matteo salvini giorgia meloni migranti immigrati

NELLA LOTTA TRA MELONI E SALVINI A CHI HA LA LINEA PIU’ DURA SUI MIGRANTI E’ L’ITALIA CHE RISCHIA DI AFFONDARE – MASSIMO FRANCO: “UNO DEI TEMI NEI RAPPORTI CON L’EUROPA RIGUARDA LA CAPACITÀ DI PARLARE CON UNA VOCE SOLA. LE DIFFERENZE, ANCHE DI TONI, INDEBOLISCONO LE TRATTATIVE CON LE NAZIONI ALLEATE. E DIVENTANO UN OTTIMO PRETESTO PER CHI VUOLE LASCIARE ALL’ITALIA IL COMPITO DI GESTIRE IN SOLITUDINE UN FENOMENO DESTINATO A AGGRAVARSI” – L’ACCORDO TRA I DUE: LASCIAR FUORI DAL DECRETO MIGRANTI I PUNTI PIÙ CONTROVERSI DEI DECRETI SICUREZZA DEL 2018 RICONOSCENDO A SALVINI CHE LA FILOSOFIA DELLE REGOLE INVOCATE DALLA LEGA È QUELLA GIUSTA…

giorgia meloni matteo salvini a cutro

1 - UN DUALISMO CHE NON AIUTA IL GOVERNO IN EUROPA

Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”

 

Probabilmente Giorgia Meloni aveva sperato in un esito diverso da quello che si sta delineando dopo il Consiglio dei ministri riunito a Cutro, in Calabria, luogo della tragedia in mare del 26 febbraio scorso. L’intenzione era di chiudere quella pagina dolorosa […] I veleni che continuano a fluire dicono invece che il capitolo rimane aperto. […] Le tensioni sono affiorate e serpeggiano anche all’interno della coalizione di destra.

 

matteo salvini giorgia meloni matteo piantedosi 3

[…]la questione dell’immigrazione è meno facile da comporre. Mette di fronte il ruolo della premier, decisa a mostrare fermezza, e insieme consapevole di dovere trattare con l’Ue senza forzature. E, dall’altra parte, il vicepremier e ministro Matteo Salvini, capo della Lega, che sembra rimpiangere i tempi in cui dal Viminale poteva imporre la tolleranza zero verso i migranti clandestini in arrivo dal Mediterraneo: a costo di scontrarsi con le istituzioni europee e rischiare un processo. I tentativi di capire chi abbia «vinto» tra i due nel Consiglio dei ministri di giovedì a Cutro evocano implicitamente il loro dualismo. Ma uno dei temi dirimenti nei rapporti con l’Europa riguarda proprio la capacità di parlare con una voce sola.

MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI

 

Le differenze, anche di toni, indeboliscono le trattative con le nazioni alleate. E diventano un ottimo pretesto per chi vuole lasciare all’Italia il compito di gestire in solitudine un fenomeno destinato a aggravarsi nei prossimi mesi e anni. Giorgia Meloni sta cercando di costruire una rete di solidarietà politica ancora in embrione, ma potenzialmente utile a far cambiare atteggiamento all’intera Ue. […] Il problema sarà quello di verificare la corrispondenza tra gli annunci e la loro efficacia […]

 

2 - IL «PATTO» MELONI-SALVINI PRIMA DELLA VISITA A CUTRO (MA LA SFIDA NON È FINITA)

migranti cutro

Estratto dell’articolo di Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

[…] Accusata dalle opposizioni di non essersi inginocchiata davanti alle bare e forse delusa perché l’invito delle famiglie a Palazzo Chigi non è stato accolto, Meloni si sente tutt’altro che sconfitta. […] Se la Lega rivendica una vittoria politica, per Meloni «ha vinto il governo». […]  La sfida tra Meloni e Salvini sulla titolarità della linea della fermezza è destinata a continuare sottotraccia. Ma alla vigilia del Cdm di Cutro la premier e il suo vice hanno stretto una sorta di patto: lasciar fuori dal testo i punti più controversi dei decreti sicurezza del 2018 e però riconoscere pubblicamente a Salvini, nel corso della conferenza stampa, che la filosofia delle regole invocate dalla Lega è quella giusta.

 

naufragio di migranti a steccato di cutro, crotone

«Ha vinto Salvini perché parla di espulsioni e di riduzione della protezione speciale», è la lettura del verde Angelo Bonelli. Ma lo stesso Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno vicinissimo a Salvini, deve ammettere che la protezione speciale è (per ora) rivisitata e non abolita. In compenso il ministro dei Trasporti ha ottenuto lo stralcio della norma che rafforzava i compiti della Marina militare sulla sorveglianza marina, ridimensionando la Guardia costiera. Un punto a favore della Lega, anche se nel governo c’è chi assicura che la questione, che sta a cuore alla Difesa e che era nata per dare una risposta sul monitoraggio delle acque, sarà presto riesaminata. […] A Palazzo Chigi la preoccupazione è alta per l’ondata di arrivi sulle nostre coste. I dati del Viminale parlano di tremila persone in tre giorni e di sbarchi triplicati, dall’inizio dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2022. […]

migranti salvati dal naufragio a steccato di cutro, crotone

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!