LA PROVA CHE INCHIODA SPERANZA! - IN UNA MAIL SPEDITA DA RANIERI GUERRA A ZAMBON, SUL DOSSIER TAROCCATO DELL'OMS, SI LEGGE: "IL REPORT LO RIVEDRÀ IL MINISTERO", PERCHÉ "CI SONO GIÀ SEGNI DI TURBOLENZE ISTITUZIONALI" IN ITALIA - MA QUINDI IL LEADER DI SINISTRA ITALIANA E TITOLARE DELLA SANITÀ SAPEVA O NO DEL TENTATIVO DI CENSURARE QUELL'ANALISI SCOMODA SULLE NOSTRE NEFANDEZZE IN TEMA DI GESTIONE DELLA PANDEMIA?

-

Condividi questo articolo


1 - "IL REPORT LO RIVEDRÀ IL MINISTERO". UNA MAIL INCASTRA SPERANZA

Giuseppe De Lorenzo per www.ilgiornale.it

 

LA MAIL DI RANIERI GUERRA LA MAIL DI RANIERI GUERRA

La mail, ancora mai vista prima, è datata 14 maggio 2020. Ore 9.31. È il giorno successivo alla pubblicazione del report degli “scemarelli di Venezia” guidati da Francesco Zambon: da lì a poche ore, alle 12.46, il documento verrà ritirato e al ricercatore verrà “tolta la possibilità di tornare online”.

 

A firmare la missiva è Ranieri Guerra, ex direttore aggiunto dell’Oms ed ex membro del Cts, in quei giorni molto attivo per “edulcorare” il dossier e renderlo meno indigesto al governo italiano.

 

roberto speranza roberto speranza

“Ci sono già segni di turbolenze istituzionali da parte italiana - si legge - e risentimenti inutili per la procedura che si è deciso di seguire e la mancanza di informazioni e di preventiva consultazione, più che sul contenuto stesso, che verrà rivisto dal Ministero della Salute, apparentemente preso di sorpresa”.

 

L’attenzione, è evidente, va posta su quella frase: “Verrà rivisto dal Ministero della Salute”, cioè l'ente guidato da Roberto Speranza. Il leader di Sinistra Italiana, allora, sapeva o no del tentativo di censurare il report scomodo dell’Oms? E si è mosso in prima persona per farlo modificare o ritirare?

 

ranieri guerra ranieri guerra

Non secondo il diretto interessato. Intervistato da Lucia Annunziata, Speranza ha infatti risposto alle due domande che (finalmente) gli sono state poste sull’affaire Oms. “Quel rapporto è rispettabilissimo”, ha spiegato il ministro, precisando però che “non c’è nulla di particolarmente rilevante” per il governo.

 

“È stata l’Oms a decidere di ritirarlo. Le istituzioni italiane hanno preso atto di quel documento ma noi non abbiamo funzioni in questa partita. Sono dinamiche interne all’Oms”.

 

IL TESTO DELLA MAIL DI RANIERI GUERRA IL TESTO DELLA MAIL DI RANIERI GUERRA

Per quanto si dica sicuro che le indagini della Procura di Bergamo faranno emergere “la trasparenza e la piena lealtà delle istituzioni del nostro Paese”, il ministro deve essersi perso un paio di passaggi negli ultimi giorni.

 

Dalla rogatoria - ancora senza risposta - spedita dai pm all’Oms l’8 marzo, come rivelato dal Giornale.it, emergono infatti chat ed e-mail in cui il coinvolgimento del ministro (e dei suoi uffici) appare acclarato.

 

roberto speranza roberto speranza

Tutte fantasie di Guerra? Può darsi. Fatto sta che in quelle chat, e nell’interrogatorio di fronte ai pm, l’ex esponente del Cts tira in ballo più volte Speranza: invita Zambon a cercarne la “benedizione”, rivela il “disappunto” del ministro “per la pubblicazione del report” e sostiene addirittura che Speranza lo abbia personalmente contattato “dolendosi del fatto che nessuno della Sanità italiana era stato contattato”. Possibile che Guerra si sia inventato tutto?

 

francesco zambon francesco zambon

Magari anche sì. Tuttavia Guerra sostiene pure di aver incontrato Goffredo Zaccardi, capo di gabinetto di Speranza: non un collaboratore qualsiasi, insomma, ma il suo braccio destro. “Cdg (il capo di gabinetto, cioè Zaccardi, ndr) dice di vedere se riusciamo a farlo cadere nel nulla - si legge in una chat con Silvio Brusaferro del 18 maggio - Se entro lunedì nessuno ne parla vuole farlo morire. Altrimenti lo riprendiamo insieme. Sic”. Se era davvero "un documento del tutto indifferente per lo Stato italiano”, perché allora Zaccardi si sarebbe mobilitato con così tanta solerzia?

 

LA MAIL SPEDITA DA RANIERI GUERRA LA MAIL SPEDITA DA RANIERI GUERRA

A sconfessare la linea difensiva di Speranza c’è infine un’altra mail. Questa volta a scriverla è Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Oms. Sono le 7.50 di mattina del 15 maggio 2020, il giorno dopo il ritiro del report dal sito dell’Organizzazione.

 

Tra le altre cose, Kluge fa sapere a Zambon che “il Ministro era molto deluso” da quanto successo. “Silvio (presumibilmente Brusaferro, ndr) ha detto che sono costantemente attaccati dalla stampa e ogni parola può essere mal interpretata. Si sentono come calpestati da un amico”.

 

non e' l'arena le chat tra ranieri guerra e brusaferro non e' l'arena le chat tra ranieri guerra e brusaferro

La preoccupazione è tale che Kluge si prende l’impegno di scrivere a Speranza “che organizzeremo un gruppo di esperti di Oms, Iss e ministero della Salute per rivedere il documento”.

 

SILVIO BRUSAFERRO SILVIO BRUSAFERRO

Rivedere: cioè modificare, edulcorare, censurare. E infatti pochi giorni dopo, il 28 maggio, Guerra contatta Brusaferro: "Ecco quanto emerso dalla riunione di ieri con Zaccardi e Speranza a seguire - si legge in un sms - Se mi dai un paio di persone con cui interagire attacchiamo su tutti i fronti, soprattutto primariamente sul rapporto".

 

L’accordo con il ministero ("agreed") è quello di affiancare al team di Venezia alcune persone dell’Iss e del ministero per "rimodellare la bozza" in modo da renderla una "pubblicazione condivisa". "Il Kuwait è felice - scriveva Kluge - adesso abbiamo bisogno che anche il ministero della Salute sia felice". Ripetiamo: davvero il rapporto era così "indifferente"?

 

2 - GILETTI LEGGE LE EMAIL TRA RANIERI GUERRA E FRANCESCO ZAMBON: ''RISENTIMENTO VERSO OMS, RIVISITATO DAL MINISTERO DELLA SANITÀ''

Da www.la7.it

 

 

Massimo Giletti sullo scambio tra Ranieri Guerra e Francesco Zambon. Zambon chiarisce: "Perché un rapporto dell'OMS dovrebbe essere scritto a quattro mani con il Paese analizzato? Il ministro andava informato''.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…