DA PIETRO IL GRANDE A SAN PIETRO IN 7 GIORNI - PUTIN GIOVEDÌ SBARCA A ROMA: INCONTRI CON MATTARELLA E BERGOGLIO, POI CENA IN SUO ONORE A VILLA MADAMA CON SALVINI E CONTE. DOPO L'INTERVISTA AL ''FINANCIAL TIMES'' IN CUI HA FATTO L'ELOGIO DEL SOVRANISMO E HA DETTO DI ISPIRARSI A PIETRO IL GRANDE, CHE FECE GRANDE LA RUSSIA, LO ZAR VUOLE STRINGERE L'ASSE CON ROMA. IN TUTTI I CAMPI…

-

Condividi questo articolo


Mario Ajello per “il Messaggero

 

Giuseppe Conte ha invitato Vladimir Putin in Italia ed eccolo qua. «Lei manca dal nostro Paese da troppo tempo», aveva detto il premier italiano, nella sua visita a Mosca il 24 ottobre scorso, rivolto al presidente russo. Che gli aveva riposto: «Verrò da voi al più presto».

 

BERGOGLIO PUTIN PADRE GEORG BERGOGLIO PUTIN PADRE GEORG

La giornata romana di Putin sarà giovedì, e si preannuncia intensa. Il capo del Cremlino ha fatto sapere che «vengo a parlare di prospettive». Gli interessa molto il ruolo dell'Italia nell'attuale quadro europeo, assai più movimentato di quanto non lo fosse stato negli scorsi anni, e l'attuale governo giallo-verde è per lui un motivo, ricambiato, di grande interesse. Nessuna gelosia, come è ovvio, trattandosi di un uomo di Stato molto pragmatico, da parte di Putin per la recente visita americana di Salvini, perché la politica post-ideologica si sa com'è: tutti parlano con tutti.

 

INTERSCAMBIO

Naturalmente l'incontro con il Papa e la visita al Quirinale dal presidente Mattarella sono il clou della giornata romana di Putin. Il quale prima di ripartire giovedì sera parteciperà a una cena in suo onore a Villa Madama. Gli inviti ufficiali ancora non sono ancora partiti, ma quello potrebbe essere il momento in cui Salvini potrebbe incontrare - non per un faccia a faccia, ma in un ambito allargato ad altri esponenti di governo e istituzionali - il presidente russo con cui esiste un feeling politico-culturale ormai assodato.

GIUSEPPE CONTE E VLADIMIR PUTIN GIUSEPPE CONTE E VLADIMIR PUTIN

 

Ed evidente anche leggendo l'ultima intervista, al direttore del Financial Times, in cui Putin tra l'altro fa l'elogio del sovranismo, critica il multi-culturalismo e s'interroga, anche parlando dell'esempio di Pietro il Grande sui rapporti della Russia con l'Europa. Per non dire delle considerazioni sui limiti del liberalismo inteso come solo diritti e sugli errori delle politiche di accoglienza irresponsabile. Argomenti di estrema attualità, anche italiana, e nel caso dei migranti un vero e proprio assist a Salvini.

putin nella libreria di salvini putin nella libreria di salvini

 

OLTRETEVERE

Putin è in cerca di un alleato dentro la Ue. E l'Italia non più allineata sull'asse franco-tedesco e decisa a superare vecchie subalternità e a giocare un ruolo diverso e meno prevedibile rispetto all'ortodossia di sempre è un player particolarmente interessante agli occhi del Cremlino.

 

E comunque, al netto della vicenda delle sanzioni economiche alla Russia, l'Italia occupa il quinto posto per interscambio con la Russia - parola di Putin - «con cinquecento compagnie italiane impegnate nel nostro territorio». Rinsaldare un'amicizia economica molto salda è lo spirito della missione. E di economia, ma anche di stabilità internazionale e di cooperazione culturale e umanitaria si parlerà nell'incontro al Quirinale. Stringere l'asse con Roma per Putin è essenziale a tutti i livelli. E in tutti i campi.

salvini putin salvini putin

 

«La Russia è essenziale per la pace», è il suo biglietto da visita non solo nei confronti delle autorità politiche ma anche presso il Vaticano. E' con il Papa il primo incontro di Putin giovedì, appena sbarcato a Roma. Il pontefice e il presidente si sono già visti due volte, prima il 25 novembre del 2013, poi il 10 giugno del 2015. E questa terza volta - spiega monsignor Pezzi, arcivescovo metropolita di Mosca e presidente dei vescovi cattolici nella Federazione russa - è al continuazione di un dialogo cominciato molto tempo fa». Il Papa, come si sa, è molto interessato al tema della pace tra i popoli e tra le religioni, e il dialogo con Putin rientra in questo discorso.

Putin e Papa Francesco a novembre Putin e Papa Francesco a novembre Putin e il Papa lo scorso novembre Putin e il Papa lo scorso novembre

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…