claudio gubitosi gennaro sangiuliano

NON FATE I BUFFONI CON IL GIFFONI – CLAUDIO GUBITOSI, FONDATORE DEL FESTIVAL CINEMATOGRAFICO PER RAGAZZI, PROTESTA CONTRO IL MINISTRO SANGIULIANO, CHE GLI HA TAGLIATO I FINANZIAMENTI, E METTE LE TENDE CON UN SIT-IN DAVANTI AL MINISTERO – GUBITOSI PENSA CHE IL GOVERNO VOGLIA PUNIRLO PERCHÉ A FEBBRAIO SI È SCHIERATO CON VINCENZO DE LUCA. “GENNY” NEGA, MA I FONDI SONO SPARITI, METTENDO A RISCHIO UNA REALTÀ CHE OCCUPA CENTINAIA DI PERSONE IN UNA REALTÀ DEPRESSA…

 

1. IL SIT-IN PER GIFFONI: SANGIULIANO RICEVIMI

Estratto dell’articolo di Ed.Lu. per il “Corriere della Sera”

 

claudio gubitosi protesta contro gennaro sangiuliano 1

Il cartello è lo stesso mostrato giorni fa chiudendo il suo Giffoni film festival e dice: «Ministro Sangiuliano, dialoga con Giffoni e restituisci i fondi tagliati». Stavolta il fondatore del Giffoni film festival, Claudio Gubitosi, lo indossa di fronte sede del ministero della Cultura. Dopo ieri Gubitosi continuerà il sit in anche oggi […]

 

«Non avrei mai immaginato che […] a 73 anni […] mi sarei ritrovato qui […] ma la definisco una campagna di civiltà e di buonsenso», aggiungendo come fino a oggi gli appuntamenti fissati da Sangiuliano siano poi stati disdetti e lega i tagli a una scelta «politica», dovuta al proprio posizionamento passato con il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. E rilancia, in caso di risposta negativa: «Chiederò alla presidente Meloni di ricevermi» .

 

gennaro sangiuliano

2. CLAUDIO GUBITOSI: "SANGIULIANO PUNISCE IL GIFFONI PERCHÉ HO SOSTENUTO DE LUCA"

Estratto dell’articolo di Francesco Palmieri per www.ifoglio.it

 

[…] Motivo dell’ira di Gubitosi è il bando con cui nei giorni scorsi il dicastero ha posto un tetto di 400 mila euro ai contributi erogabili a un festival cinematografico, mentre Giffoni nel 2023 ne totalizzava 950 mila di finanziamenti.

 

“Sangiuliano vuole punirci”, ha affermato Gubitosi additando il movente: la sua presa di posizione a fianco del governatore campano Vincenzo De Luca, a febbraio scorso, sul mancato trasferimento dei fondi di sviluppo e coesione che avrebbe messo a repentaglio il Festival. Il ministero gli ha risposto che è fantasia, il bando non ha intenti castigatori, vuol solo razionalizzare le risorse più equamente e comunque è ora di finirla con “santuari e rendite di posizione”.

 

claudio gubitosi protesta contro gennaro sangiuliano 3

Nel 1971, quando ebbe luogo la prima edizione del Festival nato da un’idea, allora folle, del giovanissimo Gubitosi (oggi 73enne), Giffoni Valle Piana era un nome sconosciuto ai più persino in Campania e Sangiuliano, per i napoletani, era un fiorente bar pasticceria in piazza Medaglie d’Oro, dove i giovani di destra non potevano passare perché presidiato da extraparlamentari rossi dai modi piuttosto spicci.

 

Oggi il nome di Giffoni è conosciuto nel mondo, quel bar ha chiuso da un pezzo e il solo Sangiuliano è il ministro al quale, assicura Gubitosi, aveva chiesto quattro appuntamenti prima concessi poi annullati e al quale aveva offerto di concludere il Festival il 28 luglio, “ma lui è scomparso e intanto è apparso il bando. Come non pensare a un atto punitivo per la mia posizione sui fondi di sviluppo? Già l’anno scorso, quando a Giffoni vennero otto ministri, un viceministro e due sottosegretari, Sangiuliano diede forfait. Dubito tuttavia che nel governo la sua decisione sia condivisa da tutti”.

 

meryl streep con claudio gubitosi al foni

Giffoni, sottolinea Gubitosi, non è “un” festival tra i tanti, ma una realtà che occupa in modo stabile 140 persone e 400 nel periodo della kermesse, “tutti ragazzi meridionali che altrimenti se ne sarebbero dovuti andare”; produce 600 attività e “dove prima c’era il deserto” c’è un’arena da 5 mila posti all’aperto e una sala da 650 posti recuperata da un cantiere.

 

“Questo paese del sud di 11.500 abitanti conta oggi tre banche nazionali, una finanziaria, due uffici postali, 48 ristoranti tutto l’anno e 170 B&B, segno che i soldi ricevuti da stato e regione abbiamo saputo spenderli bene e li abbiamo ripagati per tre”.

 

claudio gubitosi negli anni ottanta

[…] Come proseguirà il film sul Giffoni Festival? “Sangiuliano dovrebbe capire che sono intervenuto sui fondi di sviluppo perché se questa edizione non si fosse tenuta, per la prima volta dopo cinquantatré anni, la figuraccia davanti al mondo l’avrebbe fatta l’Italia. Non lo prenda come un atto di lesa maestà, e se qualche altro festival fa lo 0,1 per cento di Giffoni per il nostro Paese, mi dica pure qual è. Un fatto è certo: se il bando che limita i contributi non aveva intenti punitivi sarebbe uscito a gennaio, non a luglio quando i soldi sono già stati impegnati”.

 

claudio gubitosi foni film festival

Ora la trama prevede per certa la trasferta di Gubitosi a Roma, “davanti al ministero della Cultura per dire la mia”, e la sua proposta ai parlamentari di qualunque schieramento per una misura di bilancio che blindi Giffoni con uno stanziamento fisso. “Perché mica siamo una sagra”. Il finale è apertissimo.

CLAUDIO GUBITOSIclaudio gubitosi negli anni ottantaclaudio gubitosi protesta contro gennaro sangiuliano 4gennaro sangiuliano in versione kim jong-un - memeclaudio gubitosi foni francois truffaut con claudio gubitosi al foni claudio gubitosi protesta contro gennaro sangiuliano 2GILBERTO PICHETTO FRATIN COMMOSSO AL GIFFONI FILM FESTIVAL claudio gubitosi foni

 

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?