giuseppe conte domenico arcuri

IL PARTITO DI CONTE È IL DEEP STATE - DA VECCHIONE AD ARCURI, DA CHIEPPA A GORACCI: IL PREMIER DÀ SEMPRE PIÙ POTERI AL SUO CERCHIO MAGICO PER TOGLIERLI AI PARTITI E IMPEDIRE LORO DI FARE IL RIMPASTO. BETTINI E DI MAIO VORREBBERO TORNARE ALLA FORMULA DEI DUE VICEPREMIER PER LIMITARE IL SUO STRAPOTERE E RIMETTERE PD E 5 STELLE A PALAZZO CHIGI - C'È CHI FIUTA L'ARIA E SI PREPARA AL DOPO: BENASSI HA PUNTATO IL RUOLO DELLA BELLONI

 

DAGO-IERI:

Il piano di Conte per reggere ancora al comando è quello di gestire i progetti del Recovery Fund in totale solitudine (ecco perché è così in ritardo), tanto da aver messo in piedi una sua personale task force alla Presidenza del Consiglio, prendendo funzionari e dirigenti dal ministero degli Affari Europei di Enzo Amendola e da quello dell'Economia di Gualtieri, e mettendoli sotto il controllo diretto dello staff di Palazzo Chigi, Chieppa e Goracci. Solo il duo Renzi-Zinga ha manifestato un'opposizione forte a questa ennesima usurpazione di deleghe.

 

 

https://m.dagospia.com/conte-e-davvero-in-bilico-non-finche-dura-il-covid-non-sara-piatto-e-vaccinato-253980

 

 

REPUBBLICA - OGGI

Annalisa Cuzzocrea per "la Repubblica"

 

Ha una squadra, Giuseppe Conte, che porta avanti e difende a rischio di fare mosse scomposte.

Una schiera di fedelissimi che appaiono sempre più - agli occhi dei partiti - come una sorta di governo ombra. Ingombrante. Inafferrabile.

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

Lontano dalle logiche della politica, vicino alle esigenze del presidente del Consiglio.

Non c' è un Gianni Letta nel Conte bis. Né una Maria Elena Boschi.

Non esiste un braccio destro politico dell' avvocato del popolo, a meno che non voglia considerarsi tale il portavoce Rocco Casalino. Esiste però un apparato il cui ruolo sta diventando sempre più pervasivo.

 

Non è un caso che una delle ragioni principali di tensione - in questo momento - con il Pd e con il Movimento 5 stelle, sia la volontà di accentrare le decisioni sui progetti di Next generation Eu in una cabina di regia a Palazzo Chigi. Con dentro probabilmente il suo capo di gabinetto, Alessandro Goracci, figlio di Carlo, ex vicesegretario generale della Camera quando a capo di Montecitorio c' era Ugo Zampetti, ora consigliere del Colle.

 

conte vecchione

Goracci è considerato l' ombra del premier, tanto sconosciuto alle cronache quanto vicino ai mille dossier. Sempre al Recovery, potrebbe lavorare il consigliere economico Riccardo Cristadoro, senior director del dipartimento di Economia e Statistica alla Banca d' Italia, già membro della commissione Colao insieme a un' altra consigliera, l' economista Mariana Mazzucato.

 

Affidare scelte strategiche per il Paese ai tecnici e ai consulenti di Chigi non è però una condizione che Pd, 5 stelle e Italia Viva intendono accettare. È uno dei terreni dello scontro. È uno dei motivi per cui nelle voci di rimpasto che ormai corrono su ogni linea telefonica del governo - si torna a parlare di affiancare a Conte due vicepremier politici: uno dei due, dovrebbe essere il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

roberto chieppa

 

L' altro episodio che ha fatto infuriare i partiti è legato a un altro fedelissimo del capo del governo: Gennaro Vecchione, confermato alla guida del Dis, il dipartimento delle informazioni per la sicurezza che coordina Aise e Aisi, servizi segreti esterni e interni. Stava quasi per essere sostituito, Vecchione, quando scoppiò il caso Russiagate, il tentativo dell' amministrazione Trump di trovare in Italia prove contro quella di Obama attraverso la nostra intelligence. E invece, Conte ha deciso di prorogarne la nomina avvertendo i partiti due ore prima.

 

Per dire quanto il rapporto tra i due sia considerato stretto, basta citare un episodio di qualche giorno fa, quando il Copasir convoca il premier perché spieghi un articolo della manovra sulla fondazione sulla cybersecurity, il cui controllo Chigi voleva affidare proprio al Dis. A parlare davanti al Comitato di controllo dei servizi segreti il capo del governo manda Vecchione, che siede ed esordisce: «A nome del presidente del Consiglio sono venuto a dirvi... ». Più di un parlamentare sobbalza.

 

UGO ZAMPETTI

Ci sono, tra i fedelissimi, il consigliere diplomatico Pieto Benassi, entrato in contrasto in alcune circostanze con la Farnesina per una sorta di rincorsa sui vari dossier, e Roberto Chieppa, segretario generale di Palazzo Chigi, oltre al consigliere militare Carlo Massagli.

 

E c' è, soprattutto, l' onnipresente ad di Invitalia Domenico Arcuri, commissario per l' emergenza Covid, per la scuola, per l' Ilva: il sodalizio tra i due nasce quando Conte, insieme al Pd, difende il suo posto da ad dalle mire M5S. E si consolida quando in piena crisi del governo giallo-verde, Arcuri progetta un piano da 250milioni di euro per la Capitanata, nome bizantino della provincia di Foggia che - secondo alcuni - il premier in rotta con Salvini stava pensando di trasformare in futura base elettorale.

Pietro Benassi

 

Si fida di Arcuri, l' avvocato. E si fida - lo ha detto a Lilli Gruber che gli chiedeva di Mario Draghi - del suo ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri, con cui pare aver trovato un' intesa speciale. Simile a quella che ha con un altro dem come Francesco Boccia o con il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha difeso sul caso Calabria. Eppure, non è detto che la rete regga.

 

CARLO MASSAGLI GIUSEPPE CONTE

Tanto che i suddetti fedelissimi sono in cerca di altre strade: Arcuri avrebbe puntato Cdp, o Leonardo. Benassi, si dice, vorrebbe il posto di Elisabetta Belloni da direttore generale alla Farnesina. Giuseppe Busìa, altro consigliere fidatissimo, ha già preferito l' Anac. «Fiutano l' aria», dice un esponente di governo che ha in testa il rimpasto. Con una data: «Se vuole gestirlo Conte, va fatto subito dopo la manovra».

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…