giorgia meloni lavoro occupazione

LA MELONI SI DEVE METTERE AL LAVORO SUL LAVORO! – LA VERA EMERGENZA DEL PAESE È L’OCCUPAZIONE: NEL QUARTO TRIMESTRE DELL’ANNO LE PREVISIONI SULLE NUOVE ASSUNZIONI SONO MOLTO NEGATIVE, CON CALI A DOPPIA CIFRA, CASSA INTEGRAZIONE E DISOCCUPAZIONE IN AUMENTO – IL RESTYLING DEL REDDITO DI CITTADINANZA, IL TAGLIO DEL CUNEO E IL DECRETO DIGNITÀ NEL MIRINO: LE PROPOSTE  DEL CENTRODESTRA…

Claudio Tucci per www.ilsole24ore.com

 

giorgia meloni

Gli ultimi dati Unioncamere-Anpal sul mercato del lavoro hanno acceso una spia rossa. Nel quarto trimestre dell’anno le previsioni delle imprese sulle nuove assunzioni sono molto negative, con cali generalizzati anche a doppia cifra in settori core come la manifattura.

 

Un allarme che segue quello, lanciato nei giorni scorsi, da Inps e Istat, che hanno evidenziato un ampio ricorso alla Cigs e una riduzione dell’occupazione. Per questo nei primi 100 giorni del nuovo governo Meloni il lavoro sarà una priorità.

 

ISTAT OCCUPAZIONE 1

Come dichiarato apertamente dagli esperti di Fdi, Lega e Fi. Gli obiettivi sono due. Primo: ridurre le rigidità che stanno penalizzando le imprese. Secondo: favorire nuove occasioni di lavoro, specie tra disoccupati, giovani e donne.

 

Mercato del lavoro fermo

Partiamo dai numeri. Secondo il bollettino Excelsior, targato Unioncamere-Anpal, a ottobre-dicembre sono state programmate poco più di 1,2 milioni di ingressi, il 10,4% in meno (-141.130 unità, per l’esattezza) rispetto agli stessi ultimi tre mesi del 2021. Le imprese del manifatturiero prevedono rispetto all’anno scorso -28% di ingressi (-36.720 unità); e nel trimestre ottobre-dicembre -26,5 per cento (-86.450).

 

disoccupazione

Si tratta di dati decisamente preoccupanti che coincidono con il quadro rilevato dai principali osservatori del settore considerando, come ha ricordato nelle settimane scorse l’Inps, che nei primi otto mesi dell’anno, gennaio-agosto, sono stati autorizzate oltre 400 milioni di ore totali di ammortizzatori sociali, tra Cig e Fis, stimabili, ha calcolato la Uil, in più di 314mila lavoratori in cassa a zero ore, e che la Cigs è in crescita costante, +29,16% di ore richieste (sempre nei primi otto mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo 2021).

GIORGIA MELONI REDDITO CITTADINANZA

 

A tutto ciò si aggiunga il doppio e consecutivo calo di occupati segnalato dall’Istat, nei dati provvisori, a luglio (-22mila unità) e ad agosto (-74mila). Gli effetti della congiuntura economica, legata alla guerra in Ucraina, stanno impattando il mercato del lavoro, che nei primi mesi del 2022 si stava riprendendo.

 

Restyling in vista per il reddito di cittadinanza

Tra i primi interventi annunciati dalla maggioranza di centro destra (se diventerà governo) c’è il restyling al reddito di cittadinanza per legarlo di più e meglio alle politiche attive, la gamba che oggi non sta funzionando. Da quanto si apprende, la misura resterà intatta nella sua veste di lotta alla povertà.

 

reddito di cittadinanza

Cambierà invece per chi è “occupabile”: tra le ipotesi allo studio una condizionalità più stringente per rimettere in moto la ricerca attiva del lavoro. Un ruolo centrale lo torneranno ad avere i comuni in grado di indirizzare al meglio la misura. Il restyling servirà anche a recuperare risorse da destinare ad altri interventi. Costato di fatto quasi 23 miliardi dalla sua nascita e con più di 30 miliardi già messi in conto da qui al 2029, il reddito di cittadinanza già nel breve periodo dovrebbe vedere ridurre la sua dote di almeno un terzo, se non di più.

 

Modifiche al decreto Trasparenza

L IMPATTO DELLA DECONTRIBUZIONE IN BUSTA PAGA

Un altro capitolo “molto attenzionato” dal centro destra riguarda il decreto Trasparenza, in vigore dal 13 agosto, che assieme a circolare esplicativa e Faq del ministero del Lavoro, scarica sui datori un carico di adempimenti abnormi e in parte inutili a raggiungere l’obiettivo di informare i lavoratori sulle proprie condizioni di impiego, previsto dalla direttiva Ue, che la normativa italiana recepisce, ma andando spesso oltre. Tutte le imprese hanno lanciato un grido d’allarme. Fdi, Lega e Fi hanno raccolto il messaggio, e annunciato un rapido intervento correttivo di semplificazione, rimettendo al centro il rinvio ai contratti.

 

cuneo fiscale 3

Riapre cantiere cig

È destinato a riaprirsi anche il cantiere cig. La riforma Orlando, in vigore da gennaio, prevede la Cig onerosa per le imprese e rigidi tetti alle durate (molte imprese hanno esaurito il plafond); non a caso, già dalla scorsa primavera, è stata puntellata con delle deroghe costate intorno ai 400 milioni. In una fase di difficoltà e di emergenza straordinaria come quella attuale la riforma non sta dando le risposte sperate, e servono quindi correzioni. Come strumenti flessibili e “in deroga”, sostiene il centro destra, che non pesino sulle imprese. Tra le ipotesi allo studio c’è anche una nuova dose di cig gratuita.

 

Taglio al cuneo

disoccupazione

In cima alla lista delle priorità sul lavoro, condivise dal centro destra, c’è il taglio al cuneo fiscale contributivo, che in Italia ha raggiunto dimensioni “monstre”. Il primo banco di prova per il nuovo governo sarà la proroga dello sgravio contributivo del 2% per i lavoratori con redditi fino a 35mila euro, in scadenza a fine anno: per la copertura dell’intero 2023 si stima che serviranno all’incirca 3,5 miliardi. Ma la coalizione di centro destra punta ad una misura più ampia, ad un taglio strutturale del cuneo fiscale, in linea con la proposta avanzata da Confindustria, per dare un beneficio tangibile a lavoratori e imprese.

 

Verso il superamento del decreto Dignità

Una riflessione si sta facendo anche sul decreto Dignità, sterilizzato più volte in passato. Dal 1° ottobre il provvedimento, e le sue rigidità su contratti a termine e in somministrazione, è tornato a fare capolino. Il 30 settembre infatti è scaduta la prima deroga, la sola ad essere temporanea, riguardante i nuovi contratti a termine di durata superiore ai 12 mesi (ma non oltre i 24) nei casi previsti dalle causali “contrattuali” (in deroga a quelle “legali”).

 

disoccupazione

Le aziende che avranno bisogno di assumere a tempo per gli incarichi Pnrr (contratti di norma di 36 mesi) sono penalizzate. Per proroghe, oltre i 12 mesi, e rinnovi, fin dal primo contratto a tempo, resta invece la possibilità di ricorrere alle più “morbide” causali contrattuali, visto che, grazie alla norma Viscomi (Pd) dello scorso anno, queste due previsioni derogatorie del Dignità non hanno scadenze temporali. Ma il ritorno, seppur parziale, del decreto Dignità spaventa imprese e operatori, soprattutto ora, nel mutato scenario economico, che rischia di mettere in ginocchio molte aziende con le conseguenti ricadute in termini di creazione e mantenimento dei posti di lavoro. Non è un caso che gli ultimi dati sul lavoro abbiano mostrato una contrazione anche per le assunzioni a termine. L’idea all’interno del centro destra è superare definitivamente le rigide causali legali, lasciando mano libera integrale alla contrattazione collettiva.

disoccupazione giovanile

 

Rilancio della scuola lavoro e dell’istruzione tecnica

Per aggredire un altro numero monstre, vale a dire il mismatch che ormai ha raggiunto il 45,5%, quasi un’assunzione su due, il nuovo governo è intenzionato a correre nell’attuazione del rilancio dell’intera filiera dell’istruzione tecnico-professionale. Il lavoro che lascia Patrizio Bianchi vede varate le norme primarie, mancano i provvedimenti attuativi (sugli Its servono 19 atti). Entro dicembre va attuata la riforma dell’orientamento, altro punto fondamentale per aiutare i ragazzi a scegliere al meglio il corso di studio più adatto (e a non abbandonarlo precocemente).

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”