meloni salvini estate elettorale

LA PAZZA ESTATE ELETTORALE: LISTE A FERRAGOSTO E COMIZI IN COSTUME - CECCARELLI: "L'ESTATE COME UN'ALLEGORIA DEL DISFACIMENTO, OGGI PIÙ CHE CONCLAMATO, DELLA VITA PUBBLICA. SEPARAZIONE, CRISI DI RIGETTO, SICURO ASTENSIONISMO, MAGARI QUI E LÀ, DIO NE SCAMPI, FUOCHI DI RIVOLTA. E SUI SOCIAL SI RACCOLGONO MEME E LE PRIME IRONIE CON LA MELONI IN VERSIONE MOSTRO MARINO CHE TERRORIZZA I BAGNANTI IN FUGA…"

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”

meloni meme

 

Dunque, sarà un'estate un po' così... Ma in che senso? Eh, un'estate elettorale.

Semplice, ma non troppo, comunque la prima estate così, e siccome l'Italia è l'Italia, ecco che sulla rete se ne raccolgono i primissimi segni, ovviamente vibranti e come ovvio all'insegna della beffa.

 

A un centinaio di metri dalla spiaggia, là dove l'acqua è alta, come un mostro marino si erge quindi dai flutti il faccione in lontananza di Giorgia Meloni, in versione comizio spagnolo; ma il primo piano se lo contendono una quantità di bagnanti terrorizzati che si accalcano, fra corpi, spume e schizzi, verso il bagnasciuga; sono uomini, donne, bambini che fuggono dall'orrenda visione balneare, fra i loro piedi si nota un'anziana signora caduta che sta per essere travolta dalla folla.

 

salvini in spiaggia

La campagna elettorale d'agosto già accende, come ci si poteva aspettare, la fantasia dei creatori digitali (nel caso Giuseppe Mastroserio). Immaginario accalorato e, come ti sbagli, all'insegna dell'intrattenimento. Se i social dei politici sono davvero lo specchio delle loro pulsioni, a volerci fare caso Instagram era già piena di immagini leggibili come presagi.

 

A parte una debordante quantità di Salvini in costume da bagno sotto l'ombrellone e alle prese con castelli di sabbia, piste di palline e pistole ad acqua, sempre in tema Meloni, ma con effetti ben lontani dall'inferno dantesco di cui sopra, per la stagione dei comizi potrebbe rientrare in circolo una copertina di Novella2000 (gestione Visibilia-Santanché) da cui la leader di Fratelli d'Italia si affaccia distesa su una sdraio e sorride guardando il telefonino in costume intero a strisce bianche rosse e verdi. Lo strillo la proclama: "Sirena tricolore".

 

Ora, è vero che ormai si è visto quasi tutto, ma l'accelerazione del voto, oltre ad aprire scenari di perturbanti ripercussioni pandemiche, economiche, sociali e istituzionali, prolunga per la prima volta il bombardamento delle visioni, delle chiacchiere e dei prevedibili oltraggi in un tempo in cui la competizione, grosso modo, era sospesa o al massimo rinviata.

salvini 44

 

Intendiamoci, la storia politica è densa di eventi avvenuti nella stagione calda e nel ricordo, specie per chi ha una certa età, prendono un passo epico, o buffo, o particolarmente rivelatore, comunque straniante. I funerali di Togliatti, per dire; o il congresso socialista di Bari, con la camicia di Bettino inzuppata di sudore; la fondazione dell'Udr di Cossiga alla vecchia fiera di Roma, coi protagonisti che sembravano sciogliersi e gli svenimenti in platea.

 

Una notte di luglio, nel bollore silenzioso dell'Eur, durante l'interminabile defenestrazione di Fanfani gli autisti della Dc inscenarono un concerto di protesta con i clacson; e i mulinelli di polvere nel sacro pratone di Pontida, gli sbarchi dei questuanti a Villa La Certosa (il banchiere Fiorani con un enorme e pesante cactus portato a braccia). Se non suonasse troppo crudele o sbarazzino, insieme ai colonnelli di An spediti a raccogliere firme agostane per un referendum poi andato a buca, nel repertorio potrebbe entrare anche lo spogliarello e il bagno, l'anno scorso, in pieno giorno, di una turista nella fontana sotto a Palazzo Chigi, luogo fra i più blindati d'Italia.

salvini 34

 

Ma ecco: l'estate politica 2022, per condanna, punizione e necessità, si accanisce oltre un limite mai provato o forzato. E subito viene da pensare con sgomento al momento della verità, la formazione delle liste. Immobili le bandiere sui pennoni, vuoti e riarsi i palazzi del potere; e dentro le sedi, tutte sempre più uguali dei partitoidi con l'aria condizionata, ferve il brulichio isterico dei signorotti del potere nella sovrana indifferenza della gente in ferie, o peggio accompagnati dalla maledizione di quanti non se le possono permettere. "E' una sfortuna - scriveva Guido Ceronetti - avere una capitale dove il caldo umido ebbe sempre un ruolo nel renderla viziosa, o nell'esprimerne la viziosità".

 

meloni sirena tricolore

L'estate come un'allegoria del disfacimento, oggi più che conclamato, della vita pubblica. Separazione, crisi di rigetto, sicuro astensionismo, magari qui e là - Dio ne scampi - fuochi di rivolta. Nella canicola, ancora Ceronetti, "ci si rende conto che è insensato il pretendere qualcosa di ragionevole, di giusto, di possibile dentro a quel sortilegio maligno". Spossatezza, mal di testa, pessime notti, fetore di immondizia fermentata e di fiori inutilmente appassiti. Intanto il tempo che corre e si perde, coi suoi mostri, i suoi fantasmi.

berlingueraldo morofilippo ceccarelli foto di baccocraxi

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…