL POLITOLOGO DI YALE JOSEPH LA PALOMBARA: “SONO CONVINTO CHE L’ITALIA DOVREBBE OPTARE PER GIULIANO AMATO. CONOSCE BENE PALAZZO CHIGI E IL COLLE, LE OPPORTUNITÀ CHE OFFRONO E I LORO LIMITI. LA SUA ESPERIENZA ALLA CORTE COSTITUZIONALE E LA SUA CARRIERA ACCADEMICA GLI HANNO APERTO UNO SPACCATO INEDITO SULL’ARTE DEL GOVERNO E DELL’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA. E QUESTA ESPERIENZA È STATA DA LUI MESSA A FRUTTO NELLE TANTE CARICHE DI RILIEVO CHE HA RICOPERTO…”

Joseph La Palombara per www.formiche.net

 

joseph la palombara

Siamo arrivati alla vigilia del voto per il prossimo presidente della Repubblica.

 

Come noto, la Costituzione italiana richiede una maggioranza straordinaria per le prime tre votazioni. Dalla quarta, basta una maggioranza semplice.

 

Raramente la Repubblica italiana ha avuto un’occasione più importante di questa. In ballo non c’è infatti solo il destino dell’Italia ma dell’intera Unione europea.

 

La Brexit ha infatti inevitabilmente reso la stabilità economica italiana cruciale per l’Ue.

 

Una scelta poco avveduta per il Quirinale, o l’elezione di una persona che non è dichiaratamente e convintamente a favore dell’integrazione europea potrebbe essere preludio di guai seri.

 

giuliano amato

Il primo sarebbe l’approdo al Colle di chi, in passato, ha difeso posizioni scettiche dell’Ue. Una figura nella scia politica di Matteo Salvini.

 

Il secondo guaio, assai più serio, si materializzerebbe nell’eventualità in cui l’economia italiana, e di conseguenza il suo peso sulle dinamiche globali, dovesse fallire o scivolare in una grave crisi.

 

Per questo, più che mai oggi, una forte parola a difesa dell’Unione europea dal Quirinale sarebbe benvenuta.

 

mario draghi giuliano amato

Un simile identikit sembrerebbe favorire Mario Draghi. È un economista di primissimo rango. I suoi anni alla Bce e la leadership dimostrata nel mezzo della crisi europea ne fanno un riferimento per il resto dell’Unione.

 

Tuttavia, come ho notato sulle colonne di Formiche.net, Draghi può certamente meglio garantire una leadership politica di caratura europea da presidente del Consiglio piuttosto che da presidente della Repubblica.

 

mattarella e mario draghi al quirinale

E questo è un dato che non sarebbe smentito neanche se Draghi scegliesse di suo pugno il suo successore come premier. Gli italiani sanno fin troppo bene quante sorprese si celino nei corridoi di Palazzo Chigi.

 

Mi sono più volte espresso a favore di un secondo mandato di Sergio Mattarella e ancora ne sono convinto, nonostante la sua ormai apparentemente irrevocabile decisione di rifiutare un altro settennato. La sua continuità al Quirinale non solo rassicurerebbe gli alleati in Ue ma aiuterebbe a tenere Draghi esattamente dov’è, e dove è necessario che resti.

Giuliano Amato al Circolo Tennis Orbetello, il 23 settembre 1999 con Tom e Jerry

 

Ma c’è un’altra soluzione a mio parere quasi ideale, nel caso in cui, come sembra, Mattarella dovesse lasciare il seggio del Quirinale. In queste circostanze, sono convinto che l’Italia dovrebbe optare per Giuliano Amato.

 

Amato conosce bene Palazzo Chigi e il Colle, le opportunità che offrono e i loro limiti. La sua esperienza alla Corte Costituzionale e la sua carriera accademica internazionale gli hanno aperto uno spaccato inedito sull’arte del governo e dell’amministrazione pubblica. E questa esperienza è stata da lui messa a frutto nelle tante cariche di rilievo che ha ricoperto.

 

mattarella draghi

Non è un caso se l’Unione europea ha chiamato Amato per cercare di dotarsi di una Costituzione: era la soluzione ideale. Pochi altri in Europa avrebbero avuto la sua sensibilità. Come Draghi, è conosciuto, rispettato e sostenuto in Ue. Nessuno in Europa accennerebbe anche solo un ghigno di fronte alla scelta di Amato per il Quirinale.

 

Giuliano Amato

Come ho detto, l’elezione per il Colle che inizia domani mette l’Italia di fronte a una chance senza precedenti. E questa chance consiste nel posizionare nelle due più alte cariche del Paese due uomini che hanno visibilità e apprezzamento unanime in Europa. Non esiste uno Stato membro che possa vantare la stessa cosa.

 

Sono lontano da Roma quanto Washington dal New England, ma la mia speranza è che l’Italia stia alla larga dalle meschinità della politica e si dimostri all’altezza della sfida. Un’elezione di Amato al primo voto sarebbe un bel banco di prova. Un team Draghi-Amato sarebbe riconosciuto in Europa e all’estero come imbattibile.

joseph la palombara

giuliano amato GIULIANO AMATObettino craxi giuliano amato giuliano amato

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...