“QUANTO FOLLE ACCANIMENTO" - CARLA BRUNI DIFENDE SARKOZY CONDANNATO A TRE ANNI PER CORRUZIONE: "LA VERITA’ VERRA’ A GALLA” -  LA DECISIONE, STABILITA DAL TRIBUNALE DI PARIGI, È ARRIVATA AL TERMINE DEL PROCESSO SUL "CASO DELLE INTERCETTAZIONI" SCOPPIATO NEL 2014. IL TRIBUNALE HA INFORMATO DEL FATTO CHE SARKO' POTRÀ RICHIEDERE GLI ARRESTI DOMICILIARI, CON BRACCIALETTO ELETTRONICO

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Federico Giuliani per ilgiornale.it

 

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L'ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato riconosciuto colpevole di corruzione e traffico di influenza, e per questo condannato a tre anni di reclusione, uno dei quali da scontare in carcere e due con la condizionale.

 

La condanna di Sarkozy

La decisione, stabilita dal tribunale di Parigi, è arrivata al termine del processo sul "caso delle intercettazioni" scoppiato nel 2014, due anni dopo la sua uscita dall'Eliseo. Ricordiamo che Sarkozy, 66 anni, era finito nell'occhio del ciclone perchè sospettato di aver ottenuto da un magistrato della Corte di cassazione, Gilbert Azibert, delle informazioni in cambio di un posto alla Corte di revisione a Monaco.

 

Il tribunale ha informato del fatto che Sarkozy potrà richiedere gli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico. Sempre questo mese, il politico affronterà un altro processo, con altre 13 persone, per accuse legate a finanziamenti illegali della sua campagna presidenziale nel 2012.

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Lo scorso 8 dicembre, la pubblica accusa aveva chiesto per l'ex presidente 4 anni di cui due sospesi perchè riteneva che l'immagine presidenziale fosse stata "deteriorata" da questa vicenda dagli "effetti devastanti". L'accusa si riferisce a fatti del 2014, quando Sarkozy aveva cercato di ottenere, con l'intermediazione del suo avvocato Thierry Herzog, informazioni riservate dall'allora alto magistrato Azibert, nell'ambito dell'indagine sulle sue agende, a margine della vicenda Bettencourt.

 

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Le informazioni sarebbero state fornite in cambio di una spintarella per un posto di prestigio a Montecarlo. In tribunale, la sua difesa ha sostenuto che, alla fine della vicenda, Sarkozy non ha avuto vantaggi davanti alla Corte di Cassazione e che Azibert non ha mai ottenuto quel posto a Montecarlo. Ma secondo la legge, non è necessario che si ottenga una contropartita per caratterizzare il reato di corruzione. Adesso l'ex presidente può ricorrere in appello.

 

Guai giudiziari

Nel maggio 2016 la corte di appello di Parigi ha cancellato alcuni atti dell'inchiesta, ritardando la prospettiva di un processo. Il 18 giugno 2020 la Corte di cassazione ha respinto i vari ricorsi presentati da Sarkozy e Alibert. Due questioni prioritarie di costituzionalità formalizzate dalla difesa dell'ex presidente sono state anch'esse respinte, aprendo la strada al processo, cominciato lo scorso 23 novembre.

 

 

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Il giorno stesso della sua apertura, è stato subito sospeso a causa della richiesta di rinvio per motivi di salute presentata in udienza da uno dei co-imputati, il giudice Azibert. Il ricorso è stato respinto dal tribunale di Parigi poiché la perizia medica ha stabilito che il magistrato 73enne fosse in grado di comparire di persona. Il processo è quindi ripreso il 30 novembre.

 

Al di là della sentenza odierna, l'ex presidente Sarkozy non avrà ancora chiuso con la giustizia: l'affaire Azibert o Bismuth è solo uno dei diversi guai giudiziari che negli ultimi anni lo hanno visto coinvolto sia come imputato che come coimputato, persona informata dei fatti o testimone e per alcuni dei quali è già stato prosciolto.

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