MAESTRA DI PORNO-FREGNACCE - LE 50 SFUMATURE DI MANTOVA: IN GALERA LA MAESTRA D'ASILO CHE HA DIFFUSO UN LIBRO CLANDESTINO SUL SINDACO PALAZZI ZEPPO DI STORIE BOLLENTI E INVENTATE SU POLITICI, MAGISTRATI, UOMINI DELLE FORZE DELL'ORDINE - MA INDAGATA È FINITA PURE LA PRODE ELISA NIZZOLI, CHE TIRÒ FUORI IL METOO ALLA MANTOVANA PER POI AMMETTERE DI ESSERSI INVENTATA I MESSAGGI RICEVUTI DAL SINDACO

-

Condividi questo articolo


lorena buzzago mantova 50 sfumature lorena buzzago mantova 50 sfumature

 

Andrea Pasqualetto per il “Corriere della sera

 

Duecentoventi pagine stampate clandestinamente e distribuite porta a porta in giro per la città. Il titolo promette pruderie : «Cinquanta e più...sfumature di giallo». Il testo va oltre: è un volumetto di scandali sessuali ambientati nei palazzi del potere di Mantova, tornata così al centro della cronaca hard». Anche perché ieri è scattato un provvedimento che ha del clamoroso: l'autrice, Lorena Buzzago, ex maestra d'asilo, è finita in carcere con l'accusa di atti persecutori nei confronti del sindaco Mattia Palazzi e del capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Baschieri, entrambi «protagonisti» del libro insieme con vari personaggi della vita cittadina, politici, magistrati, uomini delle forze dell' ordine.

 

 

L'ordinanza arriva come ultimo atto di una vicenda della quale il pamphlet è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La donna è infatti al centro di due indagini della Procura di Mantova culminate con altrettante richieste di rinvio a giudizio per gli stessi reati commessi soprattutto a danno di Palazzi.

 

Contro di lei anche un provvedimento «bipartisan» del gip che le imponeva di tenere una certa distanza dal sindaco Pd e dal consigliere dell' opposizione, il forzista Baschieri. «Almeno 200 metri», precisava prudentemente il magistrato. Ad abundantiam , la Questura si è mossa con vari ammonimenti, considerato che anche lì sono piovute richieste d' interventi urgenti.

lorena buzzago mantova 50 sfumature lorena buzzago mantova 50 sfumature

 

«La signora ha distribuito un memoriale dal contenuto diffamatorio, continuando a postare messaggi su Facebook dello stesso tenore, violando così gli obblighi ai quali era tenuta», spiegano gli inquirenti. Incurante dei provvedimenti, Buzzago è stata pure abbandonata dalla sua avvocata che ha deciso di rimettere il mandato. «Lorena dice di non aver diffuso il libro - fa sapere un' amica della donna -. Le hanno rubato le copie cartacee e una chiavetta e qualcuno ha pensato di distribuirlo».

 

L'intera storia nasce come strascico dell' inchiesta che due anni fa vide indagato lo stesso sindaco per una concussione nei confronti di un' altra donna, Elisa Nizzoli, vicepresidente di un' associazione culturale e amica di Buzzago. In quel caso l'accusa era di aver chiesto favori sessuali in cambio di contribuiti pubblici ed era basata su tre messaggini sospetti.

 

 

Tutto cadde quando la Nizzoli venne interrogata dal procuratore: «Quei messaggi me li sono inventati». Finale kafkiano, con Palazzi archiviato e Niccoli indagata. E ora c'è pure l'amica. Che proprio oggi è chiamata davanti al giudice che deve decidere se mandarla a processo. Querele, indagini, processi. Sono le cinquanta sfumature giudiziarie di una vicenda senza fine.

mattia palazzi matteo renzi mattia palazzi matteo renzi giuliano longfils mattia palazzi giuliano longfils mattia palazzi mattia palazzi mattia palazzi

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…

DAGOREPORT –  PER SALVARE IL "CAMERATA" ROSSI, PROSSIMO A.D. RAI, UNA MELONI INCAZZATISSIMA VUOLE LA TESTA DEL COLPEVOLE DEL CASO SCURATI PRIMA DEL 25 APRILE: OGGI SI DECIDE IL SILURAMENTO DI PAOLO CORSINI, CAPO DELL'APPROFONDIMENTO (DESTINATO AD ESSERE SOSTITUITO DOPO LE EUROPEE DA ANGELA MARIELLA, IN QUOTA LEGA) – SERENA BORTONE AVEVA PROVATO A CONTATTARE CORSINI, VIA TELEFONO E MAIL, MA SENZA RICEVERE RISPOSTA - ROSSI FREME: PIÙ PASSA IL TEMPO E PIU’ SI LOGORA MA LA DUCETTA VUOLE LE NOMINE RAI DOPO IL VOTO DEL 9 GIUGNO SICURA DEL CROLLO DELLA LEGA CON SALVINI IN GINOCCHIO…)