kyriakos mitsotakis giorgia meloni telefono

MELONI MELODRAMMA - GIORGIA NON RISPONDE AL PREMIER GRECO, MITSOTAKIS, E “POLITICO.EU” SI DIVERTE A SPERNACCHIARE LA DUCETTA FOTTUTA IMMAGINANDO LA TELEFONATA TRA I DUE: “DAI, GIORGIA, CONOSCI IL GIOCO, ABBIAMO DOVUTO ACCONTENTARE LE SINISTRE. AIUTATECI IN PARLAMENTO E VOTEREMO INSIEME LA LEGGE SUL RESPINGIMENTO DEI MIGRANTI” – “L’ITALIA È SULLA BUONA STRADA PER AVERE UN DEBITO PUBBLICO PIÙ ALTO DEL NOSTRO. SAPETE CHE AVETE BISOGNO DEL RECOVERY FUND. COSA VUOI? UN VICEPRESIDENTE ESECUTIVO?” – “ASPETTA, I MIEI TACCHI ALTI MI STANNO UCCIDENDO. METTO GIÙ IL TELEFONO MENTRE LI TOLGO...”. CLICK!

DAGONEWS

GIORGIA MELONI NO EURO

Se passi anni a strepitare contro gli euro-poteri, quelli prima o poi ti renderanno la pariglia. È quello di cui si sta rendendo conto Giorgia Meloni in questi giorni: tenuta fuori dai negoziati per i cosiddetti “top jobs”, la Ducetta, che ha notoriamente un carattere poco incline al compromesso, finisce spernacchiata pura da “Politico.eu”, la bibbia dei “poteri forti” dell’UE.

 

Nella influentissima newsletter “Brussels Playbook”, Politico fa parlare un funzionario, anonimo, che “rivela” come la premier italiana sia rimasta “seccata” per non essere stata inclusa nelle discussioni. Come conferma anche Marco Bresolin, in un articolo su “La Stampa”, “dire che Giorgia Meloni sia fortemente irritata da quanto è avvenuto significa non cogliere la profondità della rabbia personale e politica che i suoi collaboratori stanno facendo trapelare in queste ore. Tutto adesso è possibile”.

 

giorgia meloni ursula von der leyen a lampedusa 3

Il dettaglio, affatto secondario, è che la Ducetta si è messa in testa di poter trattare gli altri capi di Governo come tratta Tajani e Salvini: mettendo il muso, “ghostandoli”. È quello che starebbe facendo con il premier greco Kyriakos Mitsotakis, peraltro uno degli esponenti più a destra del Ppe, e quindi non ostile alla premier. Ebbene, Mitsotakis starebbe provando a chiamare da ore Giorgia Meloni, ma lei fa la preziosa e si nega al telefono.

 

Mitsotakis, uno dei negoziatori del Ppe, è il povero cristo incaricato di informare la furiosa Meloni dell'intesa, e ribadirle che la sua parola non avrebbe contato nulla al tavolo dei leader.

 

giorgia meloni in grecia con kyriakos mitsotakis 4

Ebbene, “Politico” si è immaginato il "Meloni melodrama"m la telefonata, mai avvenuta, tra la Regina della Garbatella e il rigido politico greco. Il risultato è questo.

 

Kyriakos Mitsotakis: Pronto, Giorgia?

Giorgia Meloni: Ciao, Kyriakos!

 

KM: Ti sto disturbando?

GM: No, avevo il sospetto che mi avresti chiamato. Stavo rivedendo alcune note tecniche della riunione del G7 che abbiamo ospitato qualche settimana fa. Peccato che la Grecia abbia un'economia così piccola, Kyriakos. Se fossi riuscito a venire, forse avremmo potuto risolvere alcune discussioni sui top jobs a margine.

viktor orban, giorgia meloni, robert abela, mark rutte, emmanuel macron, kyriakos mitsotakis, luc frieden

 

KM: È innegabile che l'Italia abbia la terza economia dell'eurozona. Ecco perché vi sto chiamando. Siete importanti, abbiamo bisogno del vostro sostegno. Voglio dire, tecnicamente non potete bloccare questa cosa, ma vogliamo il sostegno dell'Italia, per presentare al mondo un fronte europeo unito.

 

GM: Non mi tratti con sufficienza, signor Harvard Business School. Crede che io sia arrivata dove sono cedendo alle intimidazioni e alla condiscendenza? Ha mai incontrato un post-fascista italiano? Basta! L'Italia non è solo la terza economia dell'UE - il mio gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei è attualmente il terzo in Parlamento. Sapete che avrei dovuto essere a quel tavolo - soprattutto se volete che Fratelli d'Italia voti per la von der Leyen.

 

EMMANUEL MACRON - DONALD TUSK - OLAF SCHOLZ

KM: Non abbiamo certo dimenticato la tua storia politica, Giorgia. [si schiarisce la voce]. Ma, ok, non era questo il punto che volevo sottolineare... Dai, Giorgia, conosci il gioco. Il PPE ha dovuto accontentare le sinistre in Consiglio. Sono tutti usciti allo scoperto dichiarando pubblicamante di non voler lavorare con te. E poi, senti, nemmeno tu vuoi essere responsabile delle cose che abbiamo promesso loro. Per favore, superate i prossimi giorni, aiutateci il 18 luglio in Parlamento e poi potremo votare insieme la “dolce” legislazione sul respingimento dei migranti.

 

GM: Ma sentiti. Questa gente una volta ci chiamava PIGS... Ora, solo perché il debito della Grecia è sotto controllo, vi comportate come se foste uno di loro.

 

MEME SU EMMANUEL MACRON E GIORGIA MELONI AL G7 DI BORGO EGNAZIA, IN PUGLIA

KM: Sì, ci guardavano dall'alto in basso, e guardate com'è oggi. Siamo io e i polacchi a decidere del destino di una “Merkelite” - chi poteva immaginarlo? E, non per niente, l'Italia è sulla buona strada per avere un debito pubblico più alto della Grecia nei prossimi tre anni. Mi dispiace dirlo, ma sapete che avete bisogno che i soldi del Recovery Fund continuino a fluire...

 

GM: E allora? Ho trasformato von der Leyen in uno zerbino  - ha persino ritardato il rapporto che avrebbe criticato il mio operato sulla libertà di stampa. Ammettiamolo, avete bisogno di me. Ho usato la mia influenza su Viktor Orbán per tenerlo sulla strada del sostegno all'Ucraina. E se cominciassi a sostenerlo, ampliando persino la gamma di questioni che si incastrano nel Consiglio?

 

viktor orban e giorgia meloni 5

KM: Ma Giorgia, è proprio questo il punto, ti ricordi come ci si sentiva bene a crogiolarsi nel caldo splendore del mainstream europeo? Tutti pensavano che sarebbe stato il caos dopo le dimissioni di Mario Draghi. Vi hanno sottovalutato e voi avete dimostrato che si sbagliavano. Potete farlo di nuovo.

 

GM: Ci risiamo con il bigottismo. Quando Trump vincerà, mi pregherete tutti di occuparmi di Washington.

 

KM: Bene, bene, cosa vuoi? Un vicepresidente esecutivo?

 

GM: Psh! Questo è il minimo che puoi fare. Avrò bisogno di molto di più per chiedere ai miei deputati a sostenerla.

giorgia meloni in grecia con kyriakos mitsotakis 5

 

KM: Allora dimmi.

 

GM: Aspetta, i miei tacchi alti mi stanno uccidendo. Metto giù il telefono mentre li tolgo...

 

KM: Naturalmente ...

 

GM: [Fruscio... click!]

 

KM: Giorgia? Giorgia??

EMMANUEL MACRON - GIORGIA MELONI - MEME BY USBERGO GIORGIA MELONI - EMMANUEL MACRON - MEME BY OSHO

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?