LA PAZIENZA DI BRUXELLES È FINITA – L’AVVERTIMENTO DI PAOLO GENTILONI, MASCHERATO DA “CONSIGLIO”, SUL MES (“L’ITALIA AVREBBE PIÙ VOCE IN CAPITOLO SE PROCEDESSE CON LA RATIFICA”) È IL SEGNALE CHE GIORGIA MELONI SI STA GIOCANDO TUTTA LA POCA CREDIBILITÀ CHE AVEVA GUADAGNATO IN QUESTI MESI – L’ALLARME SUI TEMPI DEL PNRR E LE SCARAMUCCE CON SALVINI SU AUTONOMIA E FLAT TAX (AMMORBIDITE DA FEDRIGA)

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1. GENTILONI: «ERRORE LO STOP AL MES, DAL SÌ PIÙ VOCE IN UE»

Estratto dell’articolo di Gianni Trovati per “il Sole 24 Ore”

 

paolo gentiloni al festival dell economia di trento 2 paolo gentiloni al festival dell economia di trento 2

«In Italia il Mes è vissuto come la Spectre, non so perché. Si dice che sarà costretto a utilizzarlo per il proprio debito sovrano? Ma quando mai». Nel suo intervento al Festival dell’Economia di Trento il commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, intervistato da Adriana Cerretelli, sceglie di non usare perifrasi quando cerca di smuovere il lungo stallo italiano sulla ratifica alla riforma del Fondo Salva-Stati.

 

Nell’ottica comunitaria incarnata da Gentiloni, del resto, il tempo delle attese […] è finito, come è finito il tempo della discussione sulle difficoltà nell’attuazione del Pnrr. «Il problema non è denunciare i ritardi ma evitare di produrli», taglia corto con un riferimento nemmeno troppo velato alle lunghe discussioni italiane sui responsabili dell’affanno nella realizzazione degli investimenti.

 

giorgia meloni con paolo gentiloni giorgia meloni con paolo gentiloni

Il punto è che i numeri con cui Roma si presenta in Europa sono tutt’altro che negativi. «L’Italia ha avuto buoni livelli di crescita negli ultimi tre anni e conserva buone previsioni anche per l’anno in corso», sottolinea Gentiloni […]. La posizione italiana sembra invece indebolirsi nel confronto sulle nuove regole fiscali. Anche a causa del Mes, secondo Gentiloni.

 

«Il problema è di reputazione di un Paese - sostiene -. La riforma è frutto di un accordo unanime (anche l’Italia lo ha firmato, ndr.), e gli accordi internazionali andrebbero mantenuti». La conseguenza di questa premessa è che «l’Italia avrebbe più voce in capitolo se procedesse con la ratifica», anche sulle proposte di ulteriore evoluzione del Mes in uno strumento di supporto agli investimenti avanzate a più riprese da Roma anche senza molti dettagli.

 

PAOLO GENTILONI AL FESTIVAL DELL ECONOMIA DI TRENTO PAOLO GENTILONI AL FESTIVAL DELL ECONOMIA DI TRENTO

[…] la premier Meloni e il ministro dell’Economia Giorgetti provano a usare il blocco italiano sul Mes come merce di scambio a Bruxelles nel negoziato sulla riforma del Patto di stabilità, in cui l’Italia chiede un trattamento privilegiato per gli investimenti in transizione verde e digitale, compresi quelli del Pnrr, e nella difesa.

 

La tattica però è bocciata da Gentiloni, come del resto lo è stata dal presidente dell’Eurogruppo Donohoe e dal vicepresidente della Commissione Dombrovskis, che offre una chiave di lettura opposta: con il «sì» al Mes, la posizione italiana in Europa migliorerebbe.  […]

 

PAOLO GENTILONI PAOLO GENTILONI

2. PRESSING DI GENTILONI PER IL MES "L'ITALIA SI STA FACENDO DEL MALE" SALVINI ALL'UE: AVANTI CON LA FLAT TAX MASSIMILIANO FEDRIGA "

Estratto dell’articolo di Federico Capurso e Marco Bresolin per “la Stampa”

 

Paolo Gentiloni mette tutte e due le mani avanti dicendo che «la decisione non spetta a noi» (dove "noi" sta per la Commissione europea), «ma al governo e al Parlamento italiani». Però tiene a sottolineare che con la vicenda del Mes l'Italia si sta «facendo del male dal punto di vista della reputazione» e questo «è sbagliato».

 

massimiliano fedriga attilio fontana matteo salvini massimiliano fedriga attilio fontana matteo salvini

Dal Festival dell'Economia di Trento, il commissario lancia così il suo avvertimento, travestito da "consiglio", per cercare di convincere Roma a ratificare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità. La pazienza dei partner Ue è ormai agli sgoccioli, forse addirittura oltre. E il prezzo politico da pagare rischia di essere salato.

Quello sul Mes è solo uno dei tanti messaggi che l'ex premier si è trovato costretto a dover recapitare ai suoi connazionali in questi giorni, accanto all'allarme sui tempi del Pnrr e quelli per i rischi collegati alle riforme che il governo Meloni non vuole fare (vedasi alla voce concessioni balneari e catasto) e soprattutto a quelle che ha fatto o intende fare (come la flat tax o la riforma delle autonomie). Messaggi che al momento, però, non vengono accolti bene. Soprattutto dalla Lega, che su flat tax e autonomie si sente attaccata al cuore del proprio programma elettorale.

VALDIS DOMBROVSKIS - PAOLO GENTILONI VALDIS DOMBROVSKIS - PAOLO GENTILONI

 

Matteo Salvini non nasconde la sua stizza: «Checché ne dica la Commissione europea, la flat tax è una tassa che funziona ovunque sia applicata». Ma se i suoi fedelissimi al Parlamento europeo gonfiano il petto e vanno all'attacco dei funzionari Ue e dei loro rilievi, «che ignoriamo bellamente e andiamo avanti», l'anima moderata del Carroccio cerca un approccio diverso, dialogante.

 

«Nessuna bocciatura - dice infatti a La Stampa il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga -. L'Europa ha proposto delle riflessioni su cui siamo disponibili a discutere».

 

raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni 1 raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni 1

[…] I ministri delle Finanze dell'Eurozona sperano che il loro collega Giancarlo Giorgetti possa giocare un ruolo-chiave nel convincere i suoi compagni di partito sulla ratifica del Mes, mentre per Fratelli d'Italia le aspettative sono tutte sulla premier Giorgia Meloni. «Nessuno pensa che l'Italia debba usarlo» ha ribadito Gentiloni, lasciandosi scappare che «forse le sue dimensioni non sarebbero nemmeno adeguate per un Paese come l'Italia».

 

L'argomento per convincere Roma è lo stesso usato dal presidente dell'Eurogruppo: «Se l'Italia ratificasse il Mes avrebbe più voce in capitolo nel dibattito che si aprirà per dargli una nuova funzione». Ma nonostante il pressing si stia intensificando a tutti i livelli, all'orizzonte non sembra esserci ancora una soluzione positiva. […] 

PAOLO GENTILONI PASCAL DONOHOE CHRISTINE LAGARDE PIERRE GRAMEGNA PAOLO GENTILONI PASCAL DONOHOE CHRISTINE LAGARDE PIERRE GRAMEGNA

PASCHAL DONOHOE - GIANCARLO GIORGETTI - PAOLO GENTILONI PASCHAL DONOHOE - GIANCARLO GIORGETTI - PAOLO GENTILONI ZAIA - GIORGETTI - FONTANA - CALDEROLI - SALVINI - FEDRIGA ZAIA - GIORGETTI - FONTANA - CALDEROLI - SALVINI - FEDRIGA raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni

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politica

GIORGIA PARTE IN QUARTA E SBATTE – QUANDO AFFERMA IN UN'INTERVISTA A ‘’QUARTA REPUBBLICA’’, IN ONDA IN SERATA SU RETE4, CHE ‘’SULLA CORTE DEI CONTI HO PROROGATO LE NORME DEL GOVERNO DRAGHI’’, MELONI DIMENTICA CHE ALL’EPOCA IL PAESE ERA ANCORA IN PANDEMIA - QUINDI ATTEGGIARSI A VITTIMA DEL SISTEMA (“IL PROBLEMA È CHE C'È UNA DERIVA AUTORITARIA SE QUALCUNO CHE VIENE DA DESTRA E NON DA SINISTRA NON AVESSE GLI STESSI DIRITTI CHE HANNO LORO”), È SOLO CHIAGNE E FOTTI – MA IL PEZZO FORTE DELL’INTERVISTA È QUANDO SI TRAVESTE DA GIOVANNA D’ARCO IN MODALITÀ FRONTE DELLA GIOVENTÙ: “ANCORA OGGI CHE SONO PREMIER PREFERISCO ANDARE CASA CHE DIVENTARE DIVERSA" (TRANQUILLA, I CONTI DELLA CORTE PRIMA O POI ARRIVERANNO AL PETTINE…)

DAGOREPORT! EUROPEE DA INCUBO PER I PARTITI ITALIANI  IL PIANO DI GIORGIA MELONI (ACCORDO TRA DESTRA E PPE) PER CONQUISTARE LA COMMISSIONE EUROPEA SI SCONTRA CON LA DURA OPPOSIZIONE DEI CRISTIANO-DEMOCRATICI E DEI LIBERALI TEDESCHI, CHE NON VOGLIONO UN’ITALIANA “QUEEN-MAKER” (DI MERKEL CE N'E' UNA SOLA) E NON SOPPORTANO L’ATTIVISMO SCODINZOLANTE DI MANFRED WEBER CHE SOGNA DI PRENDERE IL POSTO DI URSULA (E LA TERZA TRANCHE DEL PNRR E' SCOMPARSA) – GUAI POTREBBERO ARRIVARE PER LA DUCETTA DALLE ELEZIONI IN SPAGNA E POLONIA – I RAPPORTI DI FORZA CON SALVINI (CHE VUOLE MOLLARE LE PEN E AFD) E QUEL POCO CHE RESTA DI BERLUSCONI – ELLY SCHLEIN, CON LE SUE 5 DONNE CAPILISTA, FA INCAZZARE GENTILONI E MEZZO PD – I GRILLINI DELUSI DALL'IRRILEVANZA DI CONTE SPERANO CHE PRESTO VENGA ASSOLTA CHIARA APPENDINO

A DRAGHI FISCHIANO LE ORECCHIE. E NON È UNA BUONA NOTIZIA PER GIORGIA MELONI – I PASDARAN DELLA DUCETTA CONTINUANO A CHIAMARE IN CAUSA “MARIOPIO” UN GIORNO SÌ E L’ALTRO PURE. L’ULTIMO È STATO CARLO FIDANZA, CAPODELEGAZIONE DI FRATELLI D’ITALIA AL PARLAMENTO UE, CHE HA PARLATO DI “DOPPIO STANDARD” SULLA NORMA CHE LIMITA I POTERI DELLA CORTE DEI CONTI SUL PNRR. MA OCCHIO: SUPER-MARIO È ANCORA IN MODALITÀ ZEN, MA SE SI SENTIRÀ TROPPO STRATTONATO RILASCERÀ UNA TOSTA INTERVISTA AL “FINANCIAL TIMES”

ALTRO CHE MISSILI NUCLEARI, SE CICCIO KIM NON SI METTE A DIETA SARÀ LUI A FARE IL BOTTO – DALLE FOTO DIVULGATE DA PYONGYANG IL DITTATORE NORD-COREANO SEMBRA ESSERE INGRASSATO ANCORA. SECONDO I SERVIZI SEGRETI DI SEUL SAREBBE ARRIVATO A PESARE 140 CHILI E LE SUE CONDIZIONI DI SALUTE PREOCCUPANO (NON NOI): NEL 2021 ERA SCOMPARSO PER UN MESE PER POI RIAPPARIRE MOLTO DIMAGRITO. ORA IL PASCIUTO MARESCIALLO SEMBRA AVER RIPRESO A MANGIARE MA C’È UN ALTRO PROBLEMA CHE PREOCCUPA I MEDICI NORD-COREANI…