matteo salvini gianluca savoini

CON MOSCA LA FACCENDA SI FA LOSCA - L'INCHIESTA SUI COMMERCIALISTI DELLA LEGA PORTA ANCHE AI FONDI RUSSI DI SAVOINI. CHE, PER IL TRAMITE DELL'ELETTRICISTA E IDRAULICO DI FIDUCIA DEI TRE, FRANCESCO BARACHETTI, SAREBBERO GIRATI TRA CONTI IN ITALIA E ALL'ESTERO - LA LEGA PAGAVA SOCIETÀ CHE POI FACEVANO ''RIENTRARE'' I SOLDI VERSANDOLI AD ALTRE IMPRESE GESTITE DA PERSONE VICINE AL PARTITO

Gianluca Paolucci e Monica Serra per ''La Stampa''

 

 

C'è un legame tra l'inchiesta sulla Lombardia Film Commission e quella, sempre della procura di Milano, sulla vicenda di Savoini e dei presunti fondi dalla Russia. È contenuto in un appunto della Guardia di Finanza, redatto sulla base di una serie di segnalazioni antiriclaggio (sos, segnalazione di operazioni sospette) arrivate dall'Uif di Bankitalia agli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria. Il legame passa da Francesco Barachetti, elettricista e idraulico di fiducia dei commercialisti bergamaschi, i revisori del Carroccio alla Camera e al Senato, Andrea Manzoni e Alberto Di Rubba, ora ai domiciliari.

 

salvini savoini

Nell'appunto si fa riferimento ai fondi che, per il tramite dello stesso Barachetti, sarebbero arrivati a società a lui riferibili e da queste utilizzati «per regolare fatture da società "collegate" all'entità politica stessa». Nella premessa, si spiega che l'appunto riguarda quattro segnalazioni «inerenti le movimentazioni della Barachetti Service srl per movimentare fondi provenienti dalla Lega Nord ed entità collegate di soggetti legati allo stesso partito politico».

 

Ovvero che quei fondi tornino, almeno in qualche misura, nella disponibilità di strutture della Lega stessa. L'inchiesta che segue il filone russo ha preso spunto da una serie di articoli de l'Espresso che riferivano di un incontro all'hotel Metropol di Mosca nel quale Gianluca Savoini, leghista della prima ora, presidente dell'Associazione Lombardia-Russia e uomo di riferimento di Matteo Salvini per i rapporti con Mosca, trattava una grossa fornitura di petrolio che avrebbe dovuto garantire, attraverso un sconto del 4 per cento, 65 milioni di dollari alle casse della Lega.

 

Dopo le rivelazioni del settimanale, la procura di Milano ha aperto un fascicolo indagando Savoini e altri. Nell'appunto della Gdf visionato da La Stampa, si fa riferimento ai fondi trasferiti in Russia da Barachetti, sul conto di una società denominata Ooo Sozidanier Oblast, e serviti per acquistare un appartamento a San Pietroburgo. La provvista sarebbe arrivata dal pagamento di una serie di fatture da parte della Pontidafin.

 

alberto di rubba

Il pagamento viene effettuato su un conto della Sberbank di Mosca, spiega la nota, «già oggetto della sos» inviata alla procura di Milano e da questa allegata al fascicolo su Savoini. È Barachetti, intercettato al telefono, a spiegare che, «attraverso il conto corrente già in essere presso Ubi banca intestato alla società Barachetti Service ha prima aperto un conto corrente dedicato Ubi multivaluta, dal quale è stato successivamente disposto un bonifico in uscita direttamente in favore del beneficiario», cioè il venditore dell'appartamento.

 

«Un conto dedicato - spiega l'elettricista intercettato - che poi non so come si chiama Quindi ho girato da lì, dagli euro sono diventati rubli, e poi dall'Italia ha fatto direttamente il bonifico a questa azienda qua». Il conto multivaluta è stato aperto l'8 febbraio 2018. Il 29 marzo seguente «la provvista così accumulata è stata trasferita in favore della società russa Sozidanie Ooo tramite bonifico del controvalore di 44.057 euro - si legge in un'annotazione della Finanza - recante causale "purpose of payment buying property", accreditato presso Banca Sberbank di Mosca». La Barachetti Service mostra un bilancio che dal 2011 al 2018 passa da un fatturato di 282 mila euro a 4,12 milioni, con una crescita che diventa esponenziale nel 2015.

 

matteo salvini e gianluca savoini a mosca piazza rossa

Tra i suoi clienti, oltre alla Lombardia Film Commission, figurano una serie di società della galassia leghista: dal partito alla Pontidafin fino a Radio Padania che, tra 2015 e l'inizio del 2019 - si legge negli atti - hanno garantito alla Barachetti oltre 2 milioni di euro di fatturato. Il lavoro dell'«elettricista di fiducia della Lega» non si è fermato neppure durante la pandemia. A marzo, su consiglio dei commercialisti ora ai domiciliari, si è adattato alle nuove esigenze del mercato, lanciandosi nel business delle sanificazioni e potendo su un cliente d'eccellenza: il partito. Che ha affidato proprio a Barachetti anche la sanificazione della sede di via Bellerio.

 

 Le attenzioni del procuratore aggiunto Eugenio Fusco e del pm Stefano Civardi si concentrano pure su sua moglie, la russa Tatiana Andreeva. Che è socia di maggioranza della Barachetti e, ufficialmente, anche della Bmg srl, altra azienda di famiglia. Ma dalle indagini emergono suoi interessi anche in altre società su cui è stato acceso un faro. È Infatti la Andreeva che, intercettata, spiega a un consulente finanziario che ha necessità di aprire un conto per l'altra società partecipata dai due, la Bmg. Il consulente ricorda che la Bcc locale «aveva detto assolutamente niente Lega, ti ricordi?». «Ma infatti non li vedono - replica la Andreeva - però li vedono uscire. Che vanno sulla Banco Bpm, perché loro hanno un conto Bcc della Lega!».

 

andrea manzoni alberto di rubba michele scillieri commercialisti della lega

Gli investigatori vogliono accertare chi ci sia dietro Barachetti, indagato per peculato a Milano e coinvoltonell'inchiesta della procura di Bergamo sui conti della Lega. I due contabili del Carroccio appaiono molto interessati agli affari di Barachetti. «I discorsi e gli eventi tracciati sembrano sintomatici di una sorta di immedesimazione organica di Andrea Manzoni nelle dinamiche societarie di Barachetti», si legge negli atti dell'inchiesta. E ancora: «I consigli dati da Manzoni trovano puntuale osservanza. O meglio: Manzoni decide e Barachetti esegue».

 

 

Ultimi Dagoreport

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...