Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
raffaele fitto presenta le modifiche al pnrr 6
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza entra nelle due settimane che, comunque vada, ne segneranno la traiettoria. Da domani il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio può decidere in qualunque momento su un caso che oppone il comune di Firenze al governo sul progetto da 55 milioni di euro legato allo stadio cittadino.
Entro i prossimi dieci giorni, la Commissione Ue dovrà poi farlo sulla proposta italiana che sposterebbe risorse del Pnrr per 15,89 miliardi inizialmente già assegnate ai sindaci.
[…] ne va dei rapporti di forza fra esecutivo di Roma, enti locali italiani, livello europeo di governo e magistratura nella gestione dei 191,5 miliardi del Piano. Perché molti grandi comuni hanno reagito ai definanziamenti proposti da Palazzo Chigi scavalcando Roma e protestando direttamente a Bruxelles. E la Commissione europea sembra aver recepito — secondo vari attori coinvolti — alcuni degli argomenti dei sindaci delle città medie e grandi. Non tutti.
[…] Il conflitto più acuto riguarda il progetto per lo Stadio Franchi di Firenze, che include due musei e un auditorium. È il solo già stralciato per decreto dal Pnrr (il parallelo progetto di «Bosco dello Sport» di Venezia, a guida centrodestra, è già stato rifinanziato con fondi nazionali).
Pnrr Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il comune di Firenze ha presentato istanza di accesso agli atti per vedere le comunicazioni fra Roma e Bruxelles che hanno portato all’esclusione. Il governo lo ha negato, con una spiegazione precisa: «Costituirebbe pregiudizio alla tutela degli interessi pubblici inerenti relazioni internazionali, nonché creerebbe pregiudizio alla politica e stabilità finanziaria ed economica dello Stato». A quel punto il sindaco di Firenze Dario Nardella (Pd) ha presentato ricorso al Tar del Lazio, che ha ingiunto al governo di mostrare al comune di Firenze le sue comunicazioni con la Commissione Ue.
Ne emergerebbe che Bruxelles non avrebbe imposto il definanziamento dello stadio, ma avrebbe chiesto chiarimenti. Lo Stato italiano non avrebbe risposto a queste email da Bruxelles e, pochi giorni dopo, avrebbe varato il decreto di definanziamento. […]
Di certo ora il Tar sta per decidere sulla legittimità del decreto di stralcio perché, secondo Nardella, mancano i requisiti oggettivi necessari per tagliare un progetto dal Pnrr: evidenti ritardi o incompatibilità con gli obiettivi di Next Generation EU.
Questo argomento del resto è al cuore delle proteste di vari sindaci delle grandi città a Bruxelles. Sia il presidente dell’Associazione nazionale comuni Antonio Decaro (Pd), sia il sindaco di Roma Roberto Gualtieri (anche lui del Pd) hanno presentato informalmente il loro punto di vista alla Commissione Ue.
In discussione sono migliaia di progetti delle 14 grandi città (i Piani urbani integrati, da 2,49 miliardi) e i progetti di «rigenerazione urbana» per le periferie difficili dei centri sopra 15 mila abitanti (3,3 miliardi). La proposta del governo a Bruxelles li stralcia in blocco, sostenendo che hanno ritardi irrecuperabili, quindi sposta i fondi sulla transizione energetica.
RAFFAELE FITTO E PAOLO GENTILONI
I sindaci hanno mostrato a Bruxelles carte che mostrerebbero come molti dei singoli progetti delle due linee non sarebbero in ritardo. Sembra molto probabile che la Commissione accetti alcune richieste di definanziamento del governo, ma accolga gli argomenti dei sindaci per altri progetti e li salvi. Di certo non tratterà le linee d’investimento in blocco, ma andrà nel merito dei singoli casi. […]
dario nardella pulisce palazzo vecchio dalla vernice raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni IL PIANO DI RIPRESA DEL PNRR