enrico letta giuseppe conte by osho

POLVERE DI STELLE - CONTE NON HA CARTE DA GIOCARE IN VISTA DEL QUIRINALE, E TRA I GRILLINI MONTA IL MALUMORE VERSO IL PD: ENRICO LETTA STA LAVORANDO SOTTO TRACCIA SENZA CONSIDERARE TROPPO I DESIDERATA DEI SUOI ALLEATI - IL “PIENO MANDATO” A PEPPINIELLO APPULO È UNA MEZZA FREGATURA: IN MOLTI PENSANO CHE NON SIA ADEGUATO E CHE SUL VOTO PER IL QUIRINALE IL M5S RISCHI L’ESTINZIONE

Emilio Pucci per "il Messaggero"

 

SERGIO MATTARELLA MEJO DI BERNIE SANDERS

Ritiene che sia auspicabile un accordo con il Pd e Leu ma non lo considera obbligatorio, non gli interessa vestire i panni del king maker, fugge da personalismi e calcoli opportunistici, confida di pensare solo al Paese, vorrebbe che la politica desse un'immagine di unità e non rappresentasse un Parlamento litigioso, non esclude Draghi né un Mattarella bis ma ha in mente anche altri nomi di alto profilo, è contrario a disertare l'Aula per contrastare l'eventuale candidatura di Berlusconi ma qualora M5s fosse costretto non si tirerebbe indietro dalla strada dell'Aventino.

 

giuseppe conte patuanelli

Insomma, Conte pensa che in questo momento occorra volare alti, non soffermarsi su strategie e logiche di palazzo. Il problema è che il Movimento 5 stelle è una polveriera, i gruppi sono indispettiti da quella che considerano un'inerzia insopportabile per una forza politica che ha il più alto numero di deputati e senatori.

 

C'è molto malumore verso il Pd, che adotta le sue tattiche prescindendo da quelli che dovrebbero essere i suoi alleati. «La direzione di marcia della coalizione non è quella giusta», si è lamentato ieri il ministro Patuanelli.

 

riccardo ricciardi

Mentre il vicepresidente dei Cinquestelle Riccardo Ricciardi ha ricordato «agli alleati e a tutte le forze politiche» che «siamo la prima forza in Parlamento, nessuno creda che si possa eleggere il presidente e garantire una continuità di governo senza il Movimento».

 

LA VERA TRATTATIVA

 L'ex premier è consapevole di giocarsi una fetta di leadership nella partita del Colle e sa bene che i pentastellati sono sempre più in agitazione ma predica pazienza.

 

GIUSEPPE CONTE E GOFFREDO BETTINI ALLA CAMERA ARDENTE DI DAVID SASSOLI

«Dobbiamo stare calmi, la trattativa vera partirà solo dalla prossima settimana», argomenta con i fedelissimi. Ieri altra riunione con i ministri e i vertici M5s per tenere il punto.

 

«Sappiamo che in questo momento abbiamo pochi margini di manovra ma se manteniamo l'unità e il sangue freddo saremo decisivi», continua a ripetere.

 

Asticella alta, il giurista pugliese al momento ha più che altro bocciato tanti nomi sul tavolo, senza avanzare una sua proposta. Ma alla Camera e al Senato non sono disponibili ad aspettare oltre.

 

giuseppe conte dopo l incontro con mattarella

Intanto verrà rilanciata ancora una volta la necessità che alle interlocuzioni del presidente M5s Conte siano presenti pure i capigruppo.

 

E nel frattempo il fronte pro Mattarella bis diventa sempre più consistente, sia a Montecitorio che a palazzo Madama. L'avvocato di Volturara Appula ieri ha fatto trapelare tutta la sua irritazione per chi, sia nel Movimento 5 stelle che nel Pd, lo paragona ad un leader debole che non controlla il partito. Ma le critiche piovute hanno alimentato le voci secondo le quali per dirla con un deputato «se Conte non saprà dare le carte allora dobbiamo cambiare il mazziere».

LETTA SPERANZA

 

Domani il presidente M5s vedrà Letta e Speranza. È stato proprio l'ex presidente del Consiglio a chiedere un incontro. Il segretario dem spinge sull'ipotesi Draghi ma Conte sostiene che quell'opzione rischia non solo di spaccare il Movimento 5 stelle ma anche di sfasciare la legislatura.

 

CONTE DI MAIO

Non è un ragionamento legato solo al futuro del Movimento 5 stelle ma anche al destino dell'Italia, «perché argomenta un big M5s non ci possiamo permettere un interregno di mesi proprio nel momento in cui c'è da combattere la pandemia e mettere a terra il Pnrr».

 

L'ex premier comunque non chiude la porta all'ex numero uno della Bce, ma eventualmente preferirebbe un Mattarella bis o un'intesa con il centrodestra su un'altra candidatura. La prima operazione sarà in ogni caso quella di fare di tutto per togliere dal tavolo la candidatura di Berlusconi.

 

giuseppe conte mario draghi

Poi se Letta dovesse riproporre la carta Draghi ci ragionerà, così come sull'ipotesi di un rafforzamento della squadra di governo, per un esecutivo più politico. Il suo non è un no, ma sottolinea dobbiamo fornire al Paese un nome all'altezza che non porti a divisioni. «La verità argomenta un big M5s è che Conte non può dire di sì subito a Draghi, ma potrebbe subirlo». Magari dopo la chiusura di un patto di legislatura con Salvini.

 

IL FRONTE DI MAIO

A tenere i contatti per il fronte pro Draghi al Colle nei Cinquestelle è Di Maio. Il ministro degli Esteri viene cercato da chi nel centrodestra vorrebbe proprio l'ex numero uno della Bce come successore di Mattarella.

 

GOFFREDO BETTINI GIUSEPPE CONTE ARRIVANO ALLA CAMERA ARDENTE DI SASSOLI

Il responsabile della Farnesina sta lavorando a fari spenti e sulla sua stessa lunghezza d'onda c'è anche Beppe Grillo che comunque non intende entrare nelle dinamiche pentastellate. Nell'ultima riunione M5s è arrivata una delega a Conte, «ma è il coro di big e peones dobbiamo far sentire la nostra voce, altrimenti M5s rischia l'estinzione».

MATTEO SALVINI E GIUSEPPE CONTEconte mattarella

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...