reddito di cittadinanza

NON ABBIAMO ABOLITO LA POVERTÀ PERCHÉ IL REDDITO DI CITTADINANZA FUNZIONA A CAPOCCHIA - PIÙ CHE ELIMINARE IL SUSSIDIO (CHE ANCHE DRAGHI) SERVE RICALIBRARLO: SOLO IL 44% DELLE FAMIGLIE POVERE LO RICEVE, MENTRE C'È UN 36% DI NUCLEI FAMILIARI CHE LO PERCEPISCE PUR NON ESSENDO SOTTO LA SOGLIA DELLA POVERTÀ ASSOLUTA - PREMIATI I SINGLE, A CUI ARRIVANO FINO A 780 EURO, A DISCAPITO DI MOLTE FAMIGLIE NUMEROSE, ANCHE DI IMMIGRATI...

Enrico Marro per il "Corriere della Sera"

 

reddito di cittadinanza

Se da un giorno all'altro si abolisse il Reddito di cittadinanza (Rdc), l'Italia tornerebbe ad essere l'unico Paese europeo a non avere uno strumento di lotta universale alla povertà. Strumento che la commissione Ue sollecitava all'Italia già ben prima che i 5 stelle ne facessero un cavallo di battaglia.

 

Forse anche per questo il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che lui «il concetto alla base del Reddito di cittadinanza» lo condivide. Del resto, la pandemia ha reso evidente che almeno una parte di vecchi e nuovi poveri si è tenuta a galla anche grazie a questa misura.

 

LE FRASI DI MATTEO RENZI CONTRO IL REDDITO DI CITTADINANZA

Che, dice l'Istat, ha concorso, insieme con il Reddito di emergenza (Rem), la cig in deroga e altri strumenti, a ridurre - di poco, per la verità - «il valore dell'intensità della povertà assoluta», cioè quanto la spesa media mensile delle famiglie povere è al di sotto della linea di povertà, insomma «quanto poveri sono i poveri». Valore sceso dal 20,3% del 2019 al 18,7% del 2020, 1,6 punti in meno.

 

PASQUALE TRIDICO E IL REDDITO DI CITTADINANZA A TUTTI GLI IMMIGRATI

Ma questo non significa che il Rdc funzioni bene. Anzi. I dati dicono che, nonostante il Reddito e la Pensione di cittadinanza interessino 1,3 milioni di famiglie per complessivi tre milioni di persone, nel 2020 le famiglie in condizioni di povertà assoluta, cioè non in grado di acquistare un paniere di beni e servizi sufficiente a «uno standard di vita minimamente accettabile» (definizione Istat), sono aumentate da un milione 674 mila a due milioni, il che equivale a un milione di poveri in più: da 4,6 a 5,6 milioni.

 

la presentazione del reddito di cittadinanza

Certo, c'è stata la pandemia, ma siamo ben lontani dall'«abbiamo abolito la povertà» urlato dall'allora ministro del Lavoro Luigi Di Maio dal balcone di Palazzo Chigi il 27 settembre 2018.

 

Normale, quindi, che l'attuale ministro del Lavoro Andrea Orlando (Pd) abbia costituito un Comitato scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza, presieduto da Chiara Saraceno, che a ottobre consegnerà le sue proposte.

 

carta del reddito di cittadinanza

Ma che cosa non ha funzionato? Tantissime cose. Oggi l'assegno, in media 551 euro al mese, arriva appunto a 3 milioni di persone, con una spesa per il bilancio pubblico di circa 8 miliardi l'anno.

 

Grazie al Rdc, si legge nel recente Rapporto della Caritas, il 57% dei percettori ha superato la soglia di povertà assoluta, in particolare tra i single. Ma la misura non è ben mirata rispetto al bersaglio.

 

reddito di cittadinanza

Intanto, dice il Rapporto, solo il 44% delle famiglie povere riceve il Rdc, ma c'è anche un 36% di famiglie che prende il sussidio pur non essendo in povertà assoluta secondo la definizione Istat.

 

Non che non ne abbia diritto, ma i criteri per concedere il Rdc non sono quelli dell'Istat. Questo 36%, spiega Cristiano Gori, docente di Politica sociale a Trento e membro del Comitato voluto da Orlando, «non è fatto di truffatori», ma prende il Rdc per via di come è disegnata la misura. Che concentra le risorse sulle famiglie con uno o due componenti, a scapito delle famiglie numerose.

 

reddito di cittadinanza

In sostanza, con gli 8 miliardi annui a disposizione, aver stabilito che il singolo senza altri redditi potesse avere 780 euro al mese ha costretto a limitare il beneficio per i nuclei con tre o più figli che sono quelli coi più alti tassi di povertà, ma che al massimo ricevono un assegno doppio rispetto a un single.

 

reddito di cittadinanza

Inoltre, il requisito della residenza in Italia da almeno 10 anni ha escluso gran parte delle famiglie di immigrati, spesso le più povere. E non aver introdotto importi differenziati sul territorio (al contrario di quanto fa l'Istat nel calcolare il paniere della povertà assoluta) ha concorso al fatto che il Rdc si concentri al Sud, con Campania, Calabria e Sicilia che da sole raccolgono la metà dei beneficiari, cioè 1,5 milioni, mentre al Nord sono solo 578 mila.

 

reddito di cittadinanza

Ma non c'è solo questo. I controlli non funzionano. Le banche dati non vengono incrociate, per verificare col Pra il possesso dei veicoli, con l'anagrafe tributaria e col catasto i conti correnti e le case, col casellario giudiziario i carichi penali, con le regioni e i comuni eventuali altri sussidi erogati.

 

I controlli vengono fatti dopo, a campione. Nel 2020 la Guardia di finanza ha denunciato 5.868 truffatori, tra i quali mafiosi e possessori di ville e auto di lusso.

 

reddito di cittadinanza alle poste 1

Infine, non si è avverata la promessa che i percettori del Rdc sarebbero stati avviati al lavoro. Non solo perché c'è stata la pandemia, ma fondamentalmente per due motivi: 1) solo un milione di beneficiari del Rdc sono indirizzabili al lavoro (gli altri sono minori, disabili o con problemi di inclusione) ma il 72% ha al massimo la licenza media; 2) molti percettori del Rdc che lavorano in nero preferiscono continuare così e cumulare.

 

poste reddito di cittadinanza

Che fare? «Bisogna migliorare la capacità del Rdc di raggiungere chi ha veramente bisogno, intercettando il resto con altri strumenti, dall'assegno unico ai nuovi ammortizzatori - dice Gori -. Inoltre, vanno rafforzati, grazie alle assunzioni di personale, i percorsi di inclusione sociale e lavorativa. In sostanza, bisogna correggere la misura, ma considerare che è come se si partisse adesso, perché la pandemia ha finora condizionato tutto».

 

reddito di cittadinanza caf

Più drastico, invece, Natale Forlani, che ha curato per Itinerari previdenziali uno studio sul Rdc: «Se dopo aver speso solo per il Rdc 8 miliardi si è ottenuta una riduzione di appena 1,6 punti dell'intensità di povertà e abbiamo un 36% di beneficiari che non sono poveri e i controlli non funzionano, e le politiche attive fanno ridere, o si cambiano le cose o si rischia una deriva parassitaria. Guardiamo agli altri Paesi, dove si punta meno sul sussidio e più sui servizi legati a una forte condizionalità».

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…