alessandra mussolini

NON C'È PIÙ RELIGIONE: ALESSANDRA MUSSOLINI È DIVENTATA UNA "RAGAZZA DI SINISTRA" – LA CONFESSIONE-CONVERSIONE DELA "DUCIONA" A "VANITY FAIR": "HO FATTO BATTAGLIE NELLE QUALI HO CREDUTO, AL DI LÀ DEI COLORI. L'APPOGGIO AL DDL ZAN? PRIMA MI PREOCCUPAVO DI NON DELUDERE IL MIO ELETTORATO, ADESSO: CIAONE" - "A VOLTE MI CHIEDO: COME FACCIAMO NOI DONNE A POTER PENSARE DI POTER COSTRUIRE QUALCOSA INSIEME AGLI UOMINI NELLA SOCIETÀ? PER QUESTO MI PIACE QUESTO PRESENTE COSÌ FLUIDO. SONO TALMENTE POCO INTERESSATA ALLA SESSUALITÀ CHE NON CAPISCO PERCHÉ TUTTI GLI ALTRI NE SIANO COSÌ OSSESSIONATI"

ALESSANDRA MUSSOLINI SU VANITY FAIR

Silvia Nucini per www.vanityfair.it

 

Nella vita di ognuno c’è un quadro che un giorno si stacca. Quello di Alessandra Mussolini comincia a farlo impercettibilmente un pomeriggio dell’ottobre 2020. Lei e Maykel Fonts stanno provando un charleston per la successiva puntata di Ballando con le Stelle. La sequenza prevede che Alessandra cada all’indietro e il suo maestro la afferri al volo. Ma lei non ci riesce. «Devo vederti», gli dice.

 

Chiede uno specchio, due specchi, che la coreografia venga cambiata, che si tolga quel passo. Lui dice no. «Alla fine lo faccio: sposto il peso, cado e lui mi prende. Mi potevo fidare di lui. E anche di me».

 

Si fida e, settimana dopo settimana, va avanti: cade per davvero, sviene, piange, ride. Intanto il chiodo che regge quel quadro silenziosamente si muove sotto un peso che, semplicemente, non tiene più. Cede di schianto il 16 aprile 2021.

ALESSANDRA MUSSOLINI SU CHI

 

Alessandra Mussolini prende un pennarello nero, si scrive Ddl Zan sul palmo della mano sinistra, si fa un selfie e lo posta su Instagram. E mentre la sua foto diventa una notizia, lei si sente leggera. Sul quadro caduto a terra c’è una donna che non le assomiglia più.

 

Alessandra Mussolini ha 58 anni quasi tutti passati sotto un qualche tipo di riflettore, un’attitudine alla lotta e qualche cosa, nei fianchi, che ricorda che lei non è solo Mussolini da parte di padre, ma pure Scicolone da parte di madre: nei cromosomi aleggia zia Sophia Loren.

 

ALESSANDRA MUSSOLINI A FAVORE DEL DDL ZAN

Attrice e cantante agli esordi, politica (ovviamente di destra) per 27 anni della sua vita, quest’anno ha sorpreso tutti schierandosi a favore dei diritti della comunità LGBTQI+, una posizione non condivisa dal suo mondo di riferimento che però lei rivendica e che racconta come una tappa di una cambiamento più radicale.

 

Sa che a molti quel suo post di Instagram è sembrato un fake?

ALESSANDRA MUSSOLINI SU CHI

«Lo so. Ma quella proposta da Zan è una legge doverosa perché è un semplice prendere atto di qualcosa che esiste già nella società. Per me la sessualità è un fatto personale, e anche temporaneo. Nella vita cambiamo tutti: in base alle esperienze, alle cose che ci accadono. Parlando con i miei figli ho capito che per i ragazzi l’orientamento sessuale non è nemmeno un tema: è come mettersi un abito che puoi cambiare, e a nessuno importa com’è».

 

I suoi fan di destra si sono scatenati

«E che si scatenassero. Essere liberi di esprimersi vuol dire non pensare alla reazione degli altri. Prima mi preoccupavo di non deludere il mio elettorato, adesso: ciaone. Dopo una certa età è bello essere imprudenti».

 

vittorio sgarbi e alessandra mussolini

Francesca Pascale ha detto che si sbattezzerà per protestare contro la Chiesa che osteggia il Ddl Zan.

«Sa, la Chiesa era anche contro la ferrovia. “E pur si muove”, rispose Galielo Galilei al tribunale dell’Inquisizione che lo accusava di eresia per le sue teorie sulla rotazione terrestre. La frase più potente della storia: dite quello che volete, ma è così».

 

selvaggia lucarelli vs alessandra mussolini a ballando con le stelle 3

È sempre stata così progressista e ce l’ha tenuto nascosto?

«Io certe cose le ho sempre pensate, ma siccome ero pur sempre in un ambito politico, non potevo dare loro spazio. Sono stata cacciata dalla Commissione affari sociali sulla procreazione medicalmente assistita perché ero per la diagnosi pre-impianto, che gli altri osteggiavano. Chiedevo: “Ma se gli embrioni poi non vanno bene?”. Mi rispondevano: “C’è sempre l’interruzione di gravidanza”. Come se il corpo della donna non contasse nulla, come se l’aborto non fosse un trauma».

 

noi uomini duri alessandra mussolini

Quanto l’ha costretta la politica?

«Tanto, ma non avevo la pistola puntata e l’ho fatta perché mi piaceva. Però ho capito presto di non essere libera. Se vuoi portare avanti le tue convinzioni, sei emarginata. Io spesso sono stata sola. Ne prendo atto senza nessun vittimismo. Io e la politica ci siamo lasciate di comune accordo e con serenità».

 

Dopo 27 anni è fuori dai giochi. Non le manca il potere?

«Non ho mai avuto fascinazione per il potere. Ma forse perché vengo da una famiglia diversa».

 

alessandra mussolini

Intende dire che il potere ce l’aveva già per il cognome?

«Potere no, riconoscibilità. Sono esposta da quando ero piccola, la mia vita è stata un Instagram ante litteram».

 

Le è piaciuto?

«Essere riconoscibile è un’esperienza che screma: conosci meglio le persone, impari che esistono amici che quando le cose vanno bene ci sono, quando vanno male, spariscono. Fin da piccola ho visto le persone reagire quando pronunciavo il mio cognome. Non reagire a me, ma a quello che rappresentavo nel loro immaginario. Potevo chiudermi in me stessa, o andare avanti. Ho scelto di tirare dritto e fare tutto quello che non dovevo fare. Il cinema per mia zia, la politica per mio nonno».

 

siparietto telese mussolini 5

Ha mai desiderato non avere tanti ingombri?

«Col mio cognome ho capito subito che ci dovevo convivere quindi per convinzione, o auto convinzione, ho deciso che era un dato che dovevo rendere positivo. Anzi di più: esaltarlo. Ma non è stato gratis: volevo studiare filosofia e mi fecero capire che era meglio che cambiassi aria. Allora mi sono iscritta a medicina. Un professore, dopo un esame, lanciò il libretto a terra. Ma l’ho accettato, ci poteva anche stare. Nella vita impari solo dai dolori e dalle delusioni atroci, quelli che io e mamma affrontiamo mettendoci occhi negli occhi, da sempre».

 

ALESSANDRA MUSSOLINI

Il dolore primigenio: suo padre e sua madre si separano quando lei ha 4 anni. Poi lui si rifà una famiglia. È stato difficile?

«Molto».

 

Non le è ancora andata giù?

«No. La famiglia allargata è una cosa bella, che può anche andare benissimo. E poi ci sono volte in cui la cosa non va».

 

Ci ha provato, ad accettare?

«Sì, perché sono la primogenita. Mio padre con me faceva gli esperimenti: “Ale chiama”,  “Ale fai”. Una sera stavamo tutti a Villa Carpena, faceva freddo. Mio padre dice: “Mettiti il cappello”. Io penso: “Che premuroso”. Poi mi rendo conto che non parla con me, ma con l’altra figlia. La verità è che quando tu vivi con un figlio e con altri figli no, diventi più padre dei figli con i quali hai una quotidianità. È così».

 

alessandra mussolini (4)

Avrebbe mai potuto essere una ragazza di sinistra, se avesse voluto?

«Ma lo sono! Sono una diversamente ragazza che ha fatto battaglie nelle quali ha creduto, al di là dei colori».

 

Per tanti concorrenti, lei compresa, Ballando è stato un momento di svolta. Come se lo spiega?

«Io non ho mai fatto psicanalisi. Ma ho capito che quando hai un occhio che ti guarda dall’esterno, ti puoi, paradossalmente, aprire di più. Io sono letteralmente esplosa. Magari ero pronta, magari ero stanca».

 

alessandra mussolini (5)

Come sta prendendo la sua famiglia questo cambiamento?

«Con sorpresa. Io ho sorpreso loro, loro hanno sorpreso me. Vede questo tatuaggio? È ghimel, la terza lettera dell’alfabeto ebraico che ha il valore numerico di 3. Sono i miei 3 figli Caterina, Clarissa e Romano».

 

Che madre è?

«Molto ansiosa e per niente punitiva. Del resto nemmeno io sono mai stata punita. Tutt’al più mi menavano. Ricordo una volta mia nonna Romilda mi lanciò uno zoccolo di legno verde con le coccinelle. Mi prese in fronte. Ho vissuto in un matriarcato di necessità, nel senso che uomini non ce n’erano proprio. Pure i cani, i gatti e gli uccellini erano femmine a casa mia».

 

alessandra mussolini (2)

Com’è il suo rapporto con gli uomini?

«Da quando è nato mio figlio Romano ho capito che anche i maschi hanno le loro fragilità. Però è chiaro che siamo completamente diversi. Gli uomini a volte li capisco, a volte no, a volte mi chiedo: ma come facciamo a poter pensare di poter costruire qualcosa insieme nella società? Per questo mi piace questo presente così fluido, senza categorie. Pure io sono fluida».

 

È fluida? Sessualmente?

«In questo momento, sessualmente, più che fluida sono disinteressata. Sono talmente poco interessata alla sessualità, che non capisco perché tutti gli altri ne siano, invece, così ossessionati».

 

alessandra mussolini

Però fa la sexy.

«Ma va, faccio finta. Il sesso è sempre stata una cosa marginale nella mia vita. Perché, se proprio gliela devo dire tutta, penso che potevano farci diversamente. È un po’ troppo minuscolo tutto. Devi partorire? E fancell’ nu coso grande e elastico come la bocca del serpente di Gesù. Vuoi fare un clitoride? E faccelo, figlia mia, no ’sta cosa che lo devi andare a cercare nel mare magno. Quelle che dicono: “Ah, appena mi sfiorano ho un orgasmo!”. Che gli devi dire? Ma vattene via».

 

alessandra mussolini cantante

Siamo state fatte un po’ al risparmio?

«Brava! Perché nella pubblicità del gel lubrificante quella si deve buttare sul letto e contorcersi dal dolore? Perché la cistite viene solo a noi? Perché dopo la menopausa tutto si secca? Potevano farci una cosa “a soddisfazione”. Invece siamo a soddisfazione dell’altro».

alessandra mussolini con il padre romanoalessandra mussolini contro la censura al parlamento europeoIL BACIO TRA ALESSANDRA MUSSOLINI E MAURO FLORIANI185052600 0af78254 137a 4eb9 b480 43b3e9b4823d

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…