aumento delle bollette

CON LA MANCETTA DI GOVERNO LA STANGATA ARRIVA LO STESSO - NONOSTANTE I 3 MILIARDI DI BONUS PER FAMIGLIE E MICRO IMPRESE, PREPARATEVI COMUNQUE AL SALASSO IN BOLLETTA: DA VENERDÌ L'ELETTRICITÀ RINCARA DEL 29,8% E IL GAS SALE DEL 14,4% - IN PRATICA DOVREMO SBORSARE ALTRI 300 EURO IN PIÙ ALL'ANNO - LA COLPA È DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME E DELLE ALTE QUOTAZIONI DEI PERMESSI DI EMISSIONE DI CO2: INTERVENIRE SUGLI ONERI DI SISTEMA NON BASTA, SERVIREBBE BEN ALTRO...

Paolo Baroni per "La Stampa"

 

spesa bollette elettriche gas

Nonostante l'intervento del governo, che col decreto entrato in vigore lunedì ha messo sul tavolo oltre 3 miliardi di euro per tagliare gli oneri di sistema e ridurre l'Iva sul metano, la stangata sulle bollette sarà comunque bella forte.

 

In base ai dati comunicati ieri dall'Autorità dell'energia, da venerdì la bolletta dell'elettricità rincara infatti del 29,8% (record assoluto dal 2003, ovvero da quando sono stati introdotti gli aggiornamenti trimestrali delle tariffe), mentre quella del gas sale del 14,4%.

 

bollette luce gas

In pratica su base annua la spesa delle famiglie cresce in media di altri 300 euro (+155 euro la luce e +145 euro il gas) portando la spesa totale a quota 1.761 euro: 631 euro di luce (+30% sul 2020) e 1.130 euro di metano (+15%).

 

I motivi degli aumenti

Rincari certamente pesanti, ma oggettivamente poteva anche andare peggio, perché in assenza di interventi le tariffe del gas sarebbero dovute aumentare del 30% e addirittura del 45% quella dell'elettricità. Ovvero circa 15 punti in più di quanto deliberato ieri dall'Arera.

 

BOLLETTE

Questo, spiega l'Autorità nella sua nota, a causa della straordinaria dinamica dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici - ancora in forte crescita per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia e le difficoltà nelle filiere di approvvigionamento, in particolare nei paesi del Nord Europa - e le alte quotazioni dei permessi di emissione di Co2.

 

bollette luce gas

Stando agli ultimi rilevamenti, mentre il petrolio ha sfondato il tetto degli 80 dollari al barile e viaggia spedito verso quota 90, nel terzo trimestre di quest'anno i prezzi europei del gas sono cresciuti di oltre l'80% rispetto al secondo, con picchi nei mercati all'ingrosso di oltre 70 euro/MWh nella seconda metà di settembre (contro i circa 20 euro di inizio anno).

 

bollette luce gas stangata

A fine agosto il costo della Co2 ha invece toccato i 60 euro la tonnellata contro i 28 registrati lo scorso settembre. A sua volta il prezzo dell'energia elettrica all'ingrosso ha recepito questi aumenti rincarando a sua volta in maniera significativa: in base al preconsuntivo del terzo trimestre 2021 il prezzo unico nazionale per l'elettricità è salito del 65% e di circa il 195% rispetto al livello medio dello stesso trimestre del 2020 (124 euro/MWh contro - rispettivamente - 75 e 42 euro/MWh).

 

bollette luce gas 4

I bonus sociali

Per contenere l'esborso di famiglie e microimprese dei 3 miliardi di euro stanziati (oltre 3,5 a livello di indebitamento netto) circa 2,5 sono serviti ad azzerare gli oneri generali di sistema per il prossimo trimestre, 500 milioni circa sono serviti a potenziare i bonus sociali ed altri 500 consentono poi di portare al 5% l'Iva sul gas.

 

A beneficiare degli sconti saranno in tutto 29 milioni di famiglie e circa 6 milioni di microimprese. Incrementi tariffari sostanzialmente azzerati invece per oltre 3 milioni di nuclei familiari che hanno diritto al bonus elettricità e per i 2,5 milioni che fruiscono del bonus gas (8.265 euro di Isee, 20.000 per i nuclei con più di 3 figli).

 

bollette luce gas

Per il Codacons, che parla di «maxistangata», come per l'Unione consumatori e Assoutenti, «come previsto, l'azione del governo di è dimostrata assolutamente insufficiente».

 

A loro giudizio «intervenire su oneri di sistema non basta, ma vanno ridefiniti criteri di calcolo delle tariffe energetiche».

 

Urgenti interventi strutturali

Per il presidente dell'Arera, Stefano Besseghini «siamo in presenza di un ulteriore incremento del costo delle materie prime, più ampio ed imprevedibile del precedente. L'intervento del governo, cui abbiamo fornito il necessario supporto tecnico, ammorbidisce gli effetti in una fase delicata della ripresa per proteggere i consumatori più fragili. Accanto all'attenzione alle famiglie in più grave difficoltà, è ormai evidente l'ampia percentuale di famiglie e imprese che, pur essendo "nella media", fatica a sopportare la quotidianità. È a maggior ragione necessario un continuo lavoro per sfruttare tutte le opportunità per una riduzione strutturale dei costi energetici» aggiunge.

 

aumenti record in bolletta

Inoltre, come spiega l'Arera nella sua nota, occorre anche individuare «al più presto» interventi strutturali. Se ne parlerà a giorni quando il governo presenterà la legge di bilancio: ma per trasferire alla fiscalità generale gli incentivi per le rinnovabili, i costi per lo smantellamento delle centrali nucleari e gli altri oneri di sistema occorre trovare 12 miliardi. Impresa non facile.

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…