pete buttigieg

PETE STOP – DOPO LA VITTORIA IN IOWA, I RIVALI DI BUTTIGIEG VANNO ALL’ATTACCO: “È UN SINDACO, NON PUÒ FARE IL PRESIDENTE” - IL PIÙ ACCANITO È BIDEN, STRACOTTO DOPO L'UCRAINAGATE: “NON SEI OBAMA” (RISPOSTA “NEMMENO TU”) – DOMANI SI VOTA IN NEW HAMPSHIRE: SANDERS È AVANTI IN TUTTI I SONDAGGI E ORMAI SEMBRA SCONTATO CHE LA LOTTA SARÀ TRA LORO DUE – VIDEO

 

 

 

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

 

pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 13sondaggi sulle primarie dem in new hampshire - 10 febbraio

Appena finito il comizio, Pete Buttigieg esce dal retro della Elm Street Middle School di Nashua per correre verso Dover, prossimo appuntamento della sfida finale con Bernie Sanders nelle primarie del New Hampshire. La domanda, mentre entra nel suv nero, gliela fa in francese il collega della trasmissione Quotidien, e in francese lui risponde con disinvoltura: «Sono convinto che vinceremo le primarie, la nomination e la Casa Bianca». Il perché lo spiega così: «Ci sta votando una coalizione mai vista prima di elettori urbani, suburbani e rurali. Molti sono ex repubblicani stanchi degli eccessi di Trump, ma la maggioranza sono moderati che vogliono una visione più nuova ed efficace per il futuro del paese».

bernie sanders joe biden

 

pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 11

Quanto a chi gli rinfaccia di essere troppo giovane e inesperto, per poter offrire lui questa alternativa, la replica è pronta: «È vero, non ho mai avuto un ufficio a Washington. Ma questo è il mio punto di vantaggio, condiviso da chi mi sostiene per voltare pagina. La gente è stanca di come vanno le cose nella capitale, perché la politica tradizionale non ha più risposte adeguate alle esigenze attuali.

 

kamala harris bernie sanders

Io invece vengo dal Midwest, dal cuore dell' America che è stanco di essere dimenticato, dove come sindaco mi sono occupato ogni giorno di risolvere i problemi concreti quotidiani delle persone normali. Lo stesso prometto di fare a Washington, e questa è la forza della mia campagna».

 

pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 1

Warren e Biden staccati

Mancano 24 ore al voto che potrebbe cambiare la direzione delle presidenziali americane di novembre. Il caucus dell' Iowa, oltre al fiasco organizzativo, ha creato una inaspettata corsa a due, con il senatore Sanders ormai in netto vantaggio sulla collega Warren per rappresentare l' ala progressista del Partito democratico, e Buttigieg che sta rubando a Biden la bandiera dell' ala moderata. L' ultima media dei sondaggi nel New Hampshire pubblicata da RealClearPolitics dà Bernie al 26%, e Pete al 21%.

 

bernie sanders 2

Anche Kevin Donohoe, direttore delle comunicazioni nello stato per Buttigieg, in una nota ai giornalisti ammette che il suo candidato è indietro, ma sta recuperando rapidamente. Warren invece è scivolata al 13% e Biden al 12%. La disperazione dell' ex vice presidente, che sapeva di essere in svantaggio e puntava fin dal principio sulle minoranze nera e latina che decideranno le primarie in Nevada e South Carolina, si capisce dagli attacchi personali che ha iniziato a lanciare contro Pete: «Non è l' Obama bianco, e in vita sua ha fatto solo il sindaco». Se domani Biden scivolasse ancora al quarto posto, la sua sopravvivenza diventerebbe a rischio.

 

pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 2

Qualche problema però lo ha pure Sanders, che quattro anni fa in New Hampshire aveva demolito Hillary, ma se stavolta vincesse di poco accrediterebbe Buttigieg come alternativa moderata, in attesa di vedere cosa farà Bloomberg quando esordirà nel Super Tuesday del 3 marzo. Perciò anche Bernie passa agli attacchi personali, accusando Pete di essere nella tasca dei miliardari, perché tra i suoi donatori ci sono almeno una quarantina di ricchissimi.

 

pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 12elizabeth warren

Quando sale sul palco nella palestra della Elm Street Middle School, Buttigieg ha già sentito queste accuse e risponde. A Biden: «È vero, non sono Obama, ma non lo è neppure lui e nessun altro dei candidati. E questo non è il 2008, ma il 2020. Si tratta di un' altra campagna, che richiede volti e proposte nuove». E a Sanders: «Io ho già chiarito che i miliardari nel nostro Paese devono pagare la loro giusta fetta di tasse, e quando sarò presidente lo farò. Questo però non significa che ora devo rifiutare i loro contributi, se condividono il mio progetto, a maggior ragione perché mi finanziano sapendo che alzerò le loro imposte». Il resto sono le proposte moderate, su cui ha costruito il suo consenso: sanità pubblica gratuita, per tutti coloro che la vogliono, senza imporre l' eliminazione delle assicurazioni private; scuola pubblica di qualità per tutti, finanziata con i soldi delle tasse che aumenterà ai più ricchi; sicurezza, promessa da uno che ha combattuto in Afghanistan; pari opportunità per le minoranze, detto da un gay che ha subito la discriminazione sulla sua pelle; decenza e compassione restaurate nell' Ufficio Ovale, perché «Trump è il presidente più devastante di sempre, che sta dividendo il Paese e dilaniando il nostro tessuto sociale».

pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 10

Ma chi gode di queste divisioni tra i rivali è proprio Trump, che ha vissuto forse la miglior settimana da quando è alla Casa Bianca: caos in Iowa, assoluzione dall' impeachment, occupazione in aumento, e gradimento al 49%. Il panico comincia a scuotere i democratici, al punto che lo stesso Buttigieg lo ammette: «Dobbiamo riunificarci al più presto, io appoggerò chiunque vincerà le primarie».

pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 16pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 4pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 14pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 5pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 7pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 6pete buttigiegpete buttigiegpete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 17pete buttigieg in campagna elettorale a nashua in new hampshire 15

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)