lavrov san marino

MAMMA LI RUSSI! - PERCHÉ LAVROV È ANDATO IN VISITA A SAN MARINO? LO SPIEGA IGOR PELLICCIARI (DOCENTE UNIVERSITÀ DI URBINO E DELLA STATALE DI MOSCA PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI) – ''MOSCA HA SEMPLICEMENTE PREMIATO IL NO DEL TITANO ALLE SANZIONI CONTRO IL CREMLINO - L’ORDINE PERENTORIO DEL CREMLINO DI NON TOLLERARE PIÙ LA FUGA FACILE DI INGENTI CAPITALI ALL’ESTERO E ANZI DI ORDINARNE IL RIENTRO A SOSTEGNO DI UNA ECONOMIA PUBBLICA RUSSA IN SOFFERENZA''

Igor Pellicciari

Mail di Igor Pellicciari (Docente Università di Urbino e dell’Università Statale di Mosca per le Relazioni Internazionali) a Dagospia

 

Maestro Dagonov, la vicenda di Savoini – comunque vada a finire – ha già confermato che anche da noi vige aurea la regola per cui establishment europei in crisi di legittimità cercano nella Russia la spiegazione dei continui schiaffi che prendono a casa loro, invece di chiedersi dove sbaglino.

 

Si è creato un clima russo-fobico che apre a teoremi del complotto che ricordano quei manifesti fumettari da campagna elettorale del 1948, con i Russi che mangiano i bambini e la scritta “Madri, il mostro rosso vuole il vostro sangue”, per intenderci.

 

SERGEJ LAVROV A SAN MARINO

Un esempio di questo e´ stata la chiave di lettura della visita del Ministro degli Affari Esteri della Russia, il potente Sergej Lavrov alla piccola Repubblica di San Marino, su invito del suo omologo sammarinese, Nicola Renzi. 

Sono passati alcuni mesi dal fatto ma la sorpresa del Macro che va a visitare il Micro è rimasta vivissima ed ha alimentato chiavi di lettura del tipo - “le mani del Cremlino su San Marino”, “gli oligarchi alla ricerca di un riparo per i loro capitali”, “la Russia contro l’avvicinamento di San Marino alla Unione Europea”.

 

MONTE TITANO - SAN MARINO

Vista la tua attenzione, Maestro Dagonov, alle vicende Russe fuori dai rassicuranti percorsi del mainstream nazionale ed europeo, ne approfitterei per spiegare il vero motivo di questa visita, che può essere definita storica, in quanto mai avvenuta prima.

 

Le cronache dicono che – atterrato con un aereo di Stato a Rimini in arrivo da Ginevra nella giornata del 20 marzo 2019 e conclusa una breve visita protocollare nella prima metà del 21 marzo, Lavrov abbia proseguito per Mosca, dopo avere festeggiato in forma strettamente privata allo Yacht Club di Rimini il suo 69.esimo compleanno.

 

Nessuna delle interpretazioni circolate sui media italiani ha inquadrato la visita nella dimensione diplomatica\geo-politica.

LAVROV TERRACCIANO PUTIN

 

Da alcuni anni la Russia è tornata sulla scena mondiale per ritagliarsi quello spazio che aveva all’epoca del bipolarismo, prima che il collasso post-sovietico la distogliesse dalle questioni internazionali per invischiarla in una dolorosa transizione politica e sociale interna, stabilizzatasi solo nel secondo decennio dell’era Putin.

 

Con il ritorno al centro della politica estera – è cresciuto il peso politico dei diplomatici, tra le punte di diamante dell’azione di governo.

antonio fallico con lavrov

Formati all’Università MGIMO, fucina della classe dirigente del paese, essi sono andati oltre il MID (l’austero Ministero degli Affari Esteri) per collocarsi trasversalmente nei punti nevralgici della funzione pubblica del paese – a partire dalla Amministrazione del Presidente.

 

A questa diplomazia di carriera pure i più accesi concorrenti riconoscono una preparazione tecnica che non lascia spazio all’improvvisazione e segue quasi meccanicamente regole di base tra cui ne spiccano due, ovvero 1) non cambiare mai gli alleati e 2) premiare quanti compiono atti concreti di amicizia verso la Russia.

lavrov e nicola renzi

 

In quest’ultima regola diplomatica va, Maestro Dagonov, cercato il vero motivo della visita di Lavrov a San Marino.

Uscita rafforzata dai principali negoziati degli ultimi anni (Siria, Iran, Corea del Nord, Cina, Israele, Turchia, Arabia Saudita, Venezuela, ecc.) la diplomazia Russa ha però avuto nella crisi ucraina il suo momento più difficile. Si è trovata – nel pieno della sua fase espansiva internazionale – a fronteggiare un efficace isolamento politico Occidentale sancito dalle sanzioni contro Mosca.

 

sergej lavrov

Invece né il Congresso di Stato (il Governo) né il Consiglio Grande e Generale (il Parlamento) sammarinese hanno votato alcun tipo di sanzioni contro il Cremlino, appellandosi alla secolare neutralità di quella che è la democrazia parlamentare vigente più antica al Mondo.

 

Nel rapporto bilaterale tra Stati sovrani e del ”uno-vale-uno”, la Russia ha visto la possibilità di premiare questa scelta di San Marino dandole massima visibilità sia sul piano internazionale che davanti alla sua opinione pubblica interna, ovviamente sensibile sul tema.

 

DONALD TRUMP SERGEY LAVROV

Mosca ha raccolto così una piccola ma significativa vittoria diplomatica, per di più ottenuta nel campo opposto Occidentale, a fronte di uno sforzo logistico nel complesso limitato (mezza giornata di visita di Lavrov in un volo stop-over sulla via da Ginevra a Mosca).

 

Una missione di rappresentanti sammarinesi a Mosca sarebbe passata inosservata; quella del “Macro-che-va-dal-Micro” invece ha avuto grande eco nelle cancellerie europee e sui media russi, dove ha avuto ampia copertura il discorso non a caso in lingua russa che Lavrov (che parla un inglese da madrelingua) ha pronunciato davanti al parlamento sammarinese.

SALVINI LAVROV

 

Difficile trovare altri motivi concreti di rilievo a questa visita-blitz (leggasi economici, commerciali, finanziari e simili). In questi anni sul Titano non si è vista l’ombra di trasferimenti finanziari o investimenti “alla russa” ma piuttosto si sono registrate iniziative sporadiche di piccoli investitori (ad esempio - i 3 milioni scarsi versati di recente da un imprenditore di Mosca per l’acquisto di un caseificio locale, che peraltro fatica a decollare per impedimenti burocratici sia russi che sammarinesi).

 

OLIGARCHI LONDRA1

A questo contribuisce l’ordine perentorio del Cremlino di non tollerare più la fuga facile di ingenti capitali finanziari all’estero tollerata nei decenni precedenti (e comunque verso Svizzera, Dubai, Singapore – mai nella piccola San Marino) e anzi di ordinarne il rientro a sostegno di una economia pubblica Russa in sofferenza.

 

Nel caso sammarinese il problema non si pone visto che con la Russia non vi è nemmeno un accordo contro la doppia imposizione (base imprescindibile per qualunque reale sviluppo di rapporti commerciali e finanziari tra due Stati). Né – tanto per dire - sembra che la missione di Lavrov abbia in minima parte trattato il tema con la controparte sammarinese.

OLIGARCHI LONDRA

 

Infine, non è nemmeno credibile il teorema di una Russia che agirebbe per allontanare San Marino dall´accordo di associazione a Bruxelles. Il vero competitor internazionale di questi anni per Mosca non è stata la Unione Europea, ma la NATO e anzi – vi è consapevolezza al Cremlino che un eccessivo indebolimento europeo non porterebbe altro che ad un inevitabile rafforzamento politico dell’alleanza atlantica,  rispetto al quale Bruxelles ha finora esercitato un azione di contenimento.

COPPIA OLIGARCATA putin contro le bestie degli oligarchi

 

In altre parole, Maestro Dagonov, l´obiettivo della visita di Lavrov a San Marino è stato lo svolgimento stesso della missione, piuttosto che l’inizio di un ennesimo improbabile Russia-gate sul Monte Titano.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...