giorgia meloni jaroslaw kaczynski

LA MELONI PAGA PEGNO AI SUOI AMICI POLACCHI – SUI MIGRANTI “IO SONO GIORGIA” CONTINUA A FARE LA BULLETTA E SPOSA IN TOTO LA LINEA DEI SUOI AMICI DI VISEGRAD, CHE DI SOLITO SONO AGLI ANTIPODI DELL’ITALIA SULLA QUESTIONE – MA MELONI, CHE IN EUROPA FA PARTE DEL GRUPPO “CONSERVATORI E RIFORMISTI” (NEL QUALE IL PIS POLACCO HA LA DELEGAZIONE PIÙ AMPIA) NON VUOLE ROMPERE CON I SUOI ALLEATI. E PER QUESTO È DISPOSTA AD ANDARE ALLO SCONTRO CON FRANCIA E GERMANIA. CIOÈ CHI COMANDA DAVVERO NELL’UE…

Marco Bresolin per “La Stampa”

 

GIORGIA MELONI JAROSLAW KACZYNSKI

Prima bisogna far sbarcare i migranti a bordo delle navi delle Ong che chiedono un porto sicuro e poi si potrà chiedere alla Germania e agli altri Paesi che partecipano al meccanismo di redistribuzione volontaria di accoglierli. Non viceversa.

 

La posizione di Ursula von der Leyen è molto chiara e perfettamente allineata a quella del governo tedesco, che in estate ha offerto la sua disponibilità ad accogliere fino a 3.500 migranti salvati nel Mediterraneo. Ma Giorgia Meloni ha subito fermato la presidente della Commissione europea: «La posizione italiana è cambiata. La nostra priorità ora è la difesa dei confini esterni, non la redistribuzione».

 

GIORGIA MELONI JAROSLAW KACZYNSKI

Una linea da sempre difesa dai governi dei Paesi di Visegrad, che su questo dossier hanno storicamente una posizione agli antipodi dell'Italia.

 

Ma il nuovo governo guidato dalla leader del partito dei Conservatori europei, di cui fanno parte anche i premier di Polonia e Repubblica Ceca, non ha intenzione di rompere con gli alleati dell'Est. Anche a costo di andare allo scontro con i Paesi tradizionalmente più vicini, come Francia e Germania. Anche a costo di rincorrere soluzioni rivelatesi sin qui irraggiungibili, visto che fermare le navi nel Mediterraneo non è facile come costruire un muro alla frontiera tra l'Ungheria e la Serbia.

 

ocean viking 3

Tra i tanti temi affrontati durante gli incontri a Bruxelles, quello legato alla gestione dei flussi migratori è stato senza dubbio il più problematico. Se non altro per ragioni legate alla cronaca e al destino dei quasi mille migranti che in questo momento sono in mare a bordo della Ocean Viking, dell'Humanity1 e della Geo Barents, le tre navi delle Ong che stanno chiedendo invano un porto sicuro all'Italia.

 

«Ho trovato orecchie disponibili all'ascolto» ha assicurato la premier al termine dell'incontro con von der Leyen. Ma il messaggio che Palazzo Berlaymont ha voluto mandare a Roma non lascia spazio a interpretazioni: «Salvare vite in mare è un dovere morale, oltre che un obbligo giuridico per gli Stati membri derivante dal diritto internazionale, a prescindere dalle circostanze che hanno portato le persone in una situazione di pericolo in mare».

 

SOS HUMANITY 1

Il governo italiano, però, non intende fare passi indietro. Anche se le condizioni di salute dei 179 che si trovano a bordo della nave Humanity1 sono in netto peggioramento. Anche se le previsioni meteo nelle prossime 48 ore danno il mare in tempesta con onde alte sei metri. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato la linea dura nel corso di un colloquio con la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock, a margine del G7: «Ho ribadito la posizione italiana sulle navi delle Ong perché anche loro devono rispettare le regole».

 

giorgia meloni raffaele fitto carlo fidanza a varsavia con jaroslaw kaczynski e la delegazione del pis

E dopo le frizioni con la Germania si è aperto anche lo scontro con la Norvegia. «Dove dovrebbe andare una nave norvegese? Semplice, in Norvegia» ha twittato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, riferendosi all'imbarcazione Ocean Viking, bloccata al largo con a bordo 243 persone. Secca la replica di Oslo, recapitata alla Farnesina tramite una nota verbale dell'ambasciata norvegese a Roma.

 

«La Norvegia - si legge nella risposta resa nota dalla trasmissione di Rai3, "Il Cavallo e la Torre" - non ha alcuna responsabilità ai sensi delle convenzioni sui diritti umani o del diritto del mare per le persone imbarcate a bordo di navi private battenti bandiera norvegese nel Mediterraneo». Non solo: Oslo ha anche fatto presente che «la responsabilità primaria nel coordinamento dei lavori per garantire un porto sicuro alle persone in difficoltà in mare è di competenza dello Stato responsabile dell'area di ricerca e di salvataggio in cui è stata presentata tale assistenza».

 

SALVINI MIGRANTI

La Norvegia aderisce al meccanismo Ue di redistribuzione volontaria dei migranti sbarcati sulle coste mediterranee entrato in vigore in estate. Si tratta di una soluzione tampone in attesa della riforma di Dublino, che al momento è ancora bloccata al tavolo negoziale. Il progetto è stato sposato da 18 Stati membri, ma non da Polonia, Ungheria, Slovacchia, Austria, Danimarca, Estonia, Lettonia, Slovenia e Svezia.

 

I Paesi partecipanti hanno sin qui offerto la loro disponibilità ad accogliere ottomila migranti salvati in mare, anche se quelli effettivamente trasferiti (dall'Italia) sono molti meno: 38 in Francia e 74 in Germania. Ma ora il governo italiano, anziché insistere affinché i partner mantengano gli impegni, sembra voler abbandonare questa strada per concentrarsi sul blocco delle partenze.

piantedosi

 

Idealmente con una missione navale Ue. Ieri il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha partecipato a una riunione in videoconferenza con i colleghi di Cipro, Grecia, Malta e Spagna. Il Viminale ha fatto sapere che verrà elaborata una posizione comune che segnerà «un cambio di strategia» attraverso «l'intensificazione delle relazioni con i Paesi di origine e di transito dei migranti» che prevederà anche il rafforzamento dei «canali d'ingresso regolari nell'Ue».

GIORGIA MELONI JAROSLAW KACZYNSKI ocean viking 2

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT