vladimir putin xi jinping

PUTIN DIVENTERÀ IL LUKASHENKO DI XI JINPING - LA RUSSIA DIVENTERÀ UNO STATO VASSALLO DELLA CINA: ISOLATA DAL MONDO, SI STA LEGANDO MANI E PIEDI A PECHINO, CHE RINGRAZIA - IL MINISTRO DEGLI ESTERI DEL DRAGONE, WANG YI: “LA NOSTRA AMICIZIA È SOLIDA COME UNA ROCCIA” - I CINESI ERANO STATI AVVISATI DELLE MIRE ESPANSIONISTICHE DI “MAD VLAD”? DA MESI COMPRA E STOCCA GRANO PER “COPRIRSI” DAL RISCHIO DI UNA CARENZA DI APPROVVIGIONAMENTI. E INDOVINATE CHI È IL MAGGIOR PRODUTTORE DI FRUMENTO AL MONDO?)

Xi Jinping e Vladimir Putin

1 - CINA, L'AMICIZIA CON LA RUSSIA 'È SOLIDA COME UNA ROCCIA'

(ANSA) - Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, parla di "amicizia duratura" con la Russia, un'amicizia che è 'solida come una roccia', affermando che i due Paesi contribuiscono a portare "pace e stabilità" nel mondo".

 

Parlando in una conferenza stampa a margine dei lavori annuali del Parlamento, Wang ha aggiunto che "la relazione Cina-Russia non è apprezzata per la sua indipendenza. Si basa sulla non alleanza, sul non confronto e sul non prendere di mira qualsiasi terza parte". I due Paesi "manterranno il focus strategico e continueranno ad approfondire il partenariato strategico globale di coordinamento per una nuova era".

PUTIN E XI JINPING

 

2 - CINA: XI, GARANTIRE APPROVVIGIONAMENTI BENI AGRICOLI E GRANO

(ANSA) - Il presidente cinese Xi Jinping ha sollecitato i funzionari del settore agricolo a garantire gli approvvigionamenti dei prodotti agricoli, in particolare del grano, di cui Russia e Ucraina sono tra i maggiori produttori.

 

Parlando a margine dei lavori della sessione plenaria parlamentare, Xi, senza mai citare la guerra in Ucraina, ha sottolineato che "garantire gli approvvigionamenti di importanti prodotti agricoli, in particolare di grano, deve essere il compito principale, mentre il miglioramento della produzione agricola deve essere in una posizione più importante".

LA GUERRA COLPISCE ANCHE IL GRANO 4

 

Xi, nel resoconto dell'emittente statale Cctv, ha poi sottolineato che la Cina "non può fare affidamento sui mercati internazionali" per garantirsi gli acquisti di beni alimentari e deve concentrarsi sul mercato interno, assicurandosi allo stesso tempo un livello appropriato di capacità di importazione.

 

3 - LO STRANO CASO DELLA CINA CHE COMPRA (E STOCCA) GRANO E MAIS DA MESI: SAPEVA DELL’INVASIONE IN UCRAINA?

Fabio Savelli per www.corriere.it

 

putin xi jinping

«Apensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina», prendendo in prestito una delle frasi più celebri di Giulio Andreotti. Ma molti ora, col senno del poi, si chiedono perché la Cina negli ultimi mesi del 2021 si sia resa protagonista di una manovra inusuale sui mercati finendo per alimentare tra gli analisti speculazioni di ogni sorta su una strategia che all’epoca sembrava non avere alcun senso.

 

Ha cominciato da ottobre a far salire il prezzo dei futures sul grano scambiati alla Borsa di Chicago ora ad oltre 1.214 dollari (guarda il grafico in basso), il massimo mai registrato nella storia. Se c’è un Paese al mondo che comincia a comprare materia prima facendone incetta il prezzo inevitabilmente sale secondo la più elementare dinamica tra domanda ed offerta.

grano.

 

Se però lo fa la Cina che ha economie di scala, possibilità di investimenti e sufficiente domanda interna (oltre 1,3 miliardi di persone) allora quel mercato ne esce terremotato come mai prima. Entro il primo semestre 2022 il Paese del Dragone avrà comprato e stoccato il 60% del grano presente sui mercati mondiali. Il principale produttore al mondo, il caso vuole, è l’Ucraina che probabilmente ne è stato ignaro fornitore non immaginando quello che sarebbe accaduto solo pochi mesi dopo.

XI JINPING E VLADIMIR PUTIN

 

Diversi analisti nei mesi scorsi si erano chiesti il perché di questa strategia. Alcuni avevano anche presupposto un’asimmetria informativa che partiva da possibili impatti derivanti dai cambiamenti climatici.

 

Qualcuno si era chiesto se Pechino potesse essere a conoscenza di profondi cambiamenti meteorologici nel breve-medio termine che avrebbero impattato sulle grandi produzioni e che le avessero dunque suggerito di fare incetta di cereali per «coprirsi» dal rischio di shortage di materie prime necessarie per la propria stabilità alimentare.

 

PUTIN E XI JINPING

Se però qualcuno in Cina fosse stato invece a conoscenza con grande anticipo di un’invasione su larga scala del principale produttore al mondo di grano allora la percezione di quello che sta avvenendo cambia sensibilmente. Perché ipotizza una regia sofisticata dettata da informazioni privilegiate. Illazione che nutre ancor di più le speculazioni di un’alleanza economia, commerciale, finanziaria e tecnologica tra Mosca e Pechino che determinerebbe un nuovo ordine mondiale.

 

Una dichiarazione di ottobre 2021 di Qin Yuyun, capo delle riserve di grano presso la National Food and Strategic Reserves Administration, spiegava la strategia della Cina che sta mantenendo un “livello storicamente elevato” di prezzi comprando a spron battuto derrate alimentari.

xi jinping vladimir putin

 

A gennaio 2022, un mese e mezzo prima dell’aggressione di Mosca, la Commissione Ue aveva intercettato il problema tramite una richiesta firmata da Antonio Tajani e dalla delegazione Italiana Forza Italia-Ppe al Parlamento europeo con la quale si chiedeva a Bruxelles di intervenire sui prezzi agricoli e sulle criticità derivanti dalle politiche di mercato aggressive di Pechino. Si registravano gli insoliti volumi di acquisto della Cina che avevano raggiunto «il 69% delle riserve mondiali di mais, il 60% di quelle di riso e il 51% di grano» oggi in mano al Dragone.

 

grano

Nei primi 8 mesi del 2021 la Cina aveva d’altronde speso in importazioni di generi alimentari circa 98,1 miliardi di dollari, comprando anche attraverso colossi del settore indirettamente controllati dal governo di Pechino. Il Wh Group, primo operatore cinese di carni, aveva acquisito aziende in Germania, Polonia e Olanda.

 

putin e xi jinping

L’attuale crisi energetica ha poi in questi mesi fatto il resto anche sulla catena di approvvigionamento alimentare. Il prezzo dell’urea, fertilizzante base in agricoltura, è alle stelle da mesi. Per questo si chiedeva alla Commissione Ue di «creare un sistema di stoccaggio comune del grano e del gas sulla falsariga di quello proposto per il vaccino contro il Covid».Ora lo choc tellurico di una guerra micidiale sul suolo del primo produttore al mondo di grano e di olio di girasole.

vladimir putin offre caviale a xi jinping

 

La produzione annuale di cereali della Cina nel 2021 ha superato i 650 miliardi di chilogrammi per il settimo anno consecutivo. Con questa crescita la Cina è diventata praticamente autosufficiente . La capacità del Paese di assicurare il proprio approvvigionamento alimentare è stata dunque rafforzata, con riferimento non solo alle scorte di riso e prodotti a base di farina, ma anche alla lavorazione dei cereali e dell’olio. L’8 febbraio scorso un passo ulteriormente profetico: la Cina ha approvato l’importazione di grano e orzo «da tutte le regioni russe».

PUTIN E XI JINPING

 

Un accordo a due tra il leader del Cremlino Vladimir Putin e Xi Jinping siglato durante i Giochi Invernali di Pechino. Sui prezzi di pane e pasta, latte e carne (determinati dalla corsa agli acquisti di mais) forse non abbiamo ancora visto quello che potrebbe accadere.

LA SPARTIZIONE DEL CONTINENTE AFRICANO

 

putin e xi jinping allo zoo di mosca

 

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...