goffredo bettini

POVERO BETTINI, CONTINUA A PREDICARE NEL DESERTO E NESSUNO LO ASCOLTA – “LE LITI NEL CAMPO LARGO? CONTE ORA NON VA PRESSATO. SCHLEIN FA BENE A NON FARE POLEMICHE. ESALTIAMO LE CONVERGENZE, A DESTRA C’È LA GUERRA CIVILE" – "RENZI? SMETTIAMO DI PARLARNE, È RIDICOLO DARGLI UN’IMPORTANZA CHE NON HA. SULLA GAMBA CENTRISTA DELLA COALIZIONE CI SONO 'PADRI NOBILI' DISPONIBILI A AIUTARE UN PROCESSO AMPIO. NON DEMORDO, PER ESEMPIO, SULLA DISPONIBILITÀ DI FRANCESCO RUTELLI…”

Daniela Preziosi per https://www.editorialedomani.it/ - Estratti

 

 

GOFFREDO BETTINI

Goffredo Bettini, la polemica fra Renzi e Conte in piena campagna elettorale ligure mette a rischio la corsa di Orlando?

La mia opinione è che serve un soggetto democratico e liberale che allarghi i consensi del centrosinistra. Per costruirlo, iniziare da Renzi, è un errore politico. Posso fare una proposta? Smettiamola di parlarne. È ridicolo dargli un’importanza che non ha. Ed è autolesionista concentrarsi su una questione marginale, che si è dimostrata così divisiva. Ben altre prove ci sono di fronte.

 

La guerra alle porte di casa. L’Europa scomparsa. Meloni che vuole spacchettare l’Italia. La sanità pubblica a pezzi. Le fasce della popolazione povera senza reddito di cittadinanza e con meno servizi e stato sociale.

 

goffredo bettini. foto mezzelani gmt028

I lavoratori sfruttati e senza un salario minimo. La produzione industriale che arranca. Le tasse che aumentano, insieme all’evasione. Un clima illiberale che tacita il dissenso. Basta per capire che è l’ora di smetterla con il politicismo astratto e un confronto fra stati maggiori, pompato solo da una dimensione mediatica e virtuale?

 

 

Che però mette a rischio il centrosinistra in Liguria?

Orlando non subirà alcun danno. Sono fiducioso perché, al di là delle sigle che lo sostengono, ha svolto una campagna elettorale aperta, inclusiva, concreta. Ha saputo parlare a tutti i liguri della loro vita e del loro futuro. Perché è un uomo di sinistra che sa governare, ascoltare e ragionare, valorizzando le energie disponibili.

 

gianni letta goffredo bettini

Ama la sua terra, con il suo popolo tradizionale e le sue punte più innovative che guardano al mondo. Certo, dall’altra parte c’è un sistema di “convenienze”, chiamiamole così, esteso, capillare e ben presente anche dopo la fuoriuscita di Toti. Un blocco di destra che soffoca la società. La partita si gioca sulla capacità degli elettori di vedere bene questo “cappio” che si è stretto sulle loro vite.

 

 

Fa bene Conte a mettere veti sulla presenza di Iv nelle alleanze?

Conte sta combattendo contro una linea antiunitaria cui dà voce Grillo; nostalgica del passato, quando M5s si definiva «né di destra, né di sinistra». Ha bisogno di una certa libertà, di uno spazio politico, per riproporre valori fondativi del movimento.

 

Non va pressato. Né richiamato all’ordine, tanto più nel momento in cui ribadisce di stare nel campo progressista, di sostenere alle regionali tutti i candidati che non ha contribuito a determinare, di combattere con la sinistra contro l’autonomia differenziata e il premierato, a favore del salario minimo, del reddito di cittadinanza e della chiusura della forbice sociale che umilia la maggioranza degli italiani. Andiamo avanti, esaltando le convergenze. Ricordando che nel centrodestra è in corso una sorta di guerra civile.

 

 

(...)

bettini ricci

C’è, al fondo della polemica fra M5s e Iv, il tema della premiership del centrosinistra?

Parlare di ciò in questo momento è immaturo e velleitario. L’ha chiarito Schlein. Il Pd non ha concordato disegni o siglato patti segreti. Sa che le dico? In mezzo alla tempesta nella quale ci troviamo, perdere energie mentali per almanaccare ognuno sul proprio futuro personale lo considero immorale.

 

Schlein preferisce non intervenire. Così rischia di non esercitare la leadership nell’alleanza?

Schlein fa benissimo a non alimentare polemiche. Si concentra sulle condizioni del Paese. Questo è il suo dovere. Le polemiche cadranno da sole se sapremo incidere sul corso degli avvenimenti.

 

giuseppe conte goffredo bettini francesco rutelli roberto gualtieri ritanna armeni foto mezzelani gmt025

C’è un tema sul “centro”: se Calenda e Renzi sono incompatibili, chi può unire quest’area?

C’è una quantità di grandi personalità giovani e meno giovani pronte a entrare in azione. Ci sono “padri nobili” disponibili a aiutare un processo ampio. Non demordo, per esempio, sulla disponibilità di Francesco Rutelli. Non comincerei dalle nomenclature, ma dalla passione, le idee, l’orgoglio di una tradizione liberale e democratica che nel passato è stata interpretata mirabilmente da un uomo come Ugo La Malfa. C’è un pezzo d’Italia democratica e moderata che non ha voglia di stare con gli ex fascisti. La lasciamo disperdere in tanti rivoli o proviamo a unirla attorno a un progetto di riscatto repubblicano?

giuseppe conte goffredo bettini

 

Beppe Sala, che si offre per il ruolo, tanto per cominciare chiede la presidenza dell’Anci per il Nord, contro il sindaco di Napoli.

Stimo Sala e sono sorpreso dalle sue affermazioni. Proprio di fronte all’autonomia differenziata occorre includere il Mezzogiorno. Le figure apicali delle altre associazioni degli enti locali sono tutte del Nord. E poi c’è una questione di merito. Manfredi è una eccellenza. Per equilibrio, civiltà dei comportamenti, capacità di dialogo, abilità amministrativa e livello culturale. Dio sa quanto ha bisogno il Paese di gente come lui.

goffredo bettini foto mezzelani gmt018

 

francesco rutelli goffredo bettini (2)francesco rutelli maurizio venaflo barbara palombelli goffredo bettini (2)conte renzi schleingoffredo bettini (4)

(...)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…