valdis dombrovskis roberto gualtieri

NON SERVE LA TROIKA DEL MES: BASTA QUELLA SOLITA! ''AL TERMINE DELLA PANDEMIA TORNA IL PATTO DI STABILITÀ''. L'ANNUNCIO-MINACCIA DI DOMBROVSKIS, VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA E BADANTE DI GENTILONI - QUINDI SE BRUXELLES VOLEVA FAR PARTIRE LA PROCEDURA D'INFRAZIONE PERCHÉ AVEVAMO IL DEBITO AL 135% DEL PIL, COSA FARÀ QUANDO SARÀ 160%? INDOVINATO

Marco Bresolin per “la Stampa

 

Il quadro disegnato dalle previsioni economiche della Commissione europea è drammatico. L' intera Eurozona sta affrontando una recessione storica (-7,7% del Pil), il debito pubblico dell' area euro ha superato quota 100% del Pil e la ripresa accentuerà le divergenze tra i Paesi. Ma quando terminerà la pandemia le regole del Patto di Stabilità - ora sospese - torneranno in vigore. «Perché sono già provviste della necessaria flessibilità che consentirà di adattarle alle differenti situazioni economiche in cui si trovano i gli Stati membri».

valdis dombrovskis paolo gentiloni 1

 

Ne è convinto Valdis Dombrovskis, vice-presidente esecutivo della Commissione, che vede difficile un' intesa tra i governi per la riforma del Patto.

 

Ieri avete pubblicato l' analisi sulla sostenibilità dei debiti pubblici: tutti promossi, Italia compresa?

«La nostra conclusione è che il debito di tutti Paesi è sostenibile, quindi tutti potranno avere accesso a linea di credito del Mes. Per quanto riguarda l' Italia, ci aspettiamo che al termine della crisi il debito scenda, anche se a un ritmo più lento di quello della Grecia».

 

Non tutti si rialzeranno allo stesso modo dalla crisi: come pensate di frenare le asimmetrie?

«È una delle grandi preoccupazioni. La crisi ha colpito tutti, ma la capacità di rispondere sarà molto diversa da Paese a Paese. Alcuni hanno forti capacità, sfruttando anche la flessibilità concessa sugli aiuti di Stato. Altri invece meno, per esempio quelli del Sud con alto debito come l' Italia.

Oppure quelli dell' Europa centro-orientale. Per questo servirà una strategia di ripresa che non lasci nessuno indietro. Servirà un bilancio pluriennale molto forte dal 2021, con una componente di investimenti sostanziosa, una portata finanziaria sensibilmente aumentata e una politica di coesione rafforzata.

Questo è ciò che la Commissione proporrà nelle prossime settimane».

 

Per il Recovery Fund bisognerà attendere gennaio oppure riuscirete ad anticiparlo?

«Stiamo guardando alla possibilità di introdurre soluzioni ponte, ma al tempo stesso vale la pena considerare che alcuni strumenti economici non sono ancora entrati in vigore. Parlo di "Sure", per i programmi a sostegno della disoccupazione, dei 200 miliardi del fondo della Bei per sostenere le piccole e medie imprese. E poi c' è il Mes, con una linea di credito da 240 miliardi. Tutte queste misure daranno sostegno agli Stati nelle prossime settimane e mesi.

PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

Quindi non siamo a corto di strumenti».

 

Alla luce delle previsioni economiche, fino a quando resterà attiva la clausola che di fatto ha sospeso il Patto di Stabilità?

«Con l' attivazione della clausola avevamo indicato che ci saremmo aspettati un ritorno a politiche di bilancio in linea con le regole Ue non appena la situazione lo avrebbe permesso. Ma non abbiamo indicato una data specifica. Dipenderà da come riusciremo a tenere la pandemia sotto controllo. Dipenderà dai suoi sviluppi, dagli strumenti economici che saranno messi in campo per la risposta, ma anche dall' agenda delle riforme strutturale negli Stati. Perché i finanziamenti devono essere usati in modo efficiente».

 

Al termini della crisi, il Patto di Stabilità tornerà in vigore come prima oppure andrà cambiato?

«La discussione sulla cornice normativa delle nostre regole di bilancio era già iniziata prima della crisi e certamente ci torneremo anche dopo. Però bisogna riconoscere che le nostre regole di bilancio hanno la necessaria flessibilità: sono già adeguate a diverse situazioni, inclusi gli elementi anti-ciclici, che richiedono agli Stati sforzi strutturali diversi in base alle loro situazioni economiche».

 

Dunque non c' è alcuna necessità di modificarle?

giuseppe conte angela merkel 1

«Ripeto: la discussione continuerà, ma bisogna trovare un consenso per decidere dove vogliamo andare. Non possiamo rimanere paralizzati in un dibattito in cui alcuni Paesi dicono che non c' è sufficiente la disciplina di bilancio e altri che invece lamentano l' eccesso di austerità. Certo, bisogna lavorare sulla semplificazione, rafforzare il carattere anti-ciclico. Ma se vogliamo cambiare le regole serve un consenso: prima di aprire la discussione, dovremmo essere sicuri di atterrare su un terreno migliore rispetto a quello attuale. E comunque fino a quando non ci sarà una decisione su nuove regole, quelle attuali continueranno a rimanere in vigore».

 

La sentenza della Corte costituzionale tedesca avrà ripercussioni sull' attività della Bce?

«Stiamo facendo un' analisi approfondita della sentenza, dopodiché decideremo eventuali passi da compiere. Ma come Commissione ci teniamo a ribadire il primato del diritto Ue e il fatto che le sentenze della Corte di Giustizia Ue sono vincolanti in tutte le corti nazionali. È importante rispettare questo principio per garantire un corretto funzionamento del sistema giuridico europeo. Per quanto riguarda le implicazioni monetarie dovremmo rispettare l' indipendenza della Bce, spetta a loro decidere. Di positivo possiamo dire che il verdetto di Karlsruhe non riguarda il programma di acquisto titoli lanciato dalla Bce per far fronte alla pandemia. È importante che continui a funzionare perché consente a tutti i Paesi di avere accesso ai mercati finanziari in modo adeguato».

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…