mario draghi

E ORA I PARTITI DOVRANNO ABBASSARE LA CRESTA - DRAGHI PREPARA I PRIMI "VAFFA" AI PARTITI, CHE ORA DOVRANNO MARCIARE A TESTA BASSA - SOPRATTUTTO A QUEI MINISTRI, DA FRANCESCHINI A PATUANELLI, CHE HANNO SPENTO LE SUE AMBIZIONI QUIRINALIZIE - DOPO CHE I PARTITI NON HANNO FATTO CHE RIPETERE QUANTO FOSSE NECESSARIO CHE RIMANESSE A PALAZZO CHIGI, ORA MARIPIO E' PRONTO A PIAZZARGLIELO IN QUEL POSTO SU GREEN PASS, MISURE ANTI-COVID E PNRR - A PARTIRE DALLA PROPOSTA DELLA LEGA DI CALMIERARE LE TARIFFE CON 30 MILIARDI…

Ilario Lombardo per "la Stampa"

 

MARIO DRAGHI

L'atto finale del melodramma politico degli ultimi giorni andrà in scena oggi, quando attorno al tavolo del Consiglio dei ministri Mario Draghi siederà di fronte ai suoi congiurati. È la scena che tanti hanno immaginato nelle ultime ore: il premier che arriva, cartelletta in mano, e riprende il lavoro con Dario Franceschini, Andrea Orlando, Stefano Patuanelli, con chi più o meno intensamente ha spento le sue ambizioni quirinalizie. Il talento che gli riconoscono i collaboratori più stretti è maturato durante gli anni alla guida della Bce, dove Draghi doveva quotidianamente navigare tra i governatori che guardavano con sospetto l'italiano arrivato a difendere la stabilità dell'euro a colpi di quantitative easing.

 

MARIO DRAGHI MEME

Dunque, dicono, niente di più facile che riallacciare i fili dell'azione di governo con chi non lo ha voluto al Colle. Anzi, nelle considerazioni a caldo fatte dal presidente c'è la certezza che i partiti dovranno fare i conti con la mancanza di alternative: o questo governo va avanti o si precipiterà verso il voto. Draghi sa che saranno mesi terribili. Il suo più fedele interprete, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, lo mormorava a chiunque l'altro ieri alla Camera.

 

MATTEO SALVINI MARIO DRAGHI

Per questo il premier ha bisogno di dare un primo avvertimento. Un primo no ai partiti. E potrebbe darlo già nelle prossime ore, per frenare le intemperanze di Matteo Salvini. Il leghista ha chiesto un incontro a Draghi e vuole al suo fianco Giorgetti. La richiesta sarà di «un deciso intervento del governo, di almeno 30 miliardi di euro», per abbattere i costi di luce e gas. Niente di più lontano dai piani del premier.

 

A Palazzo Chigi provano a minimizzare la proposta di Salvini, ma il senso delle risposte va sempre nella stessa direzione: ci sono già stati tre interventi ravvicinati per abbattere i costi delle bollette e 30 miliardi sono una cifra enorme, di fatto una finanziaria, che andrebbe contrattata con l'Europa.

 

MATTEO SALVINI DOPO L'INCONTRO CON MARIO DRAGHI

La fine dolceamara sul Quirinale può lasciare a Draghi un vantaggio, che l'ex banchiere intende sfruttare. Sergio Mattarella congela il quadro. E ora che il premier si sente svincolato dalla sua partita più personale, ha indubbiamente meno da perdere. A maggior ragione - ha confidato con una certa dose di ironia Draghi - dopo che i partiti non hanno fatto che ripetere quanto fosse necessario che rimanesse a Palazzo Chigi. Su Green Pass, misure anti-Covid e Pnrr è pronto a sfidare le resistenze dei partiti.

giancarlo giorgetti maria elena boschi

 

Dall'atteggiamento di Giorgetti, ha già intuito che da qui alle prossime settimane la Lega potrebbe alzare il tasso di conflittualità. Il vicesegretario ha evocato le dimissioni ed è pronto allo strappo appena capirà che Salvini punterà a rompere con il governo o a sfruttare ogni centimetro di polemica contro chiunque. Nel mirino finiranno il ministro della Salute Roberto Speranza, i colleghi dell'Interno e delle Infrastrutture.

 

SERGIO MATTARELLA MARIO DRAGHI MEME

Si parlerà di rimpasto ancora per giorni, come avvenuto mentre ancora era in corso la votazione che ha sancito il bis di Mattarella. Potrebbe essere la Lega ad aprire al rimescolamento, oppure i centristi di Coraggio Italia, che scalciano per entrare nel governo. Ma per Draghi resteranno grida nel deserto finché qualcuno non glielo andrà a chiedere ufficialmente. Fino ad allora si concentrerà sulla montagna di dossier rimasta in sospeso durante il rodeo sul Quirinale.

 

La riforma del fisco e delle pensioni, ma anche la riforma del Csm e il pacchetto di norme sul lavoro, per la precisione sui due capitoli considerati più urgenti: precarietà e sicurezza. Durante uno degli ultimi Cdm, Draghi aveva promesso al ministro Orlando che avrebbero ripreso il prima possibile a discutere della proposta di introdurre procedure più trasparenti per i tirocini, e maggiori garanzie nell'applicazione dei contratti nei settori edili. Di materiale per rilanciare il governo ce n'è tanto. Oggi si ricomincia, in attesa che Salvini decida se restare dentro o giocarsi l'ultimo anno di legislatura fuori dalla maggioranza.

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…