LUIGINO, GIÙ LA CRESTA - I 14 CAPIGRUPPO GRILLINI NELLE COMMISSIONI CHIEDONO A DI MAIO UN ATTEGGIAMENTO PIÙ RESPONSABILE NEI RAPPORTI DI GOVERNO, DI NON ESAGERARE CON LA PROPAGANDA SUI SOCIAL E SUL BLOG, TENENDO DUNQUE A BADA PIETRO DETTORI - IL TIMORE DI MOLTI È CHE DI MAIO CERCHI UN PRETESTO PER ROMPERE E ANDARE ALLE URNE - I DUBBI DEL M5S SUL VOTO SUL MES…

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Alessandro Trocino per il “Corriere della sera”

 

zingaretti di maio zingaretti di maio

Mezza marcia indietro sul Mes, provocazioni dimenticate (almeno per 24 ore) e grandi speranze diffuse per i mesi a venire. Luigi Di Maio promette ai suoi parlamentari che sarà buono, e non solo per Natale. Convocato dai 14 capigruppo delle Commissioni, fornisce un' immagine sorridente e pacificatoria, funzionale al passo decisivo di oggi, quando alla Camera e al Senato si voterà la risoluzione sul Mes, il fondo salva-Stati.

 

Il tentativo del capo politico è quello di ricompattare un gruppo sempre più inquieto.

Tentativo che non riesce del tutto, se è vero, come dicono voci sempre più insistenti, che il senatore Ugo Grassi farà le valigie, già oggi, in direzione del gruppo della Lega. E che altri, tra i quali il collega Stefano Lucidi, ci stiano pensando seriamente. Smottamenti considerati fisiologici, così come lo sarà la manciata di voti contrari e di astensioni che dovrebbero materializzarsi oggi sulla risoluzione. Niente che possa mettere in discussione la maggioranza.

 

PIETRO DETTORI PIETRO DETTORI

La mattina comincia con l' incontro tra Di Maio e i 14 capigruppo. La visibilità mediatica, ma anche il consueto timore reverenziale delle assemblee, suggerisce di non alzare troppo la voce. Ma i contenuti restano aspri. Si chiede a Di Maio di tenere un atteggiamento più responsabile, di non esagerare con la propaganda sui social e sul blog, tenendo dunque a bada Pietro Dettori. Il timore di molti, come è noto, è che Di Maio cerchi un pretesto per rompere e andare alle urne.

 

Il capo politico giura che non è così e che, anzi, si impegna a collaborare lealmente con l' esecutivo. Parole che si infrangono contro quelle di Nicola Zingaretti che, evidentemente estenuato dalle trattative sul Mes, fa trapelare tutta la sua irritazione: «Servono fatti concreti. Altrimenti noi al governo per difendere le poltrone non rimarremo un minuto di più».

 

CARLA RUOCCO ELIO LANNUTTI CARLA RUOCCO ELIO LANNUTTI

Riparte dunque la fibrillazione. Non tutti i senatori M5S sono convinti del voto sul Mes. Sono per il no o per l' astensione Grassi, che però era assente ieri e forse lo sarà anche oggi, Gianluigi Paragone, Elio Lannutti. E lo stesso Lucidi, che spiega: «Ho duramente contestato il percorso seguito fin qui, perché i parlamentari non sono stati coinvolti. Il colmo è stato che una parte della risoluzione, quella che parla dei rapporti tra Ue e Africa, non sappiamo neanche chi l' abbia scritta. Era in teoria di competenza della commissione Esteri, è il nostro pane quotidiano. E invece pare che l' abbia scritta il ministero degli Affari europei».

 

Enzo Amendola se n' è impossessato? «O forse noi abbiamo abdicato». Lucidi è indeciso sul da farsi: «Quantomeno mi asterrò». Su posizioni critiche ci sono una quindicina di persone, anche se al voto difficilmente si supereranno i cinque contrari.

 

luigi di maio elio lannutti luigi di maio elio lannutti

I problemi dei 5 Stelle non finiscono qui. Di Maio ha affrontato di persona la questione del capogruppo alla Camera e ha convinto i contendenti a siglare una tregua e a formare un listone unico: candidato presidente Davide Crippa, vice Riccardo Ricciardi e tesoriere Francesco Silvestri. Si vota oggi, tra i mugugni di Raffaele Trano, altro sfidante dei voti precedenti, che non ha preso affatto bene la stretta sui nomi. E di molte parlamentari donne che segnalano la triade tutta al maschile. Infine le Regionali, dove regna la massima confusione. In Calabria c' è un candidato virtuale, Francesco Aiello, che ha aperto al candidato pd Pippo Callipo, apprezzato da molti M5S. Venerdì Luigi Di Maio sarà in Calabria a presentare un candidato. Lo sceglieranno i militanti Cinque Stelle, oggi dalle 10 alle 19 il voto su Rousseau.

 

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