emmanuel macron

MACRON, DA “MONARCA DI FRANCIA” A “VISCONTE DIMEZZATO” – IL RITRATTONE AL CURARO BY PINO CORRIAS DEL TOYBOY DAL "MUSETTO SBARBATO" DELL'ELISEO - LE CRITICHE (“L’IDIOTA”, “IL NARCISISTA”, “IL PRESIDENTE DEI RICCHI”) E IL DISPREZZO PER LA MELONI, RICAMBIATO - "ALL’INIZIO DELL’INVASIONE RUSSA SI E' PROPOSTO MEDIATORE DI PACE. OGGI MINACCIA DI ENTRARE IN GUERRA RICEVENDO DIPLOMATICHE PERNACCHIE. APPARE ONDIVAGO E DI SICURO SI SOPRAVVALUTA" – LA RELAZIONE CON BRIGITTE INIZIATA QUANDO LUI AVEVA 16 ANNI E LEI SUA BIONDISSIMA INSEGNANTE DI LETTERE 40

Pino Corrias per il “Fatto quotidiano” - Estratti

 

macron

Mentre fiorivano le dalie rosa nei giardini del Luxembourg, Emmanuel Macron fondò il suo partito tascabile, En Marche!, dichiarando che intendeva “trasformare la Francia”, niente di più, niente di meno. Era la primavera del 2016 e l’anno dopo la borghesia francese gli credette al punto da spedirlo all’Eliseo alla bella età di 39 anni assecondando l’intera collezione di dettagli che faceva di Monsieur le Presidente, una identità del tutto nuova:

 

il musetto sbarbato e pulito del sognatore, l’eloquio filosofico, la concretezza del tecnocrate, un intero menù di innovazioni “non di destra, né di sinistra”, ma anche una consuetudine consustanziale con gli antichissimi privilegi delle élite – alte burocrazie, banchieri – che in Francia si chiamano “nobiltà di Stato” a dirne l’amore e l’odio del popolo sottostante che qualche tempo fa, esaurita la pazienza, fece saltare la testa a un certo numero di nobili con la soluzione non proprio garantista, della ghigliottina in piazza.

meloni macron

 

Otto anni dopo, cioè ieri, tutti i gerani sui davanzali dell’Eliseo sono sfioriti in una sola notte, quella del 9 giugno scorso, quando alle elezioni europee la sua arci-nemica Marine Le Pen e le sue truppe di patrioti bianchi, hanno raddoppiato i voti, 32 per cento, mentre lui, il presidentissimo al suo secondo mandato, li dimezzava al 14. E perciò ecco che alle nove di sera, compare sugli schermi di Francia per annunciare lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale, “La lezione è chiara – dice –. Non posso fare finta di nulla”.

 

(...)

 

paris match - copertina senza macron

L’appello contro i “populisti nemici dell’Europa che vogliono isolare la Francia” mira a alzare la diga del Fronte popolare contro l’acqua alta del Rassemblement National e del suo astro nascente, Jordan Bardella, non ancora trentenne, il super patriota in lotta contro il piano globalista della “grande sostituzione etnica”, la stessa che toglie il sonno a Orban, l’ungherese, e al nostro Lollo, il cognato-ministro del maccherone italiano.

 

(...) Da un identico amore pazzo è stata segnata la vita del nostro Emmanuel Jean Michel Frederic Macron, nato nella piccola città di Amiens, il 21 dicembre del 1977, famiglia di medici ricchi, moralisti e un poco legnosi, come è d’abitudine nella soffocante provincia francese.

 

È scandalo con minacce giudiziarie quando deflagra la relazione tra lo studente sedicenne e una biondissima insegnante di Lettere, Brigitte Trogneux che di anni ne ha compiuti 40, con marito banchiere iracondo e tre figli già scodellati: galeotto fu quel libro e chi lo scrisse, direbbe il poeta, fino al bacio tutto tremante e anche oltre. Con la famiglia che crede di interrompere la pubblica indecenza spedendo il bimbo a Parigi, al liceo d’alta classe Henry IV, con il bel risultato di far partire anche lei, Brigitte, che un giorno confesserà: “Fui soggiogata dall’intelligenza del ragazzo”.

brigitte emmanuel macron 2

 

Più quieto successo Emmanuel lo incassa nella sua scalata scolastica, laureato con pieni voti in Filosofia, pupillo di Paul Ricour, il filosofo, trionfali specializzazioni a Sciences Po e all’Ena, la scuola nazionale d’alta amministrazione, dove la Francia alleva i suoi discepoli migliori.

 

Diventa Ispettore delle Finanze, poi consulente della Commissione per l’innovazione di Jaques Attali, nominata dall’allora presidente Sarkozy. A 31 anni monetizza. Entra nel Board della Banca Rothschild, segue varie transazioni internazionali, diventa milionario. Il presidente Hollande, nel 2014, lo nomina ministro dell’Economia e del Digitale. Nel frattempo sale e scende dalla giostra politica. Prima socialista, poi indipendente. Dirà: “Sono posizionato piuttosto a destra in economia, ma per i valori mi sento a sinistra”.

MACRON E LA DURA LEGGE DE GAULLE - MEME BY EMILIANO CARLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA

 

Dunque un carnivoro con attitudini vegetariane, che a differenza dei ronzini italiani, si prepara a galoppare lungo le praterie del centro.

 

Quando fonda il suo movimento, la destra e la sinistra lo sottovalutano.

 

Lo appoggiano gli imprenditori, l’establishment che legge Le Monde dell’editore Pierre Bergè, i finanzieri che lo considerano membro dei loro club. Lo asseconda gran parte del ceto medio che vede in lui la luce di una nuova politica che promette: “La Francia deve essere una opportunità per tutti”.

 

Al ballottaggio del 2017, straccia Marine Le Pen 66 a 34. Entra trionfale all’Eliseo con Brigitte accanto, elegantissima lei, elegantissimo lui, con i vestiti in dark blu tagliati su misura. E un bel po’ di cosiddette innovazioni – maggiori tasse sui carburanti per l’ambiente, niente pensione a 62 anni, niente riduzione dell’orario di lavoro, sacrifici, rigore, grandeur per l’industria delle armi e dell’energia nucleare – che si rivelano su misura per scatenare piccole e grandi rivolte, scioperano quasi tutte le categorie a turno: studenti, ferrovieri, medici, insegnanti, controllori di volo, agricoltori, con o senza i gilet gialli, in grado di bloccare l’intera Francia. Il disordine e naturalmente anche lo stillicidio del terrorismo islamista, rafforzano l’ordine.

mattarella macron meloni g7 cena castello svevo di brindisi

 

Macron viene rieletto al suo secondo mandato, anno 2022, nonostante collezioni pochi elogi, molte critiche, anche sprezzanti, tipo “l’idiota”, “il narcisista”, “il presidente dei ricchi”. Sul palcoscenico del mondo si presenta spalla a spalla con il socialista Scholtz. Guarda l’America dall’alto in basso. Disprezza i sovranisti.

 

Detesta la Meloni, ricambiato. All’inizio dell’invasione russa si propone mediatore di pace. Oggi minaccia di entrare in guerra accanto all’Ucraina. Riceve diplomatiche pernacchie. Appare ondivago e di sicuro si sopravvaluta. Quando fu eletto la prima volta fece suonare l’inno d’Europa prima della Marsigliese. A breve ci riprova non con la banda musicale, ma con le urne. Vedremo se resterà monarca o visconte dimezzato.

brigitte emmanuel macron joe e jill biden 80 anni sbarco in normandiaemmanuel brigitte macron emmanuel brigitte macron emmanuel macron con brigitte vota al ballottaggiobrigitte macronBrigitte MacronBrigitte Macronbrigitte macron con emmanuel - meme by osho

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…