angela merkel mario draghi 12

IL PASSAGGIO DI TESTIMONE - ANGELA MERKEL, NEL SUO ULTIMO VIAGGIO IN ITALIA DA CANCELLIERA TEDESCA, ELOGIA MARIO DRAGHI: “IN POCHI MESI SI È CREATA UNA COLLABORAZIONE MOLTO STRETTA. QUANDO ERA ALLA BCE È STATO IL GARANTE DELL’EURO” - LO SCAMBIO DI CORTESIE E I DOSSIER APERTI: DALL’AFGHANISTAN ALLA LIBIA, PASSANDO OVVIAMENTE PER LA DIREZIONE CHE DOVRÀ INTRAPRENDERE L’UE - DRAGHI: “L’ITALIA RESTA L’ITALIA, NON PUÒ RAPPRESENTARE L’EUROPA. DOBBIAMO AFFRONTARE SFIDE CHE SONO PIÙ GRANDI DI OGNI SINGOLO PAESE”

 

Da www.corriere.it

 

mario draghi angela merkel 4

«Forse sarà il nostro ultimo incontro bilaterale e mi fa molto piacere essere qui. In pochi mesi di collaborazione si è creata una collaborazione molto stretta». La cancelleria tedesca uscente Angela Merkel ha aperto con queste parola l’incontro con la stampa a Palazzo Chigi in occasione dell’incontro con il premier Mario Draghi.

 

«Anche quando era alla Banca centrale abbiamo collaborato e Draghi è stato un garante dell’euro», ha sottolineato. Nella sua ultima giornata romana la Cancelleria ha incontrato anche papa Francesco in Vaticano e dopo il vertice a Palazzo Chigi ha pranzato con Draghi all’hotel Eden.

angela merkel mario draghi

 

La stima e la fiducia espressi dalla cancelliera sono stato contraccambiati dal premier italiano che in conferenza stampa ha ricordato i periodi più duri alla guida della Bce:

 

«Durante gli anni che ho trascorso alla guida della Banca Centrale Europea, Merkel ha sostenuto con grande convinzione l’indipendenza della banca centrale, anche quando venivamo attaccati per le politiche espansive necessarie per difendere l’integrità della moneta unica, allontanare i rischi di deflazione e sostenere la ripresa» ha detto il premieri italiano. «Le sono personalmente grato per gli scambi che abbiamo avuto in quegli anni difficili».

mario draghi angela merkel 2

 

Draghi ha voluto ringraziare la cancelliera per il ruolo determinante che ha avuto nel disegnare il futuro dell’Europa in questi anni e il grande lavoro per la Germania nei 16 anni di cancellierato: «Dal 2005 a oggi, l’Europa ha affrontato la grande recessione, la crisi dell’euro, la pandemia di Covid-19. La Cancelliera ha saputo guidare la Germania e l’Unione Europea con calma, determinazione e sincero europeismo».

 

Merkel è stata una campionessa di multilateralismo, ha sottolinato Draghi, anche quando gli altri paesi tendevano all’isolazionismo. «Ha trasformato il ruolo della Germania in Europa dè stata anche un grande esempio per tante ragazze e giovani donne interessate alla vita politica».

 

«Ci mancherà» ha detto Draghi riferendosi alla cancelliera, «ma sono sicuro che la vedremo ancora in Italia» facendo riferimento all’amore di Merkel per il nostro paese.

 

mario draghi angela merkel 1

Il premier italiano ha voluto anche approfittare di questo ultimo incontro ufficiale per ringraziare Merkel e la Germania dell’assistenza diretta ricevuta a decine di pazienti italiani trasportati negli ospedali tedeschi durante la pandemia: «Un gesto che ci ha commosso» ha detto Draghi.

 

mario draghi 1

Venendo poi a temi toccati nell’incontro, Draghi ha citato il Next Generation Eu: «Un’occasione straordinaria per la crescita» ha detto il premier italiano ricordando che noi siamo quelli che hanno avuto la fetta maggiore, 191 miliardi, quindi anche quelli con la maggiore responsabilità, ovvero «quella di spendere con onestà».

 

angela merkel mario draghi

Merkel, dal canto suo, ha ribadito la sua fiducia e il suo ottimismo nel buon esito del Pnrr italiano: «Il piano messo a punto dal premier Mario Draghi è ottimo: Siamo sicuri che i soldi verranno spesi molto bene e faranno bene al Paese».

 

Tra i temi dell’incontro tra Draghi e la Cancelliera Merkel anche la difesa europea. «Con la Cancelliera abbiamo parlato delle implicazioni per l’Europa della nuova politica estera americana - ha spiegato il premier italiano - e ci siamo detti d’accordo sulla necessità di accelerare nei processi di costruzione di una politica estera e di una difesa europea». Toccato anche l’argomento Libia, che sarà oggetto di approfondimento il prossimo il 12 novembre alla Conferenza di Parigi a cui sarà presente anche la Francia.

angela merkel mario draghi.

 

Merkel e Draghi hanno parlato anche di Afghanistan:«Ci siamo trovati d’accordo sulla necessità di affrontare la crisi umanitaria e aiutare gli afgani. Il G20 della prossima settimana ci darà occasione di discutere di questi temi». ha detto il presidente del Consiglio.

 

angela merkel mario draghi

Rispondendo alle domande su un eventuale ruolo diverso dell’Italia dentro l’Ue il premier Draghi ha detto che «L’italia resta l’Italia non può rappresentare l’Europa«, ma ha ribadito la necessità di una maggiore collaborazione tra gli stati dentro l’Unione: «Dobbiamo affrontare sfide che sono più grandi di ogni singolo Paese»

angela merkel mario draghi 13angela merkel mario draghi 10mario draghi angela merkel 2angela merkel mario draghi 6angela merkel mario draghi 3angela merkel mario draghi 11mario draghi angela merkel 9angela merkel mario draghi 0angela merkel mario draghi 2angela merkel mario draghi 9angela merkel mario draghiangela merkel mario draghi 12angela merkel mario draghi. mario draghi angela merkel mario draghi

 

angela merkel mario draghi 12angela merkel mario draghi 11

 

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)