nuzzi con la moglie valentina fontana
Annalisa Cuzzocrea per la Repubblica
«Abbiamo l' ordine di non farla entrare » , si è sentito dire il giornalista della Stampa Jacopo Iacoboni dallo staff di Sum #2, a Ivrea. Un ordine perentorio, nonostante i tentativi prima del collega, e ora deputato M5S, Emilio Carelli; poi degli altri giornalisti presenti, che hanno segnalato la situazione all' ufficio stampa perché facesse qualcosa.
La VisVerbi, la società che organizza l' evento, si è difesa dicendo che il cronista non si era accreditato e che aveva tentato di usare un badge falso. Ma una dichiarazione rilasciata all'Ansa da fonti del Movimento, aveva già ammesso che c'era qualcosa di più: « Iacoboni non è il benvenuto a un evento che commemora Gianroberto Casaleggio, perché lo ha insultato anche sul letto di morte» .
La questione è stata definita « personale e non professionale » . La direzione della Stampa ha replicato subito con una nota: «È inaccettabile che a un giornalista, e alla testata che rappresenta, venga impedito di fare il proprio lavoro perché si dissente da ciò che ha scritto. Ed è incomprensibile che ciò avvenga a opera di una forza politica impegnata nella formazione del prossimo governo».
Intervengono anche Ordine dei giornalisti, Federazione nazionale della Stampa e parlamentari come Michele Anzaldi e Maria Elena Boschi, pd; Osvaldo Napoli, Forza Italia; Guido Crosetto, Fratelli d' Italia. Interviene soprattutto, dal palco di Ivrea, il direttore del Tg La 7 Enrico Mentana, che intervistato dal giornalista Gianluigi Nuzzi - conduttore e principale organizzatore dell' evento - lo ferma subito: «
Prima di tutto voglio dirti una cosa che ti farà arrabbiare: mi dispiace che ci sia un giornalista che non è stato fatto entrare. Evidentemente per voi ci sono giornalisti e giornalisti». « È entrato, ma con un badge tarocco - ha ribattuto Nuzzi - e tutti i tarocchi noi non li vogliamo » .
Applausi dalla platea dei 5 stelle, che non perde l' occasione di attaccare un cronista sgradito. Una pratica non nuova, nel Movimento (la ricorda anche Iacoboni nel suo libro, L' esperimento, edizioni Laterza), ma che stona con l' impronta istituzionale che vorrebbe imprimergli Di Maio.
Mentana tiene il punto: «Sconsiglio a chiunque, anche a chi pensa di avere delle buone ragioni, di tener fuori un giornalista, non è mai un vantaggio. Punto». Nuzzi strappa un altro applauso dicendo che i giornalisti sono cittadini come tutti gli altri e che, semplicemente, ci sono delle regole da rispettare.
Peccato che a Ivrea ad arrivare per vari motivi - senza accredito, siano stati in molti. A non poter entrare, soltanto uno.